“Benedico le piogge laggiù in Africa, prenderò del tempo per fare le cose che non abbiamo mai fatto”, recitava una splendida canzone dei Toto. E davvero il continente nero evoca da sempre suggestioni poetiche di rara intensità, grazie al potentissimo fascino con cui riesce ad attirare a sé il popolo di viaggiatori sognatori che desiderano immergersi in un’esperienza indimenticabile almeno una volta nella vita. Un viaggio in Africa è un tipo di avventura che fuoriesce da qualsiasi schema, proprio perché ogni grande area, da nord a sud, da est a ovest, può essere esplorata in tanti modi non convenzionali; vediamone alcuni.
Otto idee avventurose per un viaggio in Africa
Ci ha molto incuriosito un articolo scritto da Hal Amen per Matador Network sui modi più avventurosi per vivere un viaggio in Africa. Per alcuni itinerari serve certamente una buona predisposizione all’adattamento e alla fatica, ma ognuna di queste modalità di esplorazione lascia certamente nell’animo di chi l’ha vissuta quel celebre “mal d’Africa” che lo accompagnerà per tutta la vita: una nostalgia fortissima per i paesaggi, i colori, la cultura di una terra misteriosa e selvaggia, che continuamente richiama a sé chi ha ospitato.
- Per ogni genere di viaggio a lungo termine nell’Africa meridionale – che si tratti di tour in Namibia, Botswana, Zimbabwe, Mozambico o Sud Africa – è consigliabile affittare un’auto: l’ideale sarebbe certamente una jeep 4×4, ma sono possibili anche soluzioni meno dispendiose. Una di queste, per chi ama vivere “alla giornata”, senza programmi e affidandosi al destino, è l’intramontabile autostop. È un’esperienza che contribuisce senza dubbio a rendere il viaggio più avventuroso e stimolante, riuscendo a unire il fascino dei luoghi da esplorare con la piacevolezza dei chilometri condivisi in compagnia. Un articolo interessante di Mary Richardson per Matador Nerwork ci racconta cosa significa realizzare un vero e proprio tour servendosi unicamente dell’autostop: un’esperienza che potenzialmente riserva non pochi rischi, ma che, se vissuta coscienziosamente, arricchisce molto in termini di autonomia e abilità nel sapersela cavare con pochi mezzi a disposizione.
- Lavorare come pilota di bush flying è un’esperienza elettrizzante, che, per l’alta percentuale di imprevisti da dover fronteggiare con prontezza, è guardata con grande reverenza da qualsiasi altro genere di pilota. E l’Africa è una terra ricca di imprevisti offerti dalla natura, che si tratti di gelate notturne o di leoni che si dilettano a mangiare pneumatici… Si tratta di un mestiere non praticabile da chiunque, naturalmente; per pilotare gli aerei sono necessarie le patenti da pilota privato (PPL – private pilot license) e pilota commerciale (CPL – commercial pilot license).
- Scegliere di studiare in Africa è un’opzione che riserva molti benefici, poiché garantisce agli studenti dei servizi difficilmente fruibili in qualsiasi altro genere di avventura africana: vitto e alloggio, l’accesso a un sistema di supporto e assistenza, la possibilità di imparare molto, sia in termini di formazione curriculare che di esperienza di vita vissuta. Due ottimi corsi di studio sono offerti dal programma di sviluppo di Niamey e dal CIEE di Città del Capo.
- Attraversare l’intera costa orientale, come ha fatto il fotografo di viaggi Darren Ornitz, che, partendo da Città del Capo, è arrivato fino al Gibuti per raggiungere infine la penisola arabica, servendosi sempre di mezzi locali.
- Per chi vuole provare l’ebbrezza dell’adrenalina pura, sarà sicuramente allettante l’idea di poter fare immersioni in mezzo ai grandi squali bianchi nelle acque che circondano Città del Capo. Il periodo migliore per riuscire a osservarli va da aprile ad agosto. La gente del luogo ha costruito un business attorno a questo fenomeno: i turisti vengono condotto al largo su un’imbarcazione, fatti “accomodare” dentro una gabbia e quindi immersi in mezzo agli squali.
- Un’esperienza non paragonabile a nessun altro tipo di viaggio in Africa è senza dubbio quella del volontariato, che permette di toccare con mano le realtà più difficili e diffuse sul continente africano, contribuendo in modo concreto al loro risanamento. Per intraprendere questo tipo di percorso è indispensabile capire bene da dove iniziare, selezionando alcune tra le 44 organizzazioni che hanno attivi programmi volontariato a lungo termine attive in Africa.
- Collegata al punto 4 è l’idea di costeggiare in barca l’Africa orientale. La cosiddetta “costa Swahili” lungo il Kenya e la Tanzania offre come splendidi luoghi d’approdo le isole di Zanzibar e Lamu.
- Girare in bicicletta il Sahara occidentale richiede un allenamento fisico non da poco.