Trasferte e viaggi d’affari bloccati per un anno: mai prima d’ora si era verificata una situazione simile. Con i vaccini in campo, è tempo di pensare al dopo. Da un lato tornare a viaggiare è sentito dalle aziende come sempre più necessario, ma d’altro canto non si può immaginare di ricominciare esattamente dove tutto si è fermato: la situazione precedente alla pandemia non tornerà più. Molto è cambiato. Alla luce di questi cambiamenti, è tempo di ragionare sulle tendenze e su come scegliere su quali viaggi puntare nei prossimi mesi.
Sommario
ToggleC’è chi pensa che il picco dei viaggi di lavoro sia stato raggiunto e non tornerà
È probabile che il 2019 sia stato l’anno in cui i viaggi di lavoro hanno raggiunto il loro apice, seguito ovviamente da un calo. La scelta su cui molte aziende hanno puntato è quella del lavoro da casa: un’occasione di risparmio per gli imprenditori e in molti casi una nuova modalità ben accolta dai dipendenti, ad esempio da chi prima era costretto a passare diverse ore al giorno nel traffico per recarsi al posto di lavoro. Se si lavora da casa, si tende a ridurre anche i viaggi e gli spostamenti.
Oltre allo smartworking, un grande impatto sul mondo dei viaggi è venuto dalla tecnologia: se prima le videoconferenze erano una soluzione estrema in caso di impossibilità a incontrarsi di persona, per tutto l’anno le aziende hanno ragionato al contrario: sarà necessario il viaggio soltanto se proprio non è possibile ottenere lo stesso risultato senza muoversi dall’ufficio o da casa. Dove si posizionerà la barra tra online e in presenza? Una questione di scelte su cui bisognerà trovare una quadra: ecco come.
Tendenze: controllo dei costi e sostenibilità
Questo venerdì, 29 gennaio, illustreremo in diretta alla fiera Geco, i risultati dalla ricerca “Business travel: modelli per la sostenibilità ambientale e sociale” condotta dalla nostra Divisione Research insieme ad Alma Travel per scattare una fotografia dell’approccio delle aziende italiane ai viaggi green e sostenibili. Possiamo anticipare che il costo dei viaggi è il criterio prioritario nella loro programmazione e gestione. La stessa sostenibilità, obiettivo fondamentale per una miglior cura del mondo in cui viviamo, può potenzialmente costituire un ostacolo ai viaggi? In Geco scopriremo che la sostenibilità è un obiettivo considerato importante dalle aziende, che però non hanno ancora le idee chiare su come perseguirlo.
Calcolare il ritorno dell’investimento dei viaggi di lavoro
Molti costi, come quello di un biglietto aereo o di una camera d’albergo, sono evidenti. Allo stesso modo, è chiaro che una videochiamata costa meno di un viaggio d’affari, ma il risultato per l’azienda è lo stesso? Non è sempre semplice per le aziende calcolare il reale ritorno dell’investimento nella trasferta. Tuttavia oggi, visto che la pandemia ha imposto una necessaria limitazione degli spostamenti, è ancora più fondamentale conoscere il reale impatto sul business e il beneficio delle trasferte aziendali: se ne fanno di meno, serve sceglierle meglio. Per questo abbiamo messo a punto la nostra metodologia T-ROI®, che consente sia di calcolare il ritorno dell’investimento che l’efficacia della Travel policy dell’azienda. Il ritorno non è infatti soltanto necessariamente quello economico immediato che può derivare dalla firma di un contratto, ma può consistere anche nell’ampliamento della rete dei contatti, oppure, ad esempio, in una migliore esperienza della gestione delle relazioni con un Paese estero.
Il futuro dei viaggi
Sulla base di queste premesse è possibile prevedere una serie di caratteristiche del settore dei viaggi nel dopo-pandemia:
- Il budget dedicato ai viaggi da parte delle aziende sarà minore: ovviamente, più importante è il viaggio, minore sarà la preoccupazione per il prezzo. Sui viaggi meno fondamentali per il business, invece, l’attenzione al contenimento dei costi crescerà ulteriormente insieme a quella sul merito (e quindi sull’opportunità) dello spostamento.
- Seguirà un maggiore controllo ex post sui risultati dei viaggi effettuati.
- Il lavoro del Travel Manager cambia, evolvendosi in questa direzione: l’attenzione si sposterà dall’organizzazione del viaggio alla valutazione dell’opportunità del viaggio, al calcolo del ritorno all’investimento e all’analisi degli obiettivi raggiunti.
- A viaggiare saranno figure centrali nelle aziende: dovendo puntare su viaggi con riscontri importanti, questi saranno riservati a chi ha la possibilità di conseguire certi obiettivi.
- Compagnie aeree e catene di hotel si contenderanno i pochi viaggiatori frequenti rimasti: è prevedibile che si lanceranno in campagne di marketing e in un ulteriore spinta ai programmi fedeltà.
- Più outsourcing alle società di gestione dei viaggi. I budget più ridotti rendono l’outsourcing più attraente.
Un altro grande tema di cui tenere conto nella pianificazione di una trasferta è la sicurezza. Per approfondire, ecco i maggiori rischi nel 2021 per i viaggiatori d’affari.
Infine, ti invitiamo a scoprire con noi quali sono le otto ragioni per prenotare un viaggio quest’anno e a consultare la nostra Guida completa su come gestire le trasferte di dipendenti.