Quali saranno le tendenze per il 2017 nel travel management? A svelarlo è l’indagine annuale che realizza BTN su oltre 100 top aziende, di cui vi riportiamo una breve sintesi.
Gestione degli accordi
Tre quarti degli intervistati ha dichiarato di attendersi un miglioramento degli accordi da parte dei fornitori finali del servizio. Più del cinquanta per cento ha asserito che lo attende anche per le travel management company.
Prezzi e sconti più bassi
I prezzi dei biglietti sono calati e sono i più bassi riscontrati nel mercato americano negli ultimi cinque anni. Una conseguenza che ha portato anche un relativo abbassamento delle percentuali di sconto sui biglietti, sceso dal 24 al 14 per cento negli ultimi 10 anni.
Accordi alberghieri poco favorevoli
Più di un terzo ha riferito che gli accordi con le strutture alberghiere sono diventati meno favorevoli, sebbene un trenta per cento degli intervistati sia ancora propenso agli hotel agreement. Altro elemento interessante indicato dall’indagine è l’incremento degli hotel cosiddetti di lusso grazie all’applicazione di condizioni tariffarie più favorevoli.
Prezzi dinamici
Poco più della metà degli intervistati si rifiuta di adottare, nella politica di gestione degli acquisti travel, i prezzi dinamici.
Approvazione prima del viaggio
Tra il 2009 e il 2015 l’utilizzo delle approvazioni di viaggio prima delle partenze è sceso dal 50 al 40 per cento. Nel 2016 la tendenza è salita al 48 per cento.
Travel Sharing Economy
Il 40 per cento delle aziende intervistate consente ora l’utilizzo di soluzioni come Uber o Lyft. L’indagine rileva, inoltre, che le organizzazioni stanno sempre più esplorando soluzioni alternative per la loro gestione dei viaggi come ad esempio le carte virtuali, il pagamento mobile e soluzioni di accomodation.
Per maggiori approfondimenti sulla ricerca, http://www.businesstravelnews.com/Research