Il sipario di questa ultima convention AITMM si apre su un orizzonte luminoso. Sono fari accesi per guidare la mobilità di idee e di persone. L’associazione italiana dei Travel e Mobility manager è ancora giovane, ma ha il coraggio di prendersi il suo posto. Coinvolge ormai diversi professionisti della mobilità che affrontano sfide complesse, per crescere in un ambiente dinamico e competitivo.
Innovativo anche il format che nel “simposio” – quasi un banchetto per discutere argomenti di comune interesse – invita a condividere creatività e il piacere di stare insieme.
Come nel teatro greco, c’è il coro degli ambassador di AITMM che aprono la scena come un gruppo omogeneo di protagonisti, con i loro obiettivi e le aspirazioni che ci coinvolgono in una sfida contemporanea e non procrastinabile.
Chi sono e dove vado?
Paolo Tedesco, il Presidente Nazionale di AITMM, lo chiede alla platea dei Travel e Mobility manager. Siamo cresciuti e abbiamo le competenze per sentirci pronti a guidare il cambiamento. Le strategie per consolidare il nostro ruolo nel settore travel mobility management devono costruirsi nel confronto e nella condivisione di esperienze virtuose, come insegnano le sinergie internazionali illustrate da Daniela Berdin, Internazionale Ambassador AITMM.
Aggiungere valore per essere rilevanti
Sebastiano Zanolli, autore di diversi saggi sulla motivazione, conferma la necessità di affrontare il cambiamento con la collaborazione e l’interesse verso i risultati dell’intero processo. Per crescere il nostro valore, dobbiamo interrogarci sulla nostra visibilità e la rilevanza del brand personale. Occorre capacità d’ascolto per capire gli interessi comuni e soprattutto il tempo per prendere distanza dagli impulsi immediati di rigetto dei punti di vista altrui.
In attesa del teletrasporto, una mobilità sostenibile
Nel futuro prossimo forse non riusciremo a teletrasportare i nostri manager, come faceva il capitano Scotty di Star Trek. Così Corrado Simontacchi, che ha un’esperienza decennale nell’implementazione e gestione di Global Travel Programs, ci invita a interrogare gli attori del settore aereo, le tendenze dell’hospitality e i nuovi servizi di noleggio per comprendere quanto le tecnologie riusciranno a facilitare i processi di prenotazione e di acquisto.
In attesa di nuove soluzioni, Angela Lille Membro fondatore di BT4Europe – la Rete Europea delle Associazioni di Viaggi d’Affari– indica la priorità della sostenibilità come leva per agire nel business travel. È lei a ricordarci che le persone sono al centro e che prima del loro spostamento fisico, dovremmo preoccuparci di cosa muoviamo nel loro cuore e nella loro mente.
Romolo Pacifico in EY (Ernst & Young) segue le tematiche legate allo sviluppo delle Security Solution e ci fa notare che nella gestione del Travel Risk occorrono informazioni non solo utili a viaggiare sicuri come riportato nel sito della Farnesina, ma anche a “lavorare sicuri”, con responsabilità che ricadono sulle aziende che redigono le policy. Così nel dettaglio della governance inclusiva e di genere, Anna Villani Security Risk Management Advisor EY– esamina le tipologie di rischio legate ai fattori culturali e ai viaggi del personale femminile.
Dulcis in fundo… essere leader
Con un poco di zucchero, la pillola va giù. È una medicina dolce, che insegna. Senza alcuno sforzo empatico. Ilenia La Leggia del consiglio direttivo nazionale di AICP (Associazione Italiana Coach Professionisti) non ci chiede di metterci nei panni degli altri, ma di mantenere la nostra identità. Il leader deve essere capace di confermare ogni volta il suo valore in contesti dinamici, senza la presunzione narcisistica di posizioni acquisite. Deve essere compassionevole e saggio e portare l’umanità nelle relazioni spesso limitate alla definizione dei ruoli e delle mansioni.
La Convention si chiude con il caffè e il momento di networking. Ivano Gallino, Vice Presidente di AITMM interviene come Travel & Mobility Manager appassionato e pronto a cogliere la sfida, consapevole del ruolo ormai prossimo alla certificazione, ma già autorevole per le competenze maturate. E’ anche un bravo tennista e sa che non bastano buoni attrezzi e il fisico. Ci vuole la visione del gioco, vince chi nel movimento ha il giusto impatto con la palla.
Ci vuole esercizio sempre e allenamento continuo. Lo sa bene anche Rosemarie Caglia, alla regia dell’evento, founder di Travel for business. Le belle parole di stima con cui ha presentato i relatori se le merita tutte di ritorno, con uguale forza ed energia.