Perché scegliere affitti brevi per viaggi di lavoro

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Garantire logistica e benessere nei viaggi di lavoro non è semplice, soprattutto nelle trasferte più lunghe. Gli affitti brevi possono però essere una soluzione.

Se il mondo del turismo bleisure sta cambiando, anche il Business Travel assiste progressivamente ad un sensibile cambiamento nelle abitudini degli utenti. Ciò risulta evidente soprattutto guardando alla domanda di affitti brevi che nel 2023 ha superato di 8 milioni i valori pre-pandemici. In particolare, la crescita del 15% di short-rental e del 30% di mid-long rental apre ampi spazi di riflessione e di opportunità di business per gli attori del settore dei viaggi d’affari. Questo è quanto emerge da un’analisi promossa da Halldis, property manager di oltre 1.00 immobili in Italia e in Europa attivo negli affitti brevi. La ricerca, su un campione di 500 appartamenti tra Bologna, Firenze, Milano e Roma, ha rivelato come sempre più persone sarebbero ben disposte a trascorrere un periodo fuori. 

La diffusione dello smart working e di uno stile di vita più incentrato sul benessere del lavoratore allargano questo discorso anche al mondo dei viaggi d’affari. Una considerazione da non sottovalutare è inoltre che in futuro cresceranno i “nomadi digitali”, lavoratori appartenenti a generazioni che non vedono più nell’auto o nella casa di proprietà uno status symbol da conquistare. Come ha affermato Vincenzo Cella, general manager di Halldis, “le generazioni più giovani immaginano un futuro lavorativo meno stanziale”. 

I vantaggi degli affitti brevi per trasferte di lavoro 

Gli affitti brevi sono diventati una soluzione interessante e funzionale per i viaggi d’affari, dal momento che garantiscono vantaggi come flessibilità, costi e comfort. Partiamo dalla flessibilità. Rispetto alle tariffe standard degli hotel, un affitto a breve termine lascia maggior margine di flessibilità per quanto riguarda la durata del soggiorno in conformità alle esigenze specifiche della trasferta. Parlando invece di comfort, spesso gli appartamenti accolgono i viaggiatori in un ambiente più caldo e simile ad una casa rispetto alle convenzionali camere d’albergo. Soprattutto nel caso di lavoratori in trasferta per un periodo più o meno lungo, avere una cucina e un piccolo soggiorno per variare gli ambienti nel corso della giornata è assai importante. Da un lato ciò garantisce un maggior benessere psicologico e dall’altro favorisce di risparmiare sulle spese di viaggio, che aumentano notevolmente alla voce “pasti”. Inoltre, un’ampia sistemazione per far condivisa  più colleghi insieme, in fin dei conti può garantire un risparmio complessivo sulla trasferta. 

Gli affitti brevi propongono anche una ricca varietà di tipologie di alloggi maggiore rispetto alle strutture alberghiere: dagli appartamenti alle ville, nel centro città, nel quartiere residenziale o nel distretto degli affari. E se un viaggio d’affari deve anche essere un’esperienza arricchente, allora sperimentare la vita locale in una residenza fuori dai classici luoghi turistici è certamente una prospettiva interessante. Questo discorso diventa ancora più calzante se pensiamo alla nuova tendenza del bleisure.

Perché investire nel benessere dei dipendenti in trasferta

Curare l’alloggio del dipendente in trasferta significa investire nel suo benessere, ma anche puntare al successo a lungo termine dell’azienda. Innanzitutto, i dipendenti che si sentono supportati e coccolati dalla propria azienda tendono a essere più felici e soddisfatti nel loro lavoro, rendendo una maggiore produttività e motivazione anche in trasferta. Quando i dipendenti sono in viaggio, affrontano sfide uniche come l’isolamento, il jet lag e lo stress dovuto alla lontananza dalla famiglia e dalla routine quotidiana. Offrire loro un luogo confortevole in cui tornare ogni giorno, soprattutto in occasione di un viaggio di lavoro medio-lungo, è un’attenzione che disinnesca lo stress fisico e mentale che potrebbe manifestarsi. D’altronde, dipendenti soddisfatti e ben riposati sono più propensi a rappresentare la loro azienda in modo positivo durante gli incontri d’affari e conferenze. 

Secondo il già citato studio Halldis, aumentano nelle principali città italiane gli immobili destinati agli affitti brevi, rendendo sempre più concreta anche per le aziende la possibilità di scegliere queste soluzioni per i propri dipendenti in trasferta. In particolare le strutture disponibili per affitti short term sono aumentate del 17% a Roma, del 10% a Milano, del 21% a Firenze, del 17% a Venezia e del 10% a Bologna

Il mercato degli affitti brevi vanta dunque un ampio margine di crescita, proprio perché intercetta il nuovo modo di vivere e lavorare. Innanzitutto è però necessario adeguarsi alle esigenze di utenti bleisure. Banalmente, è necessario poter contare su una forte connessione a internet, di accessori elettronici affidabili e di un ambiente confortevole e luminoso per incentivare la produttività e la concentrazione. Nella stessa ottica, l’incremento di spazi comuni per il coworking è un ottimo adeguamento delle strutture. 

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