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ToggleQuali sono i passaporti più potenti al mondo nel 2025? Ecco i lasciapassare più forti tra grandi scalate e retrocessioni illustri
Avere un passaporto potente può fare la differenza. Specialmente per chi viaggia spesso per lavoro o gestisce la logistica dei viaggi aziendali, sapere le destinazioni dove il documento per l’espatrio è ben accetto è fondamentale. Essere consapevoli di queste questioni, che potremmo chiamare in un certo senso anche diplomatiche, è importante anche nell’ottica del Travel Risk Management di un’azienda. L’Henley Passport Power Index, che celebra vent’anni di attività, è uno dei riferimenti più affidabili nel settore poiché basato su dati esclusivi dell’International Air Transport Authority (IATA). Come ogni anno, la classifica dei passaporti più potenti al mondo viene stilata a partire da 199 passaporti diversi e 227 destinazioni di viaggio e offre un quadro chiaro di come evolvano le dinamiche globali della mobilità. E ci sono stati alcuni cambiamenti interessanti quest’anno.
I passaporti europei dominano le classifiche. Singapore mantiene il primo posto per il consentendo un accesso libero per i suoi cittadini a oltre il 90% del mondo, seguito dall’Area Schengen come garanzia di mobilità. Stupiscono anche le scalate di Emirati Arabi Uniti e Cina, mentre quasi tutti i paesi dei Balcani hanno registrato una crescita della loro mobilità quest’anno. È interessante e importante notare che invece i passaporti di USA e Regno Unito scendono in classifica, continuando un trend negativo.
Nonostante Singapore e Giappone, l’Europa vanta ancora i passaporti più potenti al mondo
Singapore è tornata al primo posto nella classifica trimestrale dei passaporti più potenti del mondo. I cittadini di questo paese possono godere di accesso senza visto in 195 destinazioni su 227 in tutto il mondo. Il Giappone si piazza al secondo posto della classifica, poiché il documento del Sol Levante garantisce un accesso senza visto in 193 destinazioni. La medaglia d’argento è stata ottenuta dal Giappone grazie alla riapertura delle frontiere con la vicina Cina senza bisogno di un visto. Una procedura che era stata sospesa dall’inizio dei lockdown dovuti al Covid-19. Il terzo gradino del podio spetta all’Europa e in particolare ad alcuni Stati membri dell’Unione Europea: Francia, Germania, Italia e Spagna, insieme a Finlandia e Corea del Sud. Tutti questi paesi hanno un passaporto che permette l’accesso a 192 destinazioni senza bisogno di un visto preventivo.
Proseguendo la classifica, il potere dell’area Schengen, che garantisce la libera circolazione a oltre 425 milioni di cittadini dell’UE, dimostra ancora tutta la sua potenza. La quarta posizione è infatti occupata da altri sette Paesi dell’UE, ciascuno con accesso senza visto a 191 destinazioni: Austria, Danimarca, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia. Al quinto posto compaiono Belgio, Nuova Zelanda, Portogallo, Svizzera e Regno Unito; tutti con accesso senza visto a 190 destinazioni.
Tuffandoci verso le ultime posizioni della classifica dei passaporti più potenti al mondo, troviamo i documenti di viaggio più deboli. Al 106° posto, cioè l’ultimo, troviamo l’Afghanistan con accesso senza visto a sole 26 destinazioni. Rispetto all’anno precedente questo paese ha perso due posizioni. Subito prima si trova la Siria, al 105° posto, con 27 destinazioni che non richiedono il visto ai suoi cittadini. Un gradino più sopra c’è l’Iraq con 31 destinazioni.
La forbice estrema tra prime e ultime posizioni ci trasmette un dato significativo, su cui è doveroso fermarsi per fare una riflessione. Il divario tra le libertà di viaggio godute dai cittadini ai vertici della classifica e quelli in fondo non è mai stato così ampio.
Anche il resto della top 10 è dominato dai Paesi europei, fatte salve alcune eccezioni. L’Australia e la Grecia sono pari merito al sesto posto, mentre Malta, Polonia e Canada si trovano in settima posizione, seguite dalla Repubblica Ceca e dall’Ungheria in ottava posizione, la Lettonia in nona posizione e Lituania, Slovenia in decima posizione con gli Emirati Arabi Uniti.
Il declino del potere del passaporto americano
Dal 2015, gli Emirati Arabi Uniti hanno ottenuto l’accesso a 72 destinazioni in più, scalando ben 32 posizioni nella classifica mondiale. Oggi questo passaporto si è piazzato al decimo posto, con accesso senza visto o con visto all’arrivo a 185 destinazioni. Anche la Cina ha registrato una crescita significativa, passando dalla posizione 94 del 2015 alla 60 nel 2025.
Ma se Cina ed Emirati Arabi Uniti rappresentano una delle storie di maggior riscatto nell’ambito della mobilità globale (e delle trattative geopolitiche e diplomatiche), non mancano cali illustri. Negli ultimi dieci anni, solo 22 dei 199 passaporti mondiali hanno registrato un calo in classifica, e alcuni nomi sorprendenti si trovano tra i peggiori perdenti.
Il Venezuela ha il triste primato dei cali maggiori, seguito dagli Stati Uniti. Gli USA hanno perso sette posizioni, scendendo dal 2 al 9 posto. Invece il passaporto britannico al 5 posto ( e stiamo parlando di una ex medaglia d’oro). Anche il Canada si colloca in quinta posizione nella lista dei perdenti, avendo perso tre posizioni nell’ultima decade. Con l’imminente nuova amministrazione Trump, resta da vedere quali misure verranno adottate per fermare il declino del loro un tempo prestigioso passaporto. Attualmente il passaporto americano è il più debole tra i paesi del G7, spingendo la nuova amministrazione a cercare di “rendere di nuovo grande” il passaporto USA.
La classifica di Henley & Partners è solo uno dei diversi indici creati da società finanziarie per classificare i passaporti globali in base all’accesso che offrono ai loro cittadini. Un’altra fonte è il Passport Index di Arton Capital che segue altri criteri. Questa piattaforma considera i passaporti dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite e di sei territori — Taiwan, Macao, Hong Kong, Kosovo, Territori palestinesi e Vaticano. I territori annessi ad altri Paesi sono esclusi dall’analisi. Secondo l’Index Passport di Arton Capital, gli Emirati Arabi Uniti si trovano al primo posto con un punteggio di 180 per accesso senza visto o con visto all’arrivo. La Spagna si piazza al secondo posto, con un punteggio di 179. L’indice di Arton è aggiornato in tempo reale durante l’anno, grazie a un attento monitoraggio dei portali governativi di ciascun Paese.
I passaporti più potenti del 2025:
Ecco l’elenco dei passaporti più potenti al mondo secondo il Henley Passport Power Index 2025. Tra parentesi sono indicate le destinazioni dove il documento per l’espatrio è accettato:
1. Singapore (195)
2. Giappone (193)
3. Francia, Germania, Italia, Spagna, Finlandia, Corea del Sud (192)
4. Austria, Danimarca, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Svezia, Norvegia (191)
5. Belgio, Nuova Zelanda, Portogallo, Svizzera, Regno Unito (190)
6. Grecia, Australia (189)
7. Canada, Polonia, Malta (188)
8. Ungheria, Repubblica Ceca (187)
9. Estonia, Stati Uniti (186)
10. Lituania, Lettonia, Slovenia, Emirati Arabi Uniti (185)
Confronta i dati con le classifiche precedenti:
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Photo credit: Passportindex