C’è qualcosa di speciale nell’energia che si respira durante eventi come il BizTravel Forum. Non solo perché si affrontano temi cruciali, ma perché, nonostante i problemi complessi e le sfide gigantesche, c’è sempre uno spiraglio di speranza che si fa largo. E questo spiraglio, questa volta, è stato confermato dal pubblico. La maggior parte dei partecipanti si è dichiarata ottimista. Un dato che da solo racconta qualcosa: c’è fiducia, una voglia di affrontare il futuro con spirito costruttivo, nonostante tutto.
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ToggleLe dieci ombre del nostro tempo
Valerio De Molli, Managing Partner e Amministratore Delegato di The European House – Ambrosetti, non ha avuto paura di elencare le crisi che definiscono il nostro presente. E l’elenco è di quelli che fanno riflettere, se non tremare. Il debito globale schiaccia i Paesi, e le tensioni geopolitiche – dal rapporto tra USA e Cina alla crisi di Taiwan – ci ricordano che la stabilità internazionale è tutt’altro che garantita. Il rischio di una guerra mondiale, e perfino nucleare, non è più uno scenario da romanzi distopici, ma una possibilità concreta.
Poi c’è la questione demografica: da un lato, l’Africa vedrà un incremento di un miliardo di abitanti; dall’altro, l’Europa invecchia e si riduce, con 4 milioni di persone in meno all’orizzonte. E le disuguaglianze economiche non fanno che amplificare i conflitti: pochi ricchi sempre più ricchi, giovani sempre più poveri.
Il quadro si completa con la crisi climatica, le pandemie che non possiamo considerare una minaccia del passato, le migrazioni di massa da Sud verso Nord, e lo scontro tra sovranismo e democrazia. Insomma, un puzzle di tensioni che sembra sul punto di esplodere.
Eppure, non è tutto buio.
Le dieci luci del futuro
De Molli ha equilibrato il peso delle crisi con un elenco di opportunità. Il primo punto positivo? Il PNRR: un piano di investimenti che, se gestito con intelligenza, potrebbe rappresentare una svolta per il nostro Paese. E non dimentichiamo il boom del Made in Italy, un marchio che non smette mai di brillare, dal cibo alla moda, dalla tecnologia al design.
Sorprende, poi, il dato sul debito pubblico italiano: siamo tornati a livelli di sostenibilità migliori di Francia e Germania. Un risultato di cui pochi parlano, ma che merita attenzione. E mentre la ricchezza mediana cresce e la soglia di povertà globale scende sotto il 9%, il pianeta sta muovendo i primi passi verso una maggiore sostenibilità. Non siamo salvi, ma almeno la direzione sembra quella giusta.
Un altro tema cruciale, spesso sottovalutato, è l’attenzione crescente delle imprese verso i parametri ESG (ambientali, sociali e di governance). Nel 2024, si stima che il 100% delle aziende del FTSE MIB considererà questi indicatori tra i principali KPI. È un segnale forte: la sostenibilità non è più una scelta, ma una responsabilità.
Poi c’è la tecnologia, che mette l’uomo al centro e offre opportunità per tutti, dal digitale alla ricerca farmaceutica, passando per un miglioramento della qualità della vita. E, infine, l’umanità continua a spingersi oltre i propri limiti, esplorando lo spazio, gli oceani e, con essi, il potenziale ancora sconosciuto del nostro pianeta.
Ombra e luce, ma con uno sguardo positivo
Il dato più interessante, però, è arrivato dal pubblico del BizTravel Forum. Alla domanda se guardassero al futuro con ottimismo o pessimismo, la maggioranza ha votato per l’ottimismo. Un risultato che scalda il cuore, considerando la lunga lista di sfide elencate. Questo ottimismo non è cieco, ma è figlio della consapevolezza. Chi ha votato sa bene quanto sia difficile il momento storico che viviamo. Ma crede anche nelle opportunità, nella capacità umana di innovare, collaborare e trovare soluzioni, anche nei momenti più bui.
Una riflessione finale
In un mondo in bilico tra crisi e possibilità, forse la lezione più grande è questa: il futuro non è scritto. È fatto di scelte, azioni, responsabilità. Gli strumenti ci sono – dal PNRR all’ESG, dalla tecnologia alle nuove opportunità di ricerca – ma serve il coraggio di usarli.
E quel coraggio, a giudicare dal voto del pubblico, non manca!