Mobility Manager e Project Manager hanno competenze comuni?

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Mobility Manager e Project Manager sono diversi, ma con tratti comuni. Allora un Project Manager può diventare Mobility Manager?

Mobility Manager e Project Manager sono due figure ben distinte all’interno di una realtà aziendale. Non solo si occupano di attività diverse, ma vengono loro richieste competenze distinte. Ma è davvero così? Oppure le iniziative di mobility management, dalla stesura del PSCL alla comunicazione interna delle strategie proposte, possono essere lette anche alla luce del project management? In questo articolo vogliamo riflettere sulle differenze significative, ma ancor di più sulle sovrapposizioni che potrebbero individuare nel Project Manager una risorsa interna per rivestire il ruolo Mobility Manager.   

Differenze tra Mobility Manager e Project Manager

Quindi ci sono differenze fondamentali ed è giusto partire da queste perché, di fatto, Mobility Manager e Project Manager sono due figure diverse. Il primo può assumere caratteristiche di un Project Manager quando gestisce specifici progetti di mobilità. Tuttavia le sue mansioni sono generalmente più specializzate e continue nel tempo. Viceversa, il Project Manager ha una maggiore versatilità e può essere investito in una gamma più ampia di progetti. 

Focalizzazione e competenze

Come appena anticipato, la focalizzazione è una delle macro-differenze tra i due professionisti. Il Mobility Manager ha una centratura specifica sulla mobilità. Le sue competenze tecniche hanno a che fare con le politiche di mobilità, con le normative locali con e agli attori del mercato che propongono soluzioni di trasporto; senza dimenticare l’ampio capitolo dedicato alla sostenibilità. Invece il Project Manager può gestire progetti in vari ambiti come IT, costruzioni, marketing, ecc., senza una focalizzazione su un settore specifico. Ciò ovviamente non significa che al Project Manager non siano richieste competenze determinate. Infatti, sebbene non scenda nel merito delle attività limitando la propria responsabilità alla gestione del flusso di lavoro in termini di tempo, costi e qualità, spesso deve possedere delle certificazioni. Le qualifiche necessarie ai Project Manager cambiano in base ai progetti da sviluppare e ai requisiti richiesti da stakeholders o appalti.  

Visioni a lungo o breve termine?

Per quanto riguarda la durata delle proprie attività, il Mobility Manager spesso ha un ruolo continuo e permanente all’interno dell’azienda, con un chiaro obiettivo costante. Il suo impegno è focalizzato sul miglioramento continuo delle politiche di mobilità che si rinnova di anno in anno: dalla stesura del PSCL al monitoraggio delle strategie proposte. Ciò implica una responsabilità a lungo termine. Il Project Manager, al contrario, può essere assegnato a progetti con durata limitata e obiettivi specifici. Una volta completato un progetto, il Project Manager può passare a quello successivo rendendo il suo ruolo più temporaneo e dinamico.

Competenze comuni tra Mobility Manager e Project manager

Nonostante le differenze, evidenti, che distinguono Mobility Manager e Project Manager, in entrambe le figure si ravvisano caratteristiche comuni. Queste sovrapposizioni riguardano sia alcuni aspetti di gestione che numerose soft skill. Cerchiamo quindi di vedere in quali fasi del lavoro deI Mobility Manager fanno capolino alcune qualità tipiche del Project Manager. 

Chi si occupa di iniziative legate alla mobilità sostenibile, ha a che fare con piani di spostamento casa-lavoro e ai programmi di riduzione dell’uso delle auto private. Queste attività richiedono una pianificazione dettagliata, la definizione di obiettivi chiari e l’allocazione di risorse: attività tipiche della gestione di progetto indipendentemente dal settore. Allora non sarebbe strano pensare ad un Project Manager che metta in campo le proprie skill, ma questa volta nell’ambito della mobilità. 

Un altro punto di convergenza è il coordinamento e la comunicazione. Il Mobility Manager deve interagire con vari dipartimenti aziendali (come amministrazione e risorse umane), enti locali, fornitori di trasporto e dipendenti per implementare soluzioni di mobilità attuabili ed efficaci. Questo richiede capacità di comunicazione eccellenti sia per stringere partnership che per convincere i propri colleghi dell’importanza di cambiare le proprie abitudini di spostamento. Il Project Manager, allo stesso modo, deve coordinare team di progetto, stakeholder e risorse per garantire che il progetto proceda senza intoppi e raggiunga i suoi obiettivi. È lui l’anello di congiunzione tra le diverse attività che devono procedere insieme, nella stessa direzione, in maniera concertata.  

La pianificazione e il monitoraggio sono attività comuni a entrambi i ruoli. Il Mobility Manager pianifica iniziative di mobilità anche sulla base di sondaggi interni, monitora l’efficacia delle soluzioni implementate e apporta modifiche basate sui feedback e sui dati raccolti. Questa attività è simile a quella del Project Manager che pianifica il progetto, ne monitora l’avanzamento, gestisce i rischi e adatta il piano in progress secondo le necessità per assicurare il successo. Nello stesso perimetro di competenze possiamo anche citare la gestione del budget. Se il mobility Manager ha finanziamenti limitati da distribuire tra le iniziative di mobilità proposte, anche il Project Manager ha un budget definito che deve riuscire ad allocare in maniera razionale tra le attività del progetto

Il Project Manager può essere Mobility Manager?

Il Mobility Manager non è necessariamente un Project Manager in senso tradizionale perché le sue conoscenze sono determinate al mondo della mobilità e le sue attività sono a lungo termine, anzi continue nel tempo. Ma nonostante le grandi differenze che intercorrono tra i due ruoli, è innegabile che esistano sovrapposizioni. Le skill in comune riguardano soprattutto la comunicazione, la pianificazione e la gestione. Se guardiamo all’ambito della mobilità aziendale come se fosse un progetto, possiamo applicarvi principi di project management e notare che funzionano per raggiungere gli obiettivi specifici legati alla mobilità. Allora un Project Manager può diventare Mobility Manager? Ha una marcia in più o le carte in regola? Abbastanza perché non dobbiamo dimenticare una caratteristica tipica del suo lavoro: avere la responsabilità del flusso di lavoro, ma non le specifiche conoscenze nel campo del progetto.

Nominando un Project Manager Mobility Manager bisognerebbe essere consapevoli di questo e, quindi, affiancarlo con esperti del settore. Scopri la nostra consulenza in Mobility Management che aiuta il Mobility Manager d’azienda a seguire adeguatamente le linee guida ministeriali nella stesura del PSCL, oltre ad ottimizzare il budget a disposizione e districarsi nel mondo delle soluzioni di trasporto collettivo sia pubblico che privato. Insomma: una consulenza in Mobility Management fornisce le fondamenta alla struttura del progetto supervisionato dal Project Manager investito del ruolo di Mobility Manager. 

Fonto della foto Pexels: Cottonbro Studio

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