Il mobility budget è un innovativa formula per incentivare il ricorso a mezzi alternativi rispetto all’automobile durante lo spostamento casa-lavoro. Infatti questa possibilità è una risorsa importante per i Mobility Manager alle prese con l’ideazione di strategie per incentivare una mobilità sostenibile nel PSCL senza pesare eccessivamente sul budget aziendale. tale risorsa comporta una riduzione del costo totale della mobilità degli utenti (TCUM) rispetto all’utilizzo di provider di mobilità di terze parti. Il lancio di questa iniziativa risale a quattro anni fa, in Belgio, dove fece la prima comparsa questa nuova forma di benefit aziendale. Ma in cosa consiste il Mobility Budget e perché è una prospettiva così vantaggiosa sia per il datore di lavoro che per il dipendente?
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ToggleCos’è il Mobility Budget?
Il Mobility Budget costituisce un benefit alternativo all’automobile, che sia privata o aziendale, da proporre al dipendente. Quest’ultimo ha la libertà di destinare l’importo del voucher ai servizi di mobilità che maggiormente soddisfino le sue esigenze di spostamento come car sharing, car pooling, abbonamenti con trasporti pubblici o leasing di auto elettriche. Il budget di mobilità potrebbe anche essere messo a disposizione dei lavoratori in trasferta.
Il Belgio ha deciso di formalizzare a tutti gli effetti il Mobility Budget, grazie ad una formulazione della tassazione ad hoc basata su emissioni, accessibilità alla mobilità alternativa. In Italia il mobility manager che voglia adottare questa strategia brancola ancora nel buio. La stessa definizione di un budget annuale dedicato sembra non avere parametri entro i quali muoversi, così come gli aspetti da considerare per la sua erogazione: è destinato anche a chi fa smart working? C’è un discrimine nella distanza dalla sede di lavoro? Il dipendente usa già alternative all’auto privata? In assenza di una normativa nazionale, il budget tende a corrispondere al costo totale di proprietà dell’auto aziendale; inoltre il Mobility Manager che voglia proporre questa strategia deve quindi oggi parlare chiaro con l’ufficio delle Risorse Umane, con gli esperti legali e finanziari dell’azienda; ma deve anche tenere in considerazione la predisposizione dei dipendenti sottoponendo loro un questionario.
Il Belgio è il paese europeo precursore del budget per la mobilità. Quattro anni fa, nel paese francofono, si tentò di incentivare il ricorso ai mezzi pubblici a scapito dell’auto privata. Oggi il risultato non è ancora pienamente soddisfacente, tuttavia lo studio di Aperta ha rivelato anche una lettura incoraggiante. La società di ricerca belga ha coinvolto ben 40.000 aziende. Il sistema di voucher per la mobilità ha dimostrato di essere particolarmente attraente soprattutto per i nuovi assunti giovani. Più nel dettaglio, la scelta di mezzi di trasporto alternativi è aumentata del 49% in un anno.
Come erogare il Mobility Budget?
L’assenza di normative attualmente comporta anche poca chiarezza sulla modalità di erogazione. Tuttavia, soprattutto parlando di grandi aziende, il budget a disposizione del bonus dovrebbe essere usufruibile in maniera semplice. La modalità più intuitiva e comoda per erogare il Mobility Budget sarebbe ricorrere alle piattaforme MaaS. In alternativa diverse aziende di mobilità propongono questo servizio. Ad esempio Free Now è nata dalla joint venture tra Daimler e Bmw. L’azienda offre la possibilità alle imprese di destinare un certo budget ad ogni dipendente, il quale può accedere al servizio attraverso un account business sulla piattaforma di Free Now e usufruirne in oltre cento città in tutta Europa, scegliendo la modalità di spostamento più in linea con le proprie abitudini o le proprie inclinazioni… ma sicuramente ricorrendo a mezzi sostenibili.
Come già anticipato, i Mobility Manager per ottenere il voucher da distribuire tra i dipendenti devono rivolgersi e coinvolgere diversi uffici. Ci sono diversi step da affrontare. Innanzitutto bisogna informare tutti i dipendenti circa la nuova opzione per scambiare l’uso dell’auto con un budget di mobilità. Successivamente è necessario aggiornare la policy aziendale e calcolare il costo totale di proprietà (TCO) del mezzo per i dipendenti interessati. Altrettanto importante è dotare i lavoratori di strumenti per monitorare il budget a disposizione.