Il mercato italiano dell’auto sta attraversando un momento di transizione, con diversi fattori che ne stanno influenzando l’evoluzione. In particolare, la crisi dei chip e la guerra in Ucraina stanno rallentando la produzione di automobili, mentre la crescita del parco circolante sta portando ad un aumento delle emissioni. La Nuova ricerca condotta da ANIASA e Bain & Company sul mercato automotive italiano fa il punto
Uno dei fenomeni più evidenti del mercato automobilistico italiano è l’invecchiamento del parco circolante, che sta raggiungendo livelli senza precedenti. Ciò è dovuto principalmente alla crisi economica degli ultimi anni, che ha portato molti italiani a rinviare l’acquisto di una nuova auto. Inoltre, la crisi dei chip sta rallentando la produzione di nuovi veicoli, aggravando ulteriormente la situazione.
Le auto elettriche, nonostante la crescente attenzione alla sostenibilità ambientale, non stanno ancora convincendo i consumatori italiani. I costi di produzione elevati e la mancanza di infrastrutture di ricarica efficienti stanno rallentando la diffusione di questi veicoli, che al momento rimangono una scelta adatta solo ad una ristretta fascia di consumatori, soprattutto in grandi città.
Il noleggio a lungo termine sta emergendo come una soluzione sempre più popolare per gestire la transizione verso un nuovo modello di mobilità. Questo perché consente di avere costi certi e predeterminati, senza i rischi dell’incertezza connessi all’acquisto di un veicolo. Il noleggio a lungo termine sta diventando un canale privilegiato sia per i privati che per le flotte aziendali.
In questo contesto, il mercato automobilistico italiano sta attraversando un profondo cambiamento, che coinvolge non solo i costruttori tradizionali, ma anche nuovi attori provenienti dall’Est Europa e dall’Asia. Grazie ai costi di produzione più competitivi, questi costruttori stanno guadagnando quote di mercato sempre maggiori a scapito dei brand tradizionali del “vecchio continente”.
Inoltre, il nuovo studio condotto da ANIASA e Bain & Company ha evidenziato come il settore automobilistico italiano stia destinato a cambiare molto più di quanto non abbia fatto negli ultimi decenni. Si prevede l’arrivo di nuovi modelli, nuove motorizzazioni e nuovi produttori provenienti dall’Est Europa e dall’Asia, oltre a nuovi modelli di business e nuovi canali di distribuzione.
Infine, la centralità della sostenibilità economica è emersa come fattore determinante nelle abitudini di consumo degli italiani. In questo contesto, auto e trasporto pubblico stanno diventando sempre più vincenti grazie alla loro convenienza e flessibilità per tutti i fini di mobilità. Si prevede quindi un’ulteriore espansione del loro utilizzo nel corso del 2023, insieme alla bicicletta, che sta emergendo come una soluzione sempre più popolare per gli spostamenti urbani.