La mobilità è emersa come uno dei cardini fondamentali per migliorare lo stile di vita dei cittadini negli ultimi anni, spingendo numerose Amministrazioni Comunali a ridefinire le proprie strategie. Milano, con i suoi 1.396.673 residenti, si posiziona all’avanguardia nella promozione di una mobilità sostenibile, ponendo particolare attenzione alla qualità della vita urbana e ai bisogni della popolazione.
La città lombarda ha adottato un approccio strategico, culminato nel 2018 con l’approvazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) da parte del Consiglio Comunale. Questo piano delineava strategie e linee guida per affrontare le sfide legate alla mobilità, promuovendo la riduzione dell’inquinamento, l’incremento della sicurezza stradale, e la diminuzione dell’uso dell’auto privata a favore dei mezzi collettivi.
La pandemia ha agito come catalizzatore per un cambio di paradigma nella mobilità sostenibile, con l’emergere di nuovi servizi e la ridefinizione degli orari cittadini. Questo ha incentivato la mobilità attiva, la ciclabilità e la fruibilità degli spazi pubblici, influenzando positivamente settori come la logistica urbana sostenibile e il trasporto pubblico a zero emissioni.
Il primo Report della Mobilità 2022, commissionato da AMAT per il Comune di Milano, offre una panoramica dettagliata dei diversi aspetti della mobilità, riflettendo le trasformazioni e le nuove abitudini dei cittadini. Dallo sviluppo delle Zone a Traffico Limitato (ZTL) alle iniziative per la rigenerazione degli spazi pubblici con il programma “Piazze Aperte”, Milano si presenta come un laboratorio innovativo di soluzioni per migliorare la qualità della vita urbana.
L’attenzione alla sostenibilità si estende al settore della logistica urbana, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale del trasporto delle merci. Il piano “Full Electric” mira all’elettrificazione completa del trasporto pubblico locale entro il 2030, consolidando la posizione di Milano come una delle città leader nella mobilità elettrica.
La mobilità inclusiva è al centro delle azioni dell’Amministrazione Comunale, che lavora costantemente per migliorare l’accessibilità del trasporto pubblico e degli spazi pubblici per le persone con limitazioni. Con l’assegnazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano Cortina 2026, si prevede un ulteriore potenziamento dell’accessibilità urbana.
Il ruolo del mobility manager ha acquisito sempre maggiore importanza, con il rinnovo del “Protocollo d’intesa per la promozione di politiche di mobility management” nel 2022, dimostrando l’impegno del Comune di Milano e delle organizzazioni locali per incentivare gli spostamenti casa-lavoro attraverso forme di mobilità sostenibile. Milano si conferma, quindi, come un esempio virtuoso di come una metropoli può adottare misure innovative per migliorare la mobilità urbana, promuovendo uno stile di vita sano, sostenibile e inclusivo.
Di seguito alcuni aspetti salienti del Report di Mobilità.
Sommario
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Milano si è affermata come una delle principali città europee ad adottare misure significative per ridurre il traffico e combattere l’inquinamento atmosferico. Questo impegno risale al 2008 con l’introduzione dell’Ecopass, un ticket che consentiva l’accesso alla Cerchia dei Bastioni, una vasta area del centro storico milanese. Questa iniziativa ha posto le basi per una serie di provvedimenti volti a migliorare la qualità della vita cittadina.
L’Area C, implementata nel 2012, è il risultato di un referendum del 2011 in cui il 79% dei cittadini milanesi ha espresso un parere favorevole al potenziamento dei mezzi pubblici e all’estensione di Ecopass. Questa Zona a Traffico Limitato (ZTL) nel centro storico impone restrizioni di accesso per i veicoli più inquinanti e quelli con lunghezza superiore a 7,5 metri. Nel corso degli anni, questa misura ha portato a una significativa riduzione del traffico e delle emissioni inquinanti nella zona coinvolta, promuovendo il ricambio tecnologico veicolare verso opzioni più ecologiche.
Un passo ulteriore è rappresentato dall’Area B, introdotta nel 2019 come una delle ZTL più estese d’Italia e d’Europa, coprendo circa il 72% del territorio comunale e il 97% della popolazione residente. Questa ZTL mira a limitare progressivamente l’accesso dei veicoli più vecchi e inquinanti, inclusi quelli con lunghezza superiore ai 12 metri e quelli che trasportano merci pericolose. Attraverso un sistema di varchi elettronici, Area B monitora gli accessi dei veicoli e rileva in tempo reale le velocità di percorrenza delle strade di accesso, contribuendo a migliorare la conoscenza e l’affidabilità del livello di congestione della rete stradale.
L’obiettivo di queste iniziative è rendere Milano una città più vivibile e “green”, con un’enfasi particolare sulla salute dei cittadini. La riduzione progressiva del numero di veicoli in circolazione e delle emissioni atmosferiche da traffico rappresenta una risposta concreta alle normative dell’Unione Europea e un impegno concreto per migliorare la qualità dell’aria respirata dai milanesi. L’implementazione di varchi elettronici in Area B dimostra l’impegno costante dell’Amministrazione Comunale nel monitorare e gestire efficacemente la mobilità urbana, contribuendo a una Milano sempre più sostenibile e orientata al futuro.
L’efficacia delle misure di regolazione del traffico introdotte dal Comune di Milano attraverso le zone a traffico limitato, Area C ed Area B, emerge in modo tangibile attraverso un’analisi della frequenza di accesso annuale dei veicoli. Questi dati forniscono una panoramica dettagliata sui modelli di utilizzo e sull’impatto che tali provvedimenti hanno sulla circolazione urbana.
Area C: Una regolamentazione efficace per il traffico
Nell’ambito di Area C, il 44% di coloro che attraversano questa zona lo fa solo una volta all’anno. In contrasto, solo l’1,2% dei veicoli transita più di 125 volte. Questo scenario evidenzia una disincentivazione per un elevato numero di accessi durante l’anno, confermando l’efficacia di questo strumento di regolazione del traffico.
Un elemento chiave di questa strategia è la possibilità di accesso gratuito per alcune categorie di veicoli. Nel 2022, si è registrato un aumento del 4,5% degli ingressi di veicoli ecologici, come quelli elettrici e ibridi, evidenziando una crescente preferenza per mezzi meno inquinanti.
L’analisi della tipologia di veicoli mostra che l’83,5% degli ingressi sono rappresentati da veicoli adibiti al trasporto di persone, seguiti dai veicoli merci al 14,5%, e in misura residuale dagli autobus con il 2%. Questa informazione permette una migliore definizione e destinazione delle diverse aree della città, come stalli di carico-scarico e parcheggi dedicati.
Un dato significativo è rappresentato dalla presenza delle auto Euro 6, che costituiscono il 76,7% del parco circolante in ingresso. Ciò riflette una crescente adozione di veicoli a bassa emissione di inquinanti, confermando la riuscita dell’approccio del Comune di Milano nell’incoraggiare una transizione verso mezzi più ecologici.
Area B: Una limitazione efficace per la Qualità dell’Aria
Area B, con il suo divieto di accesso e circolazione per i veicoli più inquinanti e quelli con lunghezza superiore ai 12 metri che trasportano merci, copre una vasta porzione del territorio milanese. Questo divieto è in vigore dal lunedì al venerdì, dalle 7:30 alle 19:30 (esclusi sabato e giorni festivi), con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria respirata dai cittadini.
L’approfondimento di questi dati conferma l’efficacia di Area B nel limitare progressivamente l’accesso dei veicoli più vecchi e inquinanti. Questa zona si rivela fondamentale per ridurre gli effetti negativi degli inquinanti atmosferici sulla salute pubblica, in linea con le normative dell’Unione Europea.
Analisi della Mobilità Urbana e dello spazio pubblico
Milano, città dalle radici storiche profonde, riflette il suo passato nella struttura intricata delle sue strade e piazze, oggi governate da una complessa rete di regolamentazioni che mirano a migliorare la qualità della vita urbana. Attraverso una serie di interventi innovativi e progetti volti alla rigenerazione, la città si sta trasformando in uno spazio sempre più vivibile e sostenibile.
Strade e strutture urbane: un panorama diversificato
Il tessuto stradale di Milano, diviso in grandi Cerchie come Navigli, Bastioni, Filoviaria ed Extra Filoviaria, si sviluppa a partire da un nucleo centrale. Questo assetto storico caratterizza la città, delineando una rete primaria costituita da autostrade e strade veloci, una rete principale con strade di scorrimento e interquartiere, e una rete secondaria che include le strade di quartiere e locali interzonali.
La gestione del traffico è affidata a un sofisticato sistema di impianti semaforici, regolato da una Centrale di Controllo del Traffico. Questa centrale si impegna nella progettazione di impianti semaforici centralizzati, mirando a ottimizzare i cicli semaforici in base alle condizioni del traffico. L’obiettivo è migliorare la velocità del trasporto pubblico e la regolarità del servizio attraverso il preferenziamento semaforico.
Spazi pubblici rigenerati: il Programma “Piazze Aperte”
Le piazze e le aree pedonali assumono un ruolo centrale nello spazio pubblico milanese. Il programma “Piazze Aperte” ha dato vita a un’innovativa rigenerazione di questi luoghi, con l’obiettivo di renderli più vivibili e sicuri. Questo progetto non si limita solo a restituire spazio fisico ma mira a creare una comunità più coesa e interattiva, promuovendo un miglioramento tangibile della vivibilità urbana attraverso la partecipazione attiva dei cittadini.
Mobilità dolce e sicurezza dei bambini: progetti mirati
Il Comune di Milano si impegna attivamente a favore della mobilità dolce e della sicurezza dei più piccoli. L’espansione di aree pedonali e zone a 30 km/h, l’incremento delle Zone a Traffico Limitato (ZTL) e l’estensione delle strade scolastiche “car free” rappresentano interventi mirati. Queste iniziative hanno l’obiettivo di creare un ambiente sicuro, ridurre l’inquinamento, promuovere la socialità e orientare le scelte dei cittadini verso modalità di spostamento più sostenibili.
Milano: un mosaico dinamico di Mobilità Collettiva e Sostenibile
Milano, città in continua evoluzione, sta ridefinendo la sua identità urbana attraverso una crescente attenzione alla mobilità collettiva e sostenibile. Nel corso degli ultimi cinque anni, il panorama urbano milanese ha sperimentato una notevole trasformazione, evidenziata dall’incremento del 113,8% delle zone a limite di velocità di 30 km/h.
Semafori e Tecnologie: il cuore pulsante del Traffico
Con 751 impianti semaforici, di cui 677 remotizzati e gestiti attraverso moderne tecnologie presso la Centrale di Controllo del Traffico, Milano abbraccia l’efficienza nella gestione del traffico. Gli impianti semaforici sono configurati per limitare i perditempo, privilegiando il transito dei mezzi pubblici e garantendo una circolazione più fluida.
Aree della Mobilità e Hub di Scambio: un Network integrato
Le “aree della mobilità” fungono da hub strategici vicino alle fermate del trasporto pubblico, offrendo soluzioni a basso impatto ambientale. Questi hub includono servizi di mobilità elettrica, parcheggi per veicoli in sharing, smart parking con sensori, e stazioni di ricarica per mezzi a emissioni zero. Milano è il centro di importanti scambi su scala locale, regionale, nazionale e internazionale, con una rete di trasporto pubblico locale che si propone di mettere la città al centro di queste relazioni.
Rete Ferroviaria e Nodi di Interscambio: una convergenza strategica
La rete ferroviaria di Milano, concentrata nel Nodo di Milano, rappresenta uno snodo cruciale nel sistema ferroviario nazionale. Questo sistema di trasporto è progettato per rispondere alle diverse esigenze di mobilità, collegando la città attraverso servizi ferroviari urbani, suburbani e di lunga percorrenza. Gli interscambi sono facilitati da una stretta interconnessione tra linee e modalità di trasporto, garantendo un servizio efficiente e affidabile.
Trasporto Pubblico Locale: capillarità e accessibilità
La rete di Trasporto Pubblico Locale (TPL) di Milano è estremamente capillare e si compone di 5 linee metropolitane, 18 tranvie, 4 filovie e 132 linee automobilistiche, con il 76% elettrificato. Il servizio di autobus, in particolare, copre la mobilità locale e la connessione con l’hinterland, garantendo un’ampia accessibilità sul territorio.
Innovazione Tecnologica e Mobilità Condivisa
Milano abbraccia l’innovazione tecnologica per migliorare l’esperienza di viaggio. L’uso di tecnologie come le paline che forniscono tempi di attesa in tempo reale, le app di ATM per informazioni dettagliate e i sistemi di pagamento contactless contribuiscono a rendere il trasporto pubblico più efficiente e conveniente. La mobilità condivisa, che include auto, biciclette, monopattini e scooter, è diventata una componente essenziale del panorama urbano, promuovendo un approccio flessibile ed ecologico agli spostamenti.
Car Pooling e Sharing Mobility
Il car pooling, un servizio di condivisione di viaggi in auto, si è affermato come una soluzione per ridurre il numero di veicoli sulle strade, contribuendo a risparmiare tempo e costi di viaggio. La sharing mobility, con vari operatori offrendo servizi equilibrati su diverse modalità, riflette la crescente adozione di modelli di mobilità più sostenibili a Milano.
Milano in Bicicletta
Milano sta facendo passi significativi per promuovere la mobilità ciclistica come parte integrante della sua strategia di trasporto urbano. Le strategie e le azioni messe in atto mirano a incrementare non solo la quantità ma anche la qualità degli spostamenti in bicicletta, attraverso la creazione di una rete di percorsi ciclabili privilegiati, lineari e continui. Questo sforzo è parte integrante della visione per una “città inclusiva”, promuovendo l’accessibilità universale e fornendo servizi integrativi per gli utenti della bicicletta.
Le basi di queste iniziative risiedono nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del 2018 e nel successivo Programma Strade Aperte del 2020. Il piano ha guadagnato ulteriore slancio con il Piano per la Mobilità di Emergenza Covid-19, durante il quale sono stati realizzati circa 86 km di nuovi percorsi ciclabili dal 2020 al 2022. La Legge n. 120/2020 ha poi introdotto modifiche che hanno permesso di attuare interventi ciclabili prima non previsti dal Codice della Strada, come le corsie ciclabili e le case avanzate.
Un esempio tangibile di questo impegno è l’itinerario Corso Buenos Aires – Viale Monza, uno degli assi principali della ciclabilità milanese. Questo percorso è stato il primo ad essere realizzato con il Programma Strade Aperte, e ancora oggi è oggetto di monitoraggio costante per valutare l’efficacia dell’intervento e comprendere i comportamenti di mobilità dei cittadini.
Nel 2022, è stato introdotto un nuovo orizzonte strategico con la pubblicazione di “Cambio”, il Biciplan della Città Metropolitana di Milano, introdotto dalla Legge n. 2/2018. Questo piano prevede una rete di itinerari ciclabili principali e secondari, connettendo le diverse centralità urbane per ridurre l’utilizzo dell’automobile per gli spostamenti sistematici.
Secondo le analisi riportate in Cambio, il 30% degli spostamenti giornalieri nella Città Metropolitana di Milano è intercomunale, e il 50% di essi coinvolge l’uso dell’automobile. Questo sottolinea l’importanza di intervenire sui viaggi casa-lavoro e casa-studio, che costituiscono il 40% degli spostamenti intercomunali. Un ulteriore dato interessante è che il 15% degli spostamenti tra comuni avviene per distanze inferiori ai 5 km e più dei due terzi sotto i 15 km, rendendo tali viaggi adatti all’utilizzo della bicicletta, specialmente se a pedalata assistita.
Il Mobility Manager: guida e motore per la Mobilità Sostenibile a Milano
Nel contesto della crescente consapevolezza ambientale e delle mutate esigenze di mobilità, la figura del Mobility Manager emerge come elemento cruciale per la gestione del radicale cambiamento paradigmatico nel settore. Incaricato di orientare le abitudini degli spostamenti urbani, il Mobility Manager si pone l’obiettivo di ridurre l’uso dei mezzi di trasporto individuali a favore di soluzioni collettive, promuovendo la mobilità sostenibile e indirizzando verso modalità più efficienti gli spostamenti casa-lavoro e lavoro-lavoro.
Il ruolo del Mobility Manager è diventato ancor più rilevante nell’era post Covid-19, in cui le restrizioni imposte hanno pesantemente limitato la mobilità di individui, lavoratori e merci. Attraverso il Decreto Rilancio del 2020, il governo italiano ha ribadito l’importanza di questa figura, assegnandole la responsabilità di gestire anche il fenomeno dello smart working durante la settimana lavorativa.
Introdotto dal Decreto-Legge 73/2021, il Mobility Manager diventa il responsabile della mobilità del personale all’interno di aziende ed enti pubblici. È obbligatorio per organizzazioni con più di 100 dipendenti per singola unità operativa, con un focus particolare nelle aree del personale, organizzazione o affari generali. Questa figura deve possedere un’elevata e riconosciuta competenza professionale o una comprovata esperienza nei settori della mobilità sostenibile, dei trasporti o della tutela dell’ambiente. I comuni con più di 50.000 abitanti sono tenuti alla nomina di un Mobility Manager di area.
Nel contesto specifico del Comune di Milano, è stata individuata una figura chiave all’interno della Direzione Mobilità, atto di collegamento tra le azioni dell’Amministrazione e le necessità delle realtà aziendali. Un compito fondamentale del Mobility Manager è la redazione annuale di un Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) per il personale dipendente.
Per promuovere la mobilità sostenibile e il mobility management aziendale nell’area milanese, nel 2022 il Comune di Milano ha approvato uno schema di rinnovo del “Protocollo d’Intesa per la Promozione di Politiche di Mobility Management e per Favorire la Mobilità Sostenibile” con importanti associazioni industriali come Assolombarda, Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, e l’Unione Artigiani della provincia di Milano e Monza-Brianza. Questo protocollo prevede la promozione di iniziative per diffondere la cultura del mobility management e favorire la mobilità sostenibile attraverso la condivisione di buone pratiche aziendali.
Grazie a questo protocollo, il Comune di Milano ha instaurato un dialogo attivo tra imprese e Pubblica Amministrazione, facilitato da tavoli di lavoro periodici e coordinato workshop dedicati. In questo modo, la città di Milano si sta trasformando in un laboratorio di innovazioni nella gestione della mobilità urbana, guidato dalla figura chiave del Mobility Manager.