Quali sono le tendenze del mercato del car rental emerse nel primo trimestre 2024. Dal successo del breve termine ai tipi di alimentazione
Il mercato del car rental nel 2024 si è aperto con qualche dato che apparentemente risulta contrastante. Un’indagine realizzata da ANIASA e Dataforce ha infatti messo in evidenza un calo nelle nuove registrazioni di veicoli a noleggio nel primo trimestre del 2024, nonostante continuino a rappresentare il 31% del mercato totale. D’altro canto c’è stato un significativo aumento nel noleggio a breve termine del 71,13% che è composto per il 35,2% delle auto elettriche e per il 55,3% delle auto ibride plug-in. Gli incentivi annunciati hanno avuto un impatto notevole sul mercato del noleggio auto. La crescita è stata in parte alimentata dall’ottima performance dei veicoli commerciali a lungo termine, che hanno visto un aumento del 33,83%. Ma vediamo del dettaglio lo studio.
Sommario
ToggleReport periodico sul settore del Car Rental
Il report trimestrale sul mercato del car rental condotto da ANIASA e Dataforce arriva ad inaugurare una serie di periodici appuntamenti durante i quali l’associazione di Confindustria che rappresenta il settore della mobilità a pagamento e la società di analisi di mercato forniranno informazioni dettagliate sulle registrazioni dei veicoli a noleggio. L’obiettivo dei report è sottolineare le principali tendenze che in questo periodo caratterizzano il noleggio a lungo e a breve termine. Tra gli aspetti maggiormente sotto la lente ci sono: la diffusione di veicoli a basse emissioni, la ripartizione tra diversi target e il rapporto si conclude con un focus speciale sui principali attori del settore. Da non sottovalutare, nella lettura del mercato, vi è
Nel primo trimestre del 2024, il settore del noleggio ha registrato 157.049 veicoli tra auto e veicoli commerciali leggeri, con 113.747 per il NLT e 43.302 per il NBT, rappresentando il 31% del mercato totale. Il lungo termine mostra un calo dovuto al decremento nel settore delle Passenger Cars, mentre per i veicoli commerciali leggeri (LCV) si registra una crescita. Al contrario, il breve termine ha avuto un significativo aumento.
Più nel dettaglio, nel noleggio a lungo termine sono stati immatricolati 94.130 veicoli da gennaio a marzo, segnando una diminuzione rispetto all’anno precedente. Il calo fisiologico è tale se analizzato alla luce di un confronto con la performance del settore nel primo semestre del 2023, dovuta alla consegna accelerata dei veicoli ordinati precedentemente. Come già anticipato, anche l’attesa degli incentivi governativi gioca un ruolo chiave nell’andamento del mercato. Tuttavia, il settore dei veicoli commerciali leggeri NLT ha visto una crescita del 36,36%.
Per il noleggio a breve termine, l’inizio dell’anno è stato molto positivo, con 40.397 immatricolazioni: un aumento del 42,63% rispetto allo stesso periodo del 2023. Anche per i veicoli commerciali leggeri a breve termine, c’è stata una crescita del 18,63%. La crescita nel noleggio a breve termine, soprattutto nelle Passenger Cars, è dovuta principalmente alla forte accelerazione da parte di grandi operatori. Continueranno ad avere lo stesso appeal? Staremo a vedere, ma Dataforce prevede una crescita più moderata per la fine dell’anno, con un incremento del 20,8% nel settore delle passenger pars e del 4,2% per i veicoli commerciali leggeri nel noleggio a breve termine.
L’impatto del car rental sul mercato automobilistico italiano
L’impatto del car rental sul settore automobilistico in Italia rappresenta quest’anno il 31% dell’intero mercato. Pur registrando un calo nel segmento del noleggio a lungo termine del 4,6% rispetto all’anno precedente. In realtà il 2023 aveva registrato un numero di ordini sovrastimato a causa dei ritardi nelle consegne del 2021 e 2022. Tale risultato è stato influenzato dall’aumento delle registrazioni di veicoli commerciali nel NLT (divenuta la modalità di acquisizione più popolare per i veicoli da lavoro, superando gli acquisti diretti aziendali) e dal forte incremento dei veicoli inseriti nelle flotte del settore rent-a-car, che ha raggiunto quest’anno una quota di mercato superiore all’8,5% (+3,2 punti), bilanciando così il calo nel lungo termine. Le immatricolazioni NLT dei veicoli commerciali e l’inserimento di veicoli in flotta del rent-a-car è salito quest’anno oltre l’8,5%, compensando così la flessione del lungo termine. Da prima del COVID non si vedeva un aumento così marcato nel noleggio a breve termine, trainato in particolare dai veicoli di piccola e media gamma/cilindrata, in previsione della stagione turistica imminente.
L’annuncio di nuovi incentivi governativi sta influenzando il mercato, frenando le immatricolazioni. Infatti, in attesa di bonus o sgravi fiscali, le aziende temporeggiano nel rinnovare le flotte. D’altronde gli incentivi dovrebbero essere finalmente estesi al 100% anche al noleggio e dunque l’attesa è più che comprensibile. Un ulteriore ritardo potrebbe quindi azzerare le nuove immatricolazioni di veicoli a basse e zero emissioni, anche in aprile. Fatto sta che è necessario accelerare i tempi per non interrompere la ripresa del mercato, come ha invece paventato il mese di marzo, e soprattutto per evitare l’effetto paradossale di avere un’età media dei veicoli in flotta piuttosto elevata.
I tipi di alimentazione più diffusi nel mercato del car rental
Nel settore del noleggio a lungo termine, le auto a benzina continuano a detenere la maggiore quota di mercato, cioè il 41,1%, registrando +2,3%. Il diesel occupa oggi una fetta del 36,21% con un calo di oltre 6 punti percentuali. Le auto ibride full e plug-in rappresentano il 18% del mercato. Le auto elettriche si mantengono stabili al 4%, con un numero di immatricolazioni invariato rispetto al primo trimestre del 2023. Le auto a gas sono invece il fanalino di coda, contando meno dell’1% del settore con un calo drastico del 18%. Per quanto riguarda i veicoli commerciali leggeri nel NLT, il diesel continua a dominare con più dell’80% del mercato, avendo persino guadagnato quasi 4 punti quest’anno, seguito da quelli a benzina che si mantengono stabili attorno al 10%. I mezzi elettrici hanno dimezzato la loro quota di mercato, che ora non raggiunge il 3,4%, a seguire gli ibridi veri che sono circa l’1,5%.
Nel settore del noleggio a breve termine, il benzina e il diesel dominano il mercato automobilistico con rispettivamente il 64,91% e il 28,42%. Le full hybrid sono cresciute di 3 punti rappresentando il 3,49% del segmento di mercato e le plug-in hybrid sono scese sotto il 2%. Il dato rilevante è che le auto elettriche sono quasi assenti nel mercato del breve termine (solo 309 immatricolazioni quest’anno), così come le auto a gas.
Invece, parlando di veicoli commerciali leggeri nel noleggio a breve termine, il diesel domina anche in questo caso il segmento di mercato con il 94,5%. Di conseguenza la stessa benzina è quasi irrilevante in questo ambito, con una quota di mercato dell’1,3%. Viceversa, sembra un’alternativa alquanto considerata il ricorso a veicoli commerciali a gas, stabili al 3,35% di quota. Come per i veicoli commerciali leggeri nel NLT, anche nel NBT i veicoli elettrici hanno subito una forte diminuzione, attestandosi sotto l’1% e scendendo di oltre 4 punti percentuali.
I livelli di emissione nel mercato delle auto a noleggio
Tra le auto elettriche con emissioni da 0 a 20 g/km di CO2, la metà è noleggiata da privati che comunque segnano un calo del 10%. Al contrario, il noleggio a lungo termine di auto elettriche guadagna terreno salendo al 34,3%. Le aziende che le acquistano direttamente rappresentano quasi il 13% degli acquisti in questa fascia.
Nelle auto plug-in hybrid con emissioni da 21 a 60 g/km, il noleggio a lungo termine detiene la maggioranza con il 51,18%, ma è da registrare comunque un calo di oltre 8 punti. I privati si attestano al 32% e le aziende al 10%, raddoppiando la loro quota.
Per le auto con emissioni da 61 a 135 g/km, ultima fascia inclusa tra gli incentivi statali, il mercato è decisamente dominato dalla clientela privata (75,5%). Il noleggio a lungo termine segue con il 20%. Anche nelle fasce più inquinanti (136-160 g/km e 161-190 g/km) la maggioranza delle auto è guidata da privati, con un incremento delle immatricolazioni aziendali al crescere delle emissioni. La quota di mercato del noleggio a lungo termine è in questo caso si attesta intorno al 20%. Nella fascia di emissioni oltre i 190 g/km, il 34% è rappresentato da auto di proprietà aziendale, avvicinandosi al 41,5% dei privati. In questo segmento, il noleggio a lungo termine costituisce il 16,4% del mercato.
Foto di Mihis Alex: https://www.pexels.com/it-it/foto/macchinina-nera-su-carta-mappamondo-21014/