Molte ore della nostra settimana le passiamo in macchina, ma non sempre guidiamo con la dovuta attenzione: secondo un’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research, lo scorso anno sono oltre 19 milioni (equivalenti al 56% dei patentati) gli italiani che hanno commesso infrazioni al codice della strada, mettendo a rischio la propria sicurezza e quella degli altri.
Quasi 10 milioni di individui (equivalenti al 29% del campione intervistato) dichiarano di non aver rispettato i limiti di velocità, facendo di questa la regola più ignorata del codice della strada.
La seconda fra le infrazioni più comuni è forse uno dei comportamenti più distintivi del nostro tempo: 6.8 milioni di automobilisti (il 20% del campione) ha confessato di aver parlato al cellulare, durante la guida, senza vivavoce o auricolare.
Rimanendo in ambito “telefonico”, vanno evidenziati anche i 2.8 milioni di individui che, pur impegnati nella guida, hanno mandato messaggi WhatsApp, SMS o email e i 947.000 che controllavano o aggiornavano i loro profili sui social network mentre erano al volante.
Quasi identiche, rispettivamente 14% e 13%, le percentuali degli automobilisti che non si sono curati della distanza di sicurezza e di chi, complice la fretta, ha parcheggiato in sosta vietata.
Nonostante la connessione fra l’uso delle cinture di sicurezza e la possibilità di ridurre la gravità dei sinistri, quasi 3.4 milioni di italiani dichiarano di non averle usate, almeno qualche volta.
Scarso appare il rispetto dei pedoni, cui hanno negato la precedenza 2.5 milioni di automobilisti, mentre i tempi sempre più sincopati delle nostre giornate hanno spinto 2.6 milioni di italiani a mangiare mentre guidavano, il tutto con evidenti problemi di distrazione.
Due milioni di individui (1.921.000, equivalenti al 6% del campione intervistato) sono passati col rosso, mentre 342.000 italiani dichiarano di aver guidato sotto effetto di alcol o stupefacenti; sono 184.000 le donne che ammettono di essersi truccate mentre guidavano.
Ciascuno dei 19.200.000 di individui che dichiarano di non aver rispettato le regole del codice della strada ha in media compiuto 1,85 infrazioni: nel 47% dei casi, però, non sono mai stati sanzionati.
Dividendo i numeri per tipologia di conducente e area geografica emerge che hanno commesso infrazioni il 60% del campione maschile ed il 53% di quello femminile e che fra i più giovani (campione 18-34 anni), l’invio di messaggi mentre si guida diventa la terza fra le infrazioni più comuni. Il numero medio di infrazioni commesse è massimo al Centro Italia (2,02), ma è al Sud e nelle Isole che distrazione e comportamenti scorretti si trasformano più spesso in incidenti: qui il 7% degli intervistati ha avuto incidenti, più del triplo, ad esempio, di quello che è accaduto nel Nord Est, dove sono stati coinvolti in incidenti stradali solo il 2% dei conducenti.
«Il nostro comportamento alla guida – ha dichiarato Mauro Giacobbe, Amministratore Delegato di Facile.it – è una variabile su cui possiamo agire con efficacia. Da anni si discute di come i comportamenti virtuosi possano essere premiati nel calcolo delle tariffe RC auto e la diffusione sempre più massiccia delle cosiddette scatole nere è un elemento per lavorare in questa direzione».