Ad affermarlo è Andrea Camanzi, presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti, nel corso della presentazione del 5° Rapporto annuale al Parlamento, al quale era presente anche il Presidente della Repubblica.
Motore dello sviluppo economico e sociale del Paese, diventa essenziale l’integrazione con il Piano strategico per il Turismo 2017/2022 e fondamentale per l’attuazione dei piani di spostamento dei flussi turistici su tutto il territorio nazionale. Dalle grandi aree Urbane ai trasporti extraurbani, ferroviari e aeroportuali, ART ha segnalato diverse aree di interventi per rendere l’insieme dei trasporti più efficienti, integrati e sostenibili.
Infatti cresce sempre più la consapevolezza tra gli utenti nei propri diritti e con essa la legittima domanda di avere maggiori servizi di mobilità integrata e multimodale delle forme di trasporto. Così anche le imprese che svolgono le attività di trasporto più tradizionali e i nuovi soggetti economici, entrati sul mercato nell’ultimo periodo, hanno la necessità di integrare, domanda e offerta, in un quadro normativo in grado di sostenere la crescita e tutelare la concorrenza.
Collaborando con l’Autorità per il controllo della concorrenza , l’ART aveva segnalato in una relazione la necessità di riformare il servizio pubblico locale non di linea, e in relazione al servizio Taxi il Presidente Camanzi ha ribadito: “No ad esclusive con gli intermediari e sì alle piattaforme tecnologiche. L’Autorità di regolazione dei trasporti “è intervenuta sia nell’esercizio delle ordinarie attività consultive a favore dei Comuni, che hanno ad oggetto principalmente la programmazione quantitativa delle licenze e gli adeguamenti delle tariffe, sia con riferimento allo schema di decreto ministeriale di riordino del settore, sul quale è stata chiamata ad esprimersi dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti. A quest’ultimo riguardo, e in continuità con l’Atto di segnalazione adottato in materia nel 2015 l’Autorità ha rappresentato l’esigenza di pervenire ad una revisione complessiva della disciplina che escluda vincoli di esclusiva con intermediari dei servizi e favorisca l’utilizzo di strumenti tecnologici per la mobilità”. fonte (Trasporti-Italia.com)
Il rapporto ha evidenziato inoltre, come l’attività di controllo e regolamentazione abbia in questi anni favorito gli investimenti nel settore ferroviario ed aeroportuale, garantendo agli utenti maggiori diritti e tutela nei servizi.
Risulta evidente che l’ART individua tra i fattori che determinano una scarsa efficienza nei servizi di mobilità, l’inadeguato quadro normativo, la mancanza di infrastruttura digitale e di concorrenza, e richiama la nuova amministrazione a riformare il settore tenendo conto di questi elementi.