La guida per donne d’affari che viaggiano da sole 

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Una guida per donne d’affari che viaggiano da sole previene eventuali rischi. Ma il ruolo del datore di lavoro è decisivo anche a distanza

Dai voli di Amelia Earhart è passato molto tempo e molto  è cambiato anche per le donne che viaggiano in solitaria. Secondo una recente ricerca condotta da Condor Ferries sui “solo travel trends”, l’84% circa dei viaggiatori solitari sono donne; inoltre il 55% delle ricerche su Google relative a “viaggi in solitaria” è stato effettuato da donne millennial. Questi dati sono incoraggianti perché dimostrano un mondo in cambiamento, a favore di donne intraprendenti e indipendenti. Tuttavia, viaggiare da sole non è ancora privo di sfide. In questa guida per donne d’affari che viaggiano da sole, vogliamo fornire consigli utili alle donne d’affari che viaggiano in solitaria per rimanere sicure, a proprio agio e fiduciose durante un viaggio di lavoro, nonostante un datore di lavoro attento al Travel Risk Management. 

Informarsi sulle usanze locali 

Le varie culture hanno atteggiamenti e percezioni variabili rispetto ai ruoli di genere. Ciò potrebbe influire sul modo in cui le viaggiatrici vengono trattate sia in aeroporto che sul luogo dell’incontro di lavoro, soprattutto in paesi tradizionalmente lontani dal nostro. 

Informarsi sulle usanze della destinazione della trasferta prima di partire è fondamentale per giocare d’anticipo rispetto alle aspettative locali. In alcuni luoghi le donne potrebbero dover vestirsi seguendo canoni più rigidi o comportarsi con maggiore cautela quando interagiscono con i colleghi uomini. Quindi, soprattutto rispetto a determinate destinazioni, informarsi sulle usanze locali non è solamente una questione di curiosità utile per la buona riuscita del meeting; ma è un aspetto cruciale per mantenere la sicurezza della donna d’affari.

Secondo un sondaggio di Today’s Hotelier, 2 donne su 5 hanno subito molestie o interazioni indesiderate durante i viaggi. È un dato allarmante che cresce ancora di più in un locale per il dopocena: il 21% delle donne che hanno subito molestie durante un viaggio le ha ricevute mentre visitava un pub

Come muoversi in sicurezza

È importante fidarsi del proprio istinto quando si è fuori evitando rischi inutili come scorciatoie per stradine più isolate o poco illuminate. Scegliere un servizio di taxi locale è certamente una soluzione più sicura di affidarsi ai mezzi pubblici, soprattutto di sera, ma anche in questo caso prendete precauzioni sedendovi sul sedile posteriore e annotando i dettagli del conducente. Scaricare mappe offline e app di navigazione sullo smartphone è una mossa molto previdente. Vivendo in simbiosi con lo smartphone, siamo tutti soggetti all’assenza di segnale o alla batteria del dispositivo. Per una donna è molto facile sentirsi spaesata e non del tutto in sicurezza in balia della città. Ecco perché scaricare app di navigazione e mappe che funzionino anche offline aumenta la zona di comfort; così come portare sempre con sé un un caricatore portatile per i dispositivi. Se vi fa sentire più sicure, potreste anche portare oggetti poco ingombranti per la sicurezza personale come un fischietto o un allarme personale

Cosa mettere in valigia

Se nessun paese è uguale all’altro, allora anche il contenuto della valigia dovrebbe riflettere queste differenze. Pensate a quali oggetti potrebbero essere necessari per adeguarsi alle norme culturali, come un foulard da indossare sul capo. Ecco alcuni articoli o accessori che le viaggiatrici solitarie possono considerare di portare con sé per garantire un viaggio più sicuro.

  • Copie dei documenti di viaggio. Le fotocopie del visto, dell’assicurazione di viaggio e delle informazioni di contatto importanti. Avere versioni digitali da caricare su un servizio Cloud è ancora meglio. 
  • lucchetti da viaggio per mettere in sicurezza i bagagli e gli armadietti negli ostelli o negli hotel.
  • Borsa adeguata al viaggio. Una borsa a tracolla è più comoda e sicura perché aderisce bene al corpo ed è più facile da controllare.

Il ruolo dell’azienda per tutelare le proprie dipendenti in viaggio

Le donne che viaggiano per lavoro spesso condividono esperienze spiacevoli, frequentemente frutto di incomprensioni culturali. Tuttavia, meno del 50% segnala questi inconvenienti al proprio datore di lavoro per il timore di apparire deboli o di compromettere le opportunità di carriera. Questo risultato lascia intendere quale sia la percezione che le donne hanno del proprio posto di lavoro. Spetta all’azienda far arrivare alle proprie dipendenti il messaggio di essere dalla loro parte forte e chiaro. 

Una guida per le donne d’affari che viaggiano da sole è utile, ma non sufficiente. Le responsabilità relative al Duty of Care coinvolgono diversi dipartimenti aziendali: risorse umane, travel management, sicurezza e ufficio legale. Un sondaggio della GBTA Foundation, sponsorizzato da SAP Concur, ha rilevato che solo il 43% dei Travel Manager può localizzare tutti i dipendenti in una zona di emergenza entro due ore. Questa lacuna nel monitoraggio allarma molte donne in viaggio d’affari che devono imparare a evitare situazioni pericolose e rispondere efficacemente agli incidenti sentendosi esposte a qualunque vulnerabilità.

Quindi il ruolo dell’azienda per tutelare le proprie dipendenti in viaggio è cruciale, nonostante la distanza. Il problema è una gestione un po’ sfilacciata che, talvolta, si dimostra anche priva di un’adeguata formazione preliminare per i dipendenti in partenza. Riprendere in mano le politiche di viaggio è il punto di partenza per cambiare approcci a far sentire le proprie colleghe più a proprio agio anche fuori sede. 

Contattaci per una consulenza in Travel Management e comprendere insieme quali siano i punti della travel policy aziendale da rivedere per preparare e far sentire tutelate le donne in viaggio. E non dimenticate che un’esperienza personale rasserenante garantisce anche una maggiore efficacia in termini di obiettivi di business della trasferta. 

Unisciti alla nostra community approfondendo anche questi aspetti legati alla sicurezza in viaggio:

Come le aziende possono tutelare la sicurezza di dipendenti donna e/o appartenenti a minoranze in viaggio: per donne e membri della comunità LGBTQ+ non è sempre facile un viaggio di lavoro. Per garantire la sicurezza in trasferta è necessario tutelare e supportare i propri dipendenti lontani da casa.

Come tutelare la sicurezza dei dati sensibili per i viaggiatori d’affari: le informazioni sensibili e confidenziali, come dati aziendali, informazioni finanziarie e dati personali dei clienti, devono essere protette da minacce informatiche, come il furto di dati, l’hacking e l’accesso non autorizzato.

Come aiutare i dipendenti a guidare all’estero in sicurezza: non basta seguire le indicazioni lungo la strada ma bisogna conoscere il codice della strada per evitare di incorrere in sanzioni o provocare incidenti e farsi del male. Cosa può fare l’azienda per ridurre i rischi?

Foto di Jopwell da Pexels

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