A soli pochi giorni del grande dibattito su blockchain e turismo (vedi articolo relativo), abbiamo individuato un altro interessante spunto di osservazione sul tema.
Questa volta a parlarne è Amadeus, providers di tecnologia nel settore dei viaggi, che ha realizzato un rapporto su Blockchain alla fine del 2017 e ha concluso che la nuova tecnologia “è sul punto di trasformare il modo in cui i programmi di fidelizzazione funzionano, rendendo molto più facile per i viaggiatori riscattare punti fedeltà tra vari fornitori”.
Sembra che la blockchain avrà quindi notevoli possibilità di scambiare informazioni e “valore” tra le aziende e tra gli individui. Ecco che l’impatto sui viaggi e sul turismo è inevitabile poiché sarà funzionale per lo scambio che permette il tracciamento dei bagagli, punti di fedeltà, passaggi ai varchi di controllo ecc..
La tecnologia blockchain è destinata a diventare un enorme disgregatore nel settore dei viaggi.
In una nota raccolta da Forbes, Randy Shattuck di The Shattuck Group dice che “i processi legali e contabili sono stati interrotti con AI e blockchain. Questa tendenza continuerà e aumenterà la velocità. Non compriamo più viaggi dagli agenti di viaggio, ma dai computer. Allo stesso modo, il digitale distruggerà le tradizionali industrie di servizi professionali come i computer fanno il lavoro che gli esseri umani erano soliti fare. La cosa migliore che le aziende possono fare è adeguarsi ai servizi di consulenza”.
Quindi sarà la consulenza la vera svolta della gestione dei viaggi d’affari nel futuro?
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