Ita e Lufthansa pronte alla fusione: il 3 luglio la firma

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Ita e Lufthansa pronte alla fusione il 3 luglio con l’approvazione UE. Ma ci sono ancora questioni da chiarire, a partire dall’antitrust

Sbrigate le ultime formalità, ta e Lufthansa sono pronte alla fusione che avverrà il 3 luglio nei palazzi della Commissione Europea. Con l’approvazione da parte delle autorità nazionali, l’incontro è stato fissato l’ultimo giorno utile prima della scadenza stabilita dal cronoprogramma delle trattative tra Roma, Francoforte e il team di Bruxelles guidato da Margrethe Vestager; un lungo e complesso negoziato che si è trascinato per oltre sette mesi. Tuttavia, saranno necessari ancora alcuni mesi per completare tutte le pratiche della fusione tra Ita e Lufthansa. Il colosso tedesco dell’aviazione acquisirà inizialmente il 41% del capitale della nuova compagnia italiana, per raggiungere il controllo totale entro il 2033 con un investimento complessivo di 829 milioni di euro.

Dopo gli step decisivi che avevano portato al primo parere positivo da parte dell’UE il 17 giugno, il Ministro Giancarlo Giorgetti si era detto ottimista, pur attendendo con prudenza l’approvazione definitiva. La cautela è sempre opportuna, ma in questo caso ogni timore è stato sconfessato poiché il parere positivo dell’UE è in fase finale di redazione. La data dell’annuncio è stata stabilita in tempi brevi grazie all’approvazione delle autorità della concorrenza degli altri paesi. Il CEO tedesco Carsten Spohr ha definito la fusione una manovra “win-win” poiché porterà vantaggi a tutti: Lufthansa, Ita, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Italia e i suoi aeroporti, l’Europa e i consumatori.

L’accordo richiede sacrifici da parte di entrambe le compagnie per affrontare le preoccupazioni antitrust su tre fronti critici che, secondo l’UE, minacciano la qualità dei servizi offerti ai cittadini e la stabilità dei prezzi. Le principali preoccupazioni riguardano una quota di mercato eccessiva a Milano-Linate, situazioni di monopolio su alcune rotte di corto raggio tra Italia e Germania, Austria, Svizzera e Belgio, e la riduzione della concorrenza sui collegamenti a lungo raggio tra Fiumicino e il Nord America.

Nell’hub degli scali milanesi le parti cederanno 15-17 coppie di slot (equivalenti a 30-34 voli giornalieri), assicurando che almeno un altro vettore possa sostituire la compagnia tedesca e stabilirsi in modo strutturato nello scalo, operando anche nuovi voli. Il business plan della compagnia che utilizzerà gli slot ceduti, con easyJet in pole position, dovrà comunque essere affidabile ed efficiente e superare l’esame dell’UE nei prossimi mesi. Inoltre, almeno una competitor dovrà subentrare per tre anni nelle rotte di corto raggio verso l’Europa centrale. Per i voli a lungo raggio da Fiumicino verso Chicago, Washington, San Francisco e Toronto, l’accordo prevede l’ingresso di una concorrente di Ita-Lufthansa in grado di offrire voli diretti o, in alternativa, due vettori già presenti come Air France, Iberia, British Airways, KLM o TAP potranno operare collegamenti con scalo nei loro hub europei, garantendo prezzi competitivi e tempi di viaggio non superiori di più di 3 ore rispetto ai voli diretti.

Con il via libera di Bruxelles e l’influenza della joint venture transoceanica tra Lufthansa, United e Air Canada, di cui Ita farà parte, Roma e Francoforte avranno tempo fino a novembre per concludere gli accordi con le compagnie concorrenti.

Foto da Pexels: autore Quintin Gellar

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