A poche settimane dalla pubblicazione del nostro ultimo magazine dedicato al Business Travel Diversity, leggiamo un’interessante indagine realizzata da SAP Concur e Wakefield Research che descrive le principali preoccupazioni tra i viaggiatori d’affari. Tra queste ci sono la sicurezza personale e le molestie femminili e LGBTQ+, nonché le frustrazioni dei dipendenti per le aziende che non sfruttano a pieno le tecnologie e le travel risk policy.
Vediamole tutte nell’articolo.
Sommario
ToggleSessismo e violenze nei viaggi di lavoro per donne manager
Su un campione di 7.850 viaggiatori in 19 mercati globali è emerso che più di 3 donne su 4 hanno subito molestie durante una trasferta di lavoro e più di 1 su 2cambia i propri piani a causa di problemi di sicurezza.
In particolare, alle donne viene chiesto se viaggiano con il marito (42%), vengono ignorate dal personale dipendente (38%) o ricevono apprezzamenti inopportuni mentre lavorano (31%).
Quasi la metà delle donne è discriminata durante un viaggio di lavoro. Il 46% delle donne della Gen Z (nata tra il 1996 e il 2010) riferisce di essere stato invitato a viaggiare con il marito rispetto al 31% dei Boomer (nati tra il 1946 e il 1964). Allo stesso tempo, il 41% delle Millennial (nati tra il 1981 e il 1996) è stato ignorato dal personale dipendente rispetto al 23% dei Boomer.
Discriminazione per i viaggiatori LGBTQ+
La stragrande maggioranza (95%) dei viaggiatori LGBTQ+ afferma di aver nascosto il proprio orientamento sessuale durante un viaggio di lavoro, principalmente per proteggere la propria sicurezza (57%). L’85% ha modificato le proprie modalità di viaggio per motivi di sicurezza personale, rispetto al solo 53% dei colleghi non LGBTQ+.
Insicurezza dei viaggiatori
Più in generale, il 58% degli intervistati afferma di aver modificato le proprie modalità di viaggio perché non si sentiva sicuro, mentre il 52% dei viaggiatori d’affari cita la sicurezza durante le trasferte come l’aspetto più importante che la propria azienda potrebbe fornire.
I Millennial sono più sensibili ai fatti di attualità: negli ultimi 12 mesi, il 42% dei viaggiatori d’affari in questa fascia di età ha ridotto i viaggi verso determinate località a causa di disordini politici o rischi per la salute, rispetto al 36% di Gen Xers (chi è nato, cioè, tra il 1965 e il 1980) e al 23% di Baby Boomers. Quasi altrettanti Millennial (40%) hanno selezionato un volo in base al tipo di compagnia aerea, rispetto al 33% di Gen Xers e al 21% di Boomer.
Travel Risk Policy: le aziende ancora insensibili?
Allarmante la gestione delle politiche di sicurezza in ambito business travel: sebbene quasi un terzo (31%) dei viaggiatori d’affari dia la priorità alla propria sicurezza come il fattore più importante durante un viaggio di lavoro, oltre la metà (54%) ritiene che questo aspetto non sia la priorità della propria azienda. Questo indica come per i viaggiatori d’affari la travel risk policy sia tutt’altro che trascurabile.