La domanda di insegnamento della lingua spagnola è cresciuta notevolmente negli ultimi anni, grazie al fatto che è la lingua di una vasta comunità internazionale.
La globalizzazione ha modificato gli stili di vita e i comportamenti commerciali ed è il risultato dell’innovazione umana e del progresso tecnologico. Questo ha portato a una crescente integrazione delle economie di tutto il mondo, soprattutto attraverso i flussi commerciali e finanziari. È “la lingua spagnola a essere protagonista come parte integrante di questa globalizzazione” che favorisce gli scambi commerciali come lingua delle relazioni internazionali nell’industria e nelle telecomunicazioni.
Il valore dell’insegnamento della lingua spagnola è fondamentalmente legato, da un lato, alle possibilità di promozione professionale offerte dalla conoscenza della lingua e, dall’altro, all’interesse suscitato dalla capacità creativa della scienza e della cultura spagnola e latinoamericana. La vitalità economica della regione, la prosperità economica della Spagna e le opportunità della regione latinoamericana nel suo complesso, la sua capacità di attrarre investimenti e di proiettarsi su mercati terzi, di attirare turisti e di stimolare il commercio internazionale sono fattori rilevanti per spiegare l’interesse suscitato dallo spagnolo come seconda lingua. Un altro fattore rilevante è rappresentato dalle creazioni scientifiche e, soprattutto, culturali della comunità ispanofona: la sua letteratura, le sue tradizioni culturali, le sue belle arti e la sua musica costituiscono un fattore di interesse per l’apprendimento della lingua in cui queste creazioni sono espresse.
L’insegnamento delle lingue e tutte le attività correlate, come le operazioni commerciali, la tecnologia linguistica e i servizi linguistici (traduzione e interpretariato), contribuiscono alla crescita delle frontiere economiche dei Paesi che godono di questo veicolo di comunicazione comune. La sua presenza come ponte di comunicazione incoraggia molte persone ad apprendere la sua cultura linguistica per ottenere un più ampio bacino di potenziali partner commerciali. Lo spagnolo è una forte motivazione per gli scambi commerciali che vedono un aumento delle esportazioni bilaterali, semplicemente perché si parla la stessa lingua.
Attualmente, lo spagnolo è tra le prime cinque lingue al mondo per numero di parlanti, numero di Paesi in cui è ufficiale e per estensione geografica. A questo proposito, possiamo notare nel commercio bilaterale che lo spagnolo è evidente nei mercati in cui si parlano diverse lingue attraverso i prodotti che accompagna e allo stesso tempo riceve influenze da altre lingue attraverso l’importazione di beni e servizi da altre aree linguistiche nei Paesi di lingua spagnola: la principale area linguistica di importazione per i Paesi di lingua spagnola: il 31% dei prodotti che importano provengono da Paesi in cui l’inglese è la lingua ufficiale o co-ufficiale. Al secondo posto c’è il cinese, con una quota del 16% del mercato ispanofono. Altre lingue, come il tedesco (7%), il francese (5%) o l’italiano (3%), sono dietro allo spagnolo (9%).
Secondo l’Istituto Cervantes, lo spagnolo è la lingua più studiata in 31 dei 194 Paesi in cui opera, dietro solo all’inglese, che è la lingua più studiata in 120 Paesi, e davanti al francese (in 24). In Italia, come nel resto d’Europa, lo spostamento internazionale dalle classi frontali a quelle virtuali durante e dopo la pandemia ha aumentato la domanda di apprendimento di questa lingua come complemento all’istruzione o al lavoro.
Lo studio dei legami tra lingua ed economia, in particolare per quanto riguarda le lingue che facilitano la relazione, lo Spagnolo, è senza dubbio un esempio di ponte o internazionalizzazione pe l’imprese.