Alla Conferenza GBTA 2024, Andrea Giuricin, uno degli esperti più autorevoli nel campo dei trasporti nonché CEO di TRA Consulting, ha offerto una panoramica articolata e dettagliata sul futuro dei viaggi d’affari e del trasporto aereo, con un’attenzione particolare al contesto italiano. In un mondo che cerca di riprendersi dagli effetti della pandemia e di affrontare le sfide della sostenibilità, il suo intervento ha toccato temi cruciali che definiscono le dinamiche di un settore in piena trasformazione.
Ripresa del mercato globale dei viaggi d’affari
Giuricin ha subito messo in luce il ritorno alla crescita del mercato globale dei viaggi d’affari, citando dati impressionanti: si prevede che la spesa globale raggiunga 1,48 trilioni di dollari nel 2024, per poi superare i 2 trilioni entro il 2028. Un segnale forte di ripresa, ma anche di evoluzione. “Il mercato non è semplicemente tornato ai livelli pre-pandemici, è cambiato”, ha sottolineato Giuricin. La pandemia ha infatti trasformato le dinamiche aziendali, facendo emergere nuove priorità come la qualità dei viaggi, l’efficienza e, soprattutto, la sostenibilità.
Mentre ascoltavamo, era chiaro che non si trattava solo di numeri. Giuricin ha evidenziato una tendenza alla stabilizzazione, ma con un’evoluzione che va oltre il semplice ritorno al passato. “Le aziende stanno diventando più selettive nei viaggi, cercando di massimizzare il valore di ogni trasferimento,” ha spiegato, suggerendo che l’era dei viaggi d’affari ‘esplosivi’ è ormai alle spalle, sostituita da una maggiore attenzione all’efficienza e alla responsabilità ambientale.
Il ruolo dell’Italia nel mercato europeo
Nel 2024, l’Italia si posiziona al nono posto globale per spesa nel settore, consolidando così la sua importanza internazionale.
È interessante notare come l’Italia stia sfruttando il turismo d’affari per sostenere questa crescita, con un’attenzione particolare alle connessioni internazionali che stanno tornando ad essere un pilastro della ripresa economica. Giuricin ha posto l’accento sull’importanza strategica di investire in infrastrutture moderne e di qualità, suggerendo che il nostro Paese ha la possibilità di giocare un ruolo ancora più rilevante se saprà adeguarsi a queste nuove esigenze.
Il trasporto aereo in Italia: tra concentrazione e low-cost
Uno dei temi centrali dell’intervento è stato lo stato del trasporto aereo in Italia, un settore che ha visto una ripresa notevole. Con 160,9 milioni di passeggeri previsti per il 2024, l’Italia si sta riavvicinando ai numeri del 2019, ma con alcune differenze significative. “Il mercato è dominato da pochi grandi player, con Ryanair che detiene una quota del 33%,” ha spiegato Giuricin. Questo fenomeno di concentrazione, trainato dalle compagnie low-cost, ha garantito voli accessibili a un’ampia fascia di pubblico, ma al contempo ha sollevato interrogativi sulla concorrenza e sull’innovazione.
Il punto sollevato da Giuricin è fondamentale: un mercato troppo concentrato rischia di limitare le possibilità di crescita e diversificazione. La sfida per l’Italia sarà quella di mantenere un equilibrio tra la convenienza delle tariffe e l’innovazione nei servizi, offrendo ai viaggiatori soluzioni più sostenibili e all’avanguardia.
Sostenibilità e Alta Velocità: cosa cambia
Giuricin ha offerto una visione chiara: “Il trasporto aereo ha un impatto significativo sulle emissioni di CO2, e l’alta velocità ferroviaria è una delle risposte più efficaci per ridurre questo impatto.” Le rotte interne e internazionali, che collegano l’Italia con il resto d’Europa, offrono un’opportunità unica per spingere su soluzioni più green.
Durante la conferenza, è emerso come l’alta velocità stia guadagnando terreno rispetto al trasporto aereo, soprattutto per i viaggi di medio raggio. “Su tratte come Milano-Parigi o Roma-Firenze, l’alta velocità non è solo una scelta sostenibile, ma anche competitiva in termini di tempi e comodità,” ha spiegato Giuricin. L’utilizzo crescente dell’alta velocità dimostra che non è solo una questione di riduzione delle emissioni, ma anche di miglioramento dell’esperienza di viaggio per chi viaggia per affari, offrendo maggiori opportunità di produttività durante lo spostamento.
L’impatto del turismo sull’economia italiana
Il turismo, un pilastro dell’economia italiana, non poteva mancare nell’analisi di Giuricin. Con un contributo diretto del 5,8% al PIL e un saldo netto positivo di 17.100 milioni di euro, il settore turistico è vitale per il nostro Paese. Tuttavia, Giuricin ha messo in guardia sull’importanza di non adagiarci sugli allori: “Il turismo sta cambiando, così come le aspettative dei viaggiatori. È fondamentale investire in infrastrutture moderne e offrire esperienze di alta qualità.”
Un aspetto che si collega alla necessità di sostenere un turismo più sostenibile, capace di attrarre visitatori internazionali senza compromettere l’ambiente e le risorse locali. L’Italia, ha spiegato, ha una grande opportunità, ma deve adattarsi rapidamente alle nuove esigenze dei viaggiatori moderni.
L’equilibrio delicato di “Prezzi e Margini” nel settore aereo
Un’altra area che Giuricin ha affrontato è stata l’andamento dei prezzi e dei margini nel settore aereo. “Molte compagnie aeree, nel secondo trimestre del 2024, stanno riducendo il loro yield per mantenere alto il load factor,” ha spiegato. Questo significa che, per riempire gli aerei, le compagnie stanno abbassando i prezzi, ma questo mette sotto pressione i loro margini di profitto. Nonostante il calo del costo del carburante, la redditività delle compagnie rimane una sfida, e la gestione di questo equilibrio sarà cruciale per il futuro del settore.
