Gli agenti che fanno grandi le aziende, mobili e sostenibili

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Gli Agenti di Commercio in Italia sono 220.000, intermediano il 70% del P.I.L. (Prodotto Interno Lordo) italiano e sono tra i principali attori della crescita economica del Paese.

Per questa prima ragione vogliamo parlare di loro alla nostra community di Travel e Mobility manager di grandi aziende.

Tutte le maggiori aziende italiane vendono grazie agli agenti e ne confermano il contributo per lo sviluppo delle vendite e il presidio del mercato. Al vertice le due principali aziende italiane che operano nel mondo dell’energia, Enel con ricavi che nel 2022 decollano a 140 miliardi di euro (+64%) ed Eni, 132,24 miliardi di euro (+73%). Nel settore assicurativo Generali, sviluppa oltre 81 miliardi di entrate e un risultato operativo record di 6,5 miliardi, grazie all’apporto fondamentale sul campo degli agenti rappresentanti.

Seguono nell’elenco anche tutte le grandi aziende di telefonia, TIM su tutte, che fanno dei venditori commerciali e di figure come il procacciatore d’affari da sempre la loro forza.

Sono tuttavia fondamentali nello sviluppo anche delle piccole e medie imprese, per il loro sviluppo economico e l’acquisizione di nuove fette di mercato.

C’è un secondo argomento attrattivo della categoria degli agenti di commercio: la trasversalità dei settori, quello dei viaggi, dell’automotive, quello immobiliare, il mondo delle assicurazioni e, più in generale, dei servizi finanziari, il mondo del farmaco e delle attrezzature medicali.

Ma la ragione più pressante per la quale riteniamo interessante il focus sugli agenti e rappresentanti è per l’affinità dei temi e delle problematiche che coinvolgono quella categoria con le nostre competenze e i contenuti delle nostre attività: la mobilità sostenibile e la flessibilità delle nuove forme di lavoro, compreso l’impiego dello smart e remote working e il presidio di spazi virtuali metaverso.

Ufficio mobile e sostenibile

L’automobile è l’ufficio dell’agente di commercio, uno strumento di lavoro indispensabile, senza il quale è praticamente impossibile svolgere l’attività.  “Per l’agente l’auto ha un’importanza fondamentale – dice Claudio Demozzi, presidente di Sna Servizi, sindacato nazionale degli agenti di assicurazione – e rappresenta nei primi anni di attività l’investimento principale”.

Nel conto economico di un agente di commercio – che percorre intorno ai 50.000 chilometri all’anno – l’auto incide mediamente per almeno il 20% tra spese di manutenzione, assicurazione, pedaggi e bollo. A ciò si aggiunge il carburante, aumentato considerevolmente con i costi energetici. Anche per questa ragione, quella degli agenti di commercio è una delle poche categorie che può usufruire dell’80% di deducibilità dell’auto, anche se limitata nel tetto massimo di spesa.

Il tema dell’auto per gli agenti di commercio significa anche contribuire, almeno in parte, a promuovere la mobilità sostenibile, sia favorendo la scelta di vetture sicure e con emissioni contenute che, ulteriormente, consigliando specifiche soluzioni per il miglioramento complessivo delle condizioni di mobilità degli agenti. Ciò anche in mancanza, spesso, della dovuta attenzione da parte delle Pubbliche Amministrazioni alle esigenze di mobilità della categoria. “Alcune formule di mobilità – dice Giuseppe Coppola, vice segretario nazionale di Federagentiadottate finora per la mobilità sostenibile, in particolare le politiche di tariffazione e pedaggi, il park pricing e le ZTL, penalizzano oltremodo gli agenti di commercio, in primis quelli con un campionario voluminoso (penso al settore del “Pronto Moda”) o di particolare valore (settore preziosi, oreficeria ecc.). Né, del resto, altre soluzioni quali car sharing, car pooling e trasporto a chiamata possono essere applicate alla nostra categoria vista la specificità della professione”.

Selezione e formazione

Da oltre un ventennio le professioni legate alla vendita sono al primo posto tra quelle più ricercate nel mondo del lavoro. LinkedIn segnala “addetti alla vendita” al n°1 delle professioni più richieste sulla propria piattaforma, posizione che viene confermata anno dopo anno. Gli agenti di commercio per iscriversi al ruolo devono sostenere un corso di abilitazione della durata minima di 120 ore. I progetti formativi devono essere candidati all’autorizzazione all’interno dei Piani di Formazione Regionali o Provinciali da parte di Soggetti attuatori accreditati, in base alle disposizioni previste dalla DGR n. 105/2010.

Assistenza qualificata

Un agente di commercio – al pari di ogni altro imprenditore – necessita di un’assistenza qualificata operativa sul territorio” – osserva Giuseppe Tinelli, Segretario di Assoagenti – “Le nostre sedi, facendo parte di una struttura molto ben organizzata e diffusa, possono garantire tutto l’apporto necessario all’agente con costanti aggiornamenti sulla professione e la segnalazione delle offerte di lavoro proposte da aziende italiane ed estere.

La consulenza fornita a sostegno di migliaia di agenti sul territorio garantisce la tutela dei diritti economici e professionali della categoria. L’esperienza sul contratto di agenzia, disciplinato normativamente non solo dal Codice Civile, ma anche dagli Accordi Economici Collettivi dei diversi settori (industria, commercio, piccola e media industria) costituisce nel contempo anche un ausilio per le stesse aziende mandatarie che possono orientarsi nella gestione di una figura professionale flessibile e fondamentale per il posizionamento sui mercati.

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