Flotte aziendali: sicurezza, mobilità sostenibile e welfare. Il punto di Ivano Gallino

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Un approccio olistico della gestione delle flotte aziendali per conciliare le esigenze dei lavoratori con la responsabilità sociale d’impresa

La gestione efficace delle flotte aziendali, con un’attenzione particolare alla sicurezza, alla mobilità sostenibile e al benessere dei dipendenti, non solo è cruciale per l’adempimento degli obblighi legali, ma rappresenta anche un investimento strategico per le imprese. Integrando sistemi avanzati di assistenza alla guida, veicoli a basse emissioni e politiche di smart working, le aziende possono ridurre il rischio di incidenti, migliorare l’efficienza operativa e contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. Inoltre, tali iniziative non solo favoriscono un ambiente di lavoro più sicuro e salutare, ma anche una maggiore attrattiva per i talenti e un rafforzamento della reputazione aziendale. Per questo un approccio olistico, che consideri la sicurezza, la sostenibilità e il benessere dei dipendenti, si rivela essenziale per creare un contesto lavorativo responsabile e orientato al successo a lungo termine. 

L’impegno dei governi europei di raggiungere la neutralità delle emissioni entro il 2050 e, allo stesso tempo, ridurre (fino a eliminare del tutto) la piaga delle vittime da incidenti stradali, impegna e responsabilizza le aziende a fare la loro parte. Da sempre, infatti, le imprese devono mettere al centro dell’attenzione la sicurezza dei propri lavoratori e l’adozione di buone pratiche nell’ambito della mobilità dei dipendenti rientra tra queste. Non si tratta soltanto di rispettare obblighi etici e legali, ma di comprendere che anche il benessere dei dipendenti è cruciale per la produttività, la competitività e la reputazione dell’azienda stessa.

Inoltre, l’incremento della consapevolezza ambientale e l’aumento delle preoccupazioni legate ai cambiamenti climatici pongono una nuova sfida alle imprese: rivedere e modificare i modelli di mobilità, partendo dai “Piani Spostamenti Casa Lavoro” e, più in generale, di tutti i servizi di mobilità aziendale in ottica sostenibile e sicura. Queste sono le tematiche che il nostro Ivano Gallino ha approfondito sul Quaderno della Sicurezza appena pubblicato per fare il punto sulla situazione nei luoghi di vita e di lavoro.

Come scegliere una flotta aziendale sicura e responsabile

La scelta dei veicoli aziendali rappresenta un momento strategico per conciliare le esigenze di mobilità dei lavoratori con la responsabilità sociale d’impresa e la composizione della flotta necessita di criteri rigorosi per assicurare la sicurezza e la sostenibilità. Guardando nel dettaglio ogni singolo elemento che caratterizza la sicurezza dei veicoli, possiamo considerare i seguenti:

  • dotazioni Adas: prediligere autovetture dotate di sistemi avanzati di assistenza alla guida (Adas), come frenata automatica d’emergenza, avviso di cambio corsia involontario e monitoraggio dell’angolo cieco, che contribuiscono a ridurre il rischio di incidenti;
  • sicurezza passiva: optare per modelli con un elevato livello di sicurezza passiva, come airbag frontali, laterali e a tendina, sistemi di pretensionamento delle cinture di sicurezza e carrozzeria ad alta resistenza;
  • manutenzione: assicurare una regolare manutenzione dei veicoli, in linea con le prescrizioni del costruttore e le normative vigenti, per garantirne l’efficienza e la sicurezza.

Per quanto riguarda, invece, la scelta dei veicoli a ridotto impatto ambientale, i criteri da tenere in considerazione sono:

  • basse emissioni: privilegiare modelli con un ridotto impatto emissivo, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione e lotta al cambiamento climatico. Optare per auto elettriche, ibride che offrono un’alternativa più ecosostenibile ai veicoli a benzina o diesel;
  • carburanti alternativi: promuovere l’utilizzo di carburanti alternativi, come l’energia elettrica per ridurre l’impatto ambientale della flotta aziendale;
  • soluzioni di mobilità integrata: offrire ai dipendenti alternative all’auto privata, come car pooling, bike sharing o il trasporto pubblico.

I piani di spostamento casa-lavoro: una strategia per la sicurezza e l’ambiente

Il Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) è uno strumento aziendale mirato a ridurre il traffico veicolare privato, promuovendo forme di mobilità sostenibile per i dipendenti. Si basa sull’analisi degli spostamenti casa-lavoro, delle esigenze di mobilità e dell’offerta di trasporto locale. Il PSCL identifica le misure necessarie e valuta i benefici sia per i dipendenti, in termini di tempi, costi e comfort di trasporto, sia per la collettività, in ambito ambientale, sociale ed economico.

L’adozione del PSCL e la nomina del Mobility Manager aziendale è obbligatoria per imprese e pubbliche amministrazioni con oltre 100 dipendenti in capoluoghi di Regione, città metropolitane, capoluoghi di Provincia o Comuni con più di 50.000 abitanti, come stabilito dal Decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020, noto come “Decreto Rilancio”, convertito nella Legge n. 77 del 17 luglio 2020 e il successivo Decreto Attuativo interministeriale, D.M. n. 179 del 21 maggio 2021 e le allegate linee guida per la progettazione e la redazione del Piano.

Per le aziende, quindi, rappresenta uno strumento fondamentale di pianificazione strategica per la mobilità sostenibile e offre diversi benefici che sintetizziamo come segue:

  • i benefici per la sicurezza dopo l’adozione dei PSCL:
    • riduzione del traffico veicolare: minore congestione sulle strade e, di conseguenza, un rischio minore di incidenti stradali;
    • maggiore attenzione alla guida: i lavoratori che utilizzano mezzi di trasporto alternativi all’auto privata sono generalmente più concentrati e vigili alla guida;
  • i benefici diretti per l’ambiente;
    • riduzione delle emissioni di CO2: contributo alla lotta contro il cambiamento climatico e al miglioramento della qualità dell’aria;
    • minore inquinamento acustico: le città diventano più silenziose e vivibili;
  • i benefici per l’azienda economici e reputazionali:
    • riduzione del premio Inail: sconto sul premio Inail per le aziende che adottano il PSCL e dimostrano, riducendo gli spostamenti, una riduzione del rischio di incidenti in itinere;
    • migliore reputazione aziendale: l’impegno per la mobilità sostenibile rafforza l’immagine aziendale e la rende più attrattiva per i talenti.

Lo smart working rappresenta una delle misure fondamentali per ridurre la mobilità, gli incidenti e l’inquinamento. Consente ai dipendenti di lavorare in remoto, riducendo la necessità di spostamenti casa-lavoro. Questo non solo contribuisce a diminuire il traffico veicolare e il rischio di incidenti stradali, ma anche a ridurre le emissioni di gas serra e l’inquinamento atmosferico associati agli spostamenti quotidiani. Inoltre, lo smart working favorisce un miglior equilibrio tra vita professionale e personale, aumentando la soddisfazione dei dipendenti e migliorando la loro produttività. Pertanto, l’integrazione dello smart working all’interno del Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) rappresenta un passo significativo verso una mobilità più sostenibile e un ambiente di lavoro più flessibile ed efficiente. 

Come misurare i benefici? I KPI per una valutazione oggettiva delle misure adottate

Per valutare l’efficacia delle misure adottate in materia di sicurezza e mobilità sostenibile, è fondamentale definire e monitorare dei Key Performance Indicators (KPI) – vale a dire indicatori essenziali di prestazione che rappresentano un indice dell’andamento di un processo aziendale – che possono includere ad esempio le seguenti voci:

  • numero di incidenti in itinere: monitoraggio del numero di incidenti stradali che coinvolgono i dipendenti durante il tragitto casa-lavoro;
  • tasso di infortunio: valutazione del numero di infortuni in itinere e la loro gravità (assenze, cali di produttività e sostituzioni);
  • emissioni di anidride carbonica: monitoraggio delle emissioni prodotte dalla mobilità aziendale;
  • numero di auto utilizzate: valutazione del numero di auto aziendali in uso e del loro utilizzo effettivo;
  • utilizzo di mezzi di trasporto alternativi: monitoraggio del numero di dipendenti che utilizzano mezzi di trasporto alternativi all’auto;
  • soddisfazione dei dipendenti: rilevazione del livello di soddisfazione dei dipendenti rispetto alle misure adottate in materia di sicurezza e mobilità sostenibile.

La promozione di una mobilità aziendale sicura e sostenibile si traduce, pertanto, in un miglioramento della responsabilità sociale d’impresa e le aziende che investono in questo ambito possono beneficiare non solo di una maggiore sicurezza, ma anche migliorare la salute e il benessere dei dipendenti, attraverso la promozione di stili di vita più sani e attivi.

Questi fattori contribuiscono a migliorare l’attrattiva per i talenti, oltre che a potenziare la motivazione e il senso di appartenenza dei dipendenti stessi. Le aziende che dimostrano un impegno concreto su queste tematiche valorizzano, infatti, il talento e promuovono l’adesione a pratiche sostenibili.

L’adozione di un approccio olistico, che integri criteri di sicurezza, mobilità sostenibile e benessere dei dipendenti, permette di creare un ambiente di lavoro più sicuro, salutare e responsabile, a vantaggio di tutte le parti coinvolte.

Fonte foto Pexels: Joshua Santos

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