Anche l’Europa avrà la sua Esta. Si chiamerà Etias, acronimo di European Travel Information and Authorization System, cioè il sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi. Sarà il sistema con cui entreranno in Europa i cittadini di ben 61 Paesi extraeuropei, che attualmente possono entrare nell’Unione e permanervi senza visto per un massimo di 90 giorni.
Sommario
ToggleObiettivi dell’autorizzazione Etias
Secondo i piani del Consiglio e del Parlamento europeo, l’Etias consentirà di effettuare verifiche preventive e, se necessario, di negare l’autorizzazione ai viaggi a cittadini di paesi terzi esenti dall’obbligo di visto che si recano nello spazio Schengen. Aiuterà a migliorare la sicurezza interna, a prevenire l’immigrazione illegale, a proteggere la salute pubblica e a ridurre i ritardi alle frontiere, individuando le persone che possono comportare un rischio in uno di questi settori prima del loro arrivo alle frontiere esterne.
In sostanza, una volta entrato a regime il sistema Etias, alla frontiera dovrebbe essere respinto un minor numero di viaggiatori, essendo state effettuate le necessarie verifiche prima ancora dell’arrivo.
Destinazioni
L’autorizzazione Etias sarà necessaria per i paesi dell’Unione Europea: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Svezia.
Ma comprende anche i paesi che fanno parte del più ampio Spazio economico europeo all’interno dell’area Schengen, anche se non sono membri dell’Unione europea: Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.
Non servirà invece per viaggiare in altre nazioni che fanno parte dell’Unione ma che non aderiscono allo spazio Schengen, come l’Irlanda. Visto che era già al di fuori dell’area Schengen, e a maggior ragione dopo la Brexit, non sarà richiesto un Etias per i viaggi nel Regno Unito.
Paesi di partenza
Tra gli altri, i viaggiatori provenienti da Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, Australia e Canada, per i quali non sia necessario un visto, dovranno presentare domanda per l’Etias.
Ecco l’elenco completo dei Paesi che rientrano nel provvedimento: Albania, Andorra, Antigua e Barbuda, Argentina, Australia, Bahamas, Barbados, Bosnia e Herzegovina, Brasile, Brunei, Canada, Cile, Colombia, Corea del Sud, Costa Rica, Repubblica Dominicana, El Salvador, Emirati Arabi Uniti, Georgia, Grenada, Guatemala, Honduras, Hong Kong S.A.R, Isole Salomone, Israele, Giappone, Kiribati, Macao S.A.R, Macedonia del Nord, Malesia, Isole Marshall, Mauritius, Messico, Micronesia, Moldova, Principato di Monaco, Montenegro, Nauru, Nicaragua, Nuova Zelanda, Palau, Panama, Paraguay, Perù, Saint Kitts and Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent, Samoa, Serbia, Seychelles, Singapore, Stati Uniti d’America, Taiwan, Timor Est, Tonga, Trinidad e Tobago, Tuvalu, Ucraina, Uruguay, Vanuatu, Venezuela.
Eccezioni
L’Etias e il sistema di ingressi / uscite non si applicano ai cittadini di Andorra, Monaco e San Marino né ai passaporti rilasciati dallo Stato della Città del Vaticano o dalla Santa Sede.
Come funziona Etias
Il sistema si applicherà ai cittadini di paesi terzi esenti dall’obbligo di visto; dovranno ottenere un’autorizzazione ai viaggi preventiva, tramite una domanda online. L’Etias è infatti un’autorizzazione, non un visto. La compilazione dei moduli on-line non dovrebbe richiedere più di dieci minuti.
Costo Etias
Per ogni domanda, il richiedente sarà tenuto a pagare diritti di autorizzazione ai viaggi: costerà 7 euro. Coloro che hanno meno di 18 anni al momento della domanda, o più di 70 anni, non dovranno pagare una tassa, ma dovranno comunque richiedere il loro Etias prima del viaggio.
Informazioni richieste
Sebbene il sistema non sia ancora operativo, l’Unione Europea ha reso note le notizie che saranno richieste: informazioni sull’identità della persona e sul passaporto elettronico in corso di validità, sulla residenza, dettagli di contatto, livello di istruzione, settore di lavoro e dati sui membri della famiglia. Il viaggiatore dovrà anche rispondere a una serie di domande di base su eventuali viaggi precedenti in zone di conflitto, condanne penali e altre domande di pre-screening.
Se si intende visitare più Paesi
Se intende spostarsi tra più Paesi, il viaggiatore dovrà indicare nella domanda il primo Paese che intende visitare: il viaggio dovrà necessariamente iniziare da lì. In seguito, sarà possibile muoversi liberamente nello spazio Schengen per un massimo di 90 giorni consecutivi in un periodo di 180. Chi ha intenzione di rimanere più a lungo o viaggiare per scopi non coperti dall’Etias, come un impiego, dovranno ottenere un visto, come oggi.
Cosa succede dopo aver compilato la domanda
Le informazioni saranno trattate in modo automatico attraverso interrogazioni alle banche dati dell’Unione Europea e dell’Interpol, l’Organizzazione internazionale della polizia criminale, per verificare se vi siano motivi per rifiutare l’autorizzazione ai viaggi. Se non saranno riscontrati motivi per respingere la domanda o elementi che richiedano un’ulteriore analisi, l’autorizzazione ai viaggi sarà rilasciata automaticamente e in poco tempo: è quanto dovrebbe avvenire per la maggioranza delle domande (la stima è del 95%).
In caso contrario, la domanda sarà gestita manualmente dalle autorità competenti. L’unità centrale Etias verificherà la corrispondenza dei dati per i quali è emerso un motivo di rifiuto. Se l’ostacolo è confermato o se persistono dei dubbi, la domanda sarà verificata, sempre manualmente, dall’unità nazionale Etias dello Stato membro competente. L’accettazione o il rifiuto di una domanda su cui è stato riscontrato un impedimento arriverà entro 96 ore dalla presentazione della domanda stessa, o, in caso di richiesta di ulteriori informazioni, entro 96 ore dal ricevimento di tali informazioni aggiuntive.
I controlli prima dell’imbarco e l’autorizzazione finale
Prima dell’imbarco, le compagnie aeree e marittime dovranno verificare che i cittadini di paesi terzi soggetti all’obbligo dell’autorizzazione ai viaggi siano in possesso di un’autorizzazione ai viaggi valida. Tre anni dopo l’entrata in funzione dell’Etias, l’obbligo sarà esteso anche ai vettori stradali internazionali che effettuano trasporti di gruppo in autobus. L’autorizzazione ai viaggi non conferirà automaticamente un diritto d’ingresso o di soggiorno; sarà la guardia di frontiera a prendere la decisione finale. In caso di arrivi irregolari, è previsto il rimpatrio.
Quando entrerà in vigore l’Etias
Le procedure per l’avvio del sistema di autorizzazione Etias sono state avviate nel 2016 e il relativo Regolamento (EU 1240/2018) è del 2018. Il sistema non dovrebbe entrare in vigore fino al 2022.
Durata dell’autorizzazione
L’autorizzazione Etias sarà valida per tre anni dalla data di rilascio.
Ulteriori informazioni
Per avere ulteriori informazioni sulla’autorizzazione Etias, consultare le Faq sul sito dell’Unione Europea. Per approfondire cos’è l’area Schengen e come viaggiare al suo interno, visitare il sito dedicato.