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ToggleQuanti tipi di passaporto esistono? Scopri le differenze tra passaporto ordinario e diplomatico o di servizio e qual è il più adatto per il tuo lavoro
Esistono tanti mestieri che richiedono costanti spostamenti e trasferte. Alcune tipologie di lavoro hanno necessità di un documento di viaggio con delle caratteristiche specifiche. Soprattutto se si tratta di viaggi d’affari che richiedono un elevato livello di sicurezza o una procedura privilegiata, i titoli di viaggio devono rispettare le normative preposte. In questo articolo cerchiamo di capire le differenze tra passaporto ordinario e diplomatico, senza dimenticare il passaporto di servizio. I tre principali tipi di passaporti non sono interscambiabili, ma rispondono ad esigenze e leggi ben specifiche.
Cosa si intende per passaporto ordinario?
Il passaporto ordinario è il documento di viaggio più comune, quello in possesso della maggior parte dei cittadini. Questo tipo di passaporto permette ai viaggiatori di uscire dai confini nazionali e di entrare in paesi stranieri, ovviamente anche in funzione delle norme sui visti e dei requisiti di ciascun paese. Le caratteristiche principali del passaporto ordinario sono la copertina bordeaux con incisa la dicitura “”Unione Europea – Repubblica Italiana” associata al simbolo dell’UE, la validità di 10 anni per gli adulti (e 5 anni per i minori); non offre vantaggi diplomatici in aeroporto.
Cos’è il passaporto diplomatico?
Il passaporto diplomatico è rilasciato ad alcune specifiche categorie di persone. Solitamente viene consegnato ai membri o ai rappresentanti del Governo per missioni ufficiali all’estero come ambasciatori, consoli e altri funzionari designati dal Ministero degli Affari Esteri. I vantaggi diplomatici di cui gode il titolare del documento sono l’immunità diplomatica e l’accesso preferenziale all’aereo o ai controlli in diversi aeroporti internazionali. Anche in questo caso l’aspetto del documento è molto caratteristico: una copertina con dicitura “Passaporto diplomatico” non lascia spazio a dubbi. La validità è solitamente uguale a quella del passaporto ordinario, ma talvolta può essere limitata alla durata della missione all’estero.
Cos’è il passaporto di servizio?
Il passaporto di servizio è destinato ai funzionari pubblici o ai dipendenti dello Stato che devono viaggiare all’estero per conto del governo italiano. Si tratta di una categoria di passaporto meno comune rispetto a quello diplomatico, ma riservata comunque a personale specifico che opera per missioni governative. Questa volta la copertina è di colore marrone e presenta la dicitura “Passaporto di Servizio”. Di solito la validità è misurata sulla base della durata della missione. Può essere rinnovato, ma non può essere usato per ragioni personali. Il passaporto di servizio garantisce gli stessi accessi preferenziali del passaporto diplomatico, ma non garantisce immunità diplomatica. Per immunità diplomatica intendiamo l’impossibilità di essere arrestati o detenuti nel paese di destinazione per motivi legati all’incarico.
Quali tipo di passaporto è adatto a viaggiatori d’affari?
Come già detto, alla maggior parte delle persone viene rilasciato solamente il passaporto ordinario. Solo alcune categorie di lavoratori, particolarmente sensibili, hanno diritto al passaporto diplomatico e al passaporto di servizio. Anche manager o CEO di aziende internazionali sono in possesso solamente del passaporto ordinario che copre tutte le necessità per accedere nei paesi stranieri. Solamente nel caso in cui un lavoratore collabori con il Governo o a progetti internazionali, oppure abbia preso in carico un’attività ministeriale particolarmente sensibile, ha diritto al passaporto di servizio. Per ottenere questo documento devono però essere sottoscritti accordi tra l’azienda e il governo.
Come preparare i documenti per un viaggio d’affari?
Ogni paese ha normative specifiche relativamente ai visti, anche per chi possiede passaporti diplomatici o di servizio. Ad esempio, alcuni paesi richiedono visti d’affari insieme a lettere di invito o dettagli sullo scopo del viaggio. Informarsi con largo anticipo permette di ottenere i permessi necessari in tempo e di evitare ritardi che potrebbero compromettere appuntamenti di lavoro importanti.
Per evitare sorprese al momento dell’imbarco o al controllo passaporti, verifica sempre la data di scadenza del documento. Molti paesi richiedono una validità residua del passaporto di almeno sei mesi. È una precauzione diplomatica che prevede l’eventualità in cui il titolare del documento debba trannenersi nel paese straniero oltre il limite previsto. Rinnovare il passaporto regolarmente è particolarmente importante per i viaggiatori d’affari, che possono trovarsi a dover affrontare viaggi non pianificati.
Passaporti Multipli: I viaggiatori frequenti possono beneficiare della possibilità di ottenere passaporti multipli, soprattutto se devono ottenere visti per paesi diversi in contemporanea. Ad esempio, avere due passaporti può essere utile per chi si muove frequentemente tra Stati Uniti e paesi che richiedono visti speciali, come alcuni del Medio Oriente. Per richiederli, è necessario fornire una giustificazione documentata al proprio ufficio passaporti.
Servizi di Accesso Rapido negli Aeroporti: Programmi come TSA PreCheck, Global Entry, e quelli offerti da aeroporti locali, permettono di evitare le lunghe code ai controlli di sicurezza. Anche l’iscrizione a programmi come Priority Pass e fast track degli aeroporti è un’opzione utile. Questi servizi sono ideali per chi viaggia regolarmente, poiché velocizzano il passaggio in aeroporto e consentono di massimizzare il tempo a disposizione.
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Fotocredit: Ekaterina Belinskaya