Dal 15 ottobre i dipendenti delle pubbliche amministrazioni dovranno rientrare al lavoro in presenza, questo è quanto è stato stabilito dai Decreti del Ministro della Pubblica Amministrazione Prof. Renato Brunetta su Green Pass e Smart Working.
Con il rientro del personale in presenza al servizio di sportello dei cittadini e quello di back office, per il disbrigo delle pratiche, si tenta di recuperare gli arretrati accumulati in questo periodo e a dare un segnale di ritorno alla normalità attraverso i servizi della Pubblica Amministrazione su tutto il territorio nazionale.
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ToggleLavoro agile un paio di giorni alla settimana
Probabilmente per il futuro non si tratterrà di una completa rinuncia al lavoro agile, che potrà essere autorizzato a condizione che non venga pregiudicata l’attività e la fruizione dei servizi, ne sia coinvolto a rotazione l’intero personale e che, per ciascun lavoratore, sia prevalente l’attività in presenza rispetto a quella da remoto.
Il Decreto in firma in questi giorni, dovrebbe anche prevedere che il personale venga dotato di una piattaforma digitale e di strumenti idonei per lavorare da remoto garantendo la sicurezza dei dati trattati, e di fatto la possibilità di svolgere la propria mansione.
Una diversa organizzazione del lavoro è necessaria
Anche i criteri di valutazione della prestazione dovranno essere modulati rispetto alla modalità del lavoro agile: per obiettivi specifici, modalità di esecuzione, diritto alla disconnessione e fasce in cui il lavoratore possa essere contattato. Tali criteri definiranno non solo la prestazione in sé, ma anche il proseguimento o meno del lavoro in Smart Working.
Nuovi riconoscimenti dal Ministro nei confronti dei Mobility Manager aziendali
Dalle bozze del Decreto in fase di firma, parrebbe che il provvedimento entri nel merito anche della mobilità del personale dipendente.
Riconoscerebbe al Mobility Manager Aziendale, nominato dalla P.A. DM 179 2021 la gestione della domanda di mobilità strutturata attraverso l’adozione dei Piani Spostamento Casa Lavoro (PSCL).
Il Mobility Manager aziendale gestirà l’ampliamento delle fasce di orario di entrata e uscita dalle sedi di lavoro, l’utilizzo della modalità dello Smart Working, con misure e soluzioni anche di mobilità sostenibile gli spostamenti dei dipendenti, per evitare assembramenti sui mezzi pubblici e dentro le sedi in prossimità di questi orari.
Con lo stesso fine il Mobility Manager d’Area, che deve supportare e coordinare in modo costante e continuativo l’azione dei Mobility Manager aziendali, dovrà raccogliere le informazioni e le richieste che derivano dai PSCL, verificare la programmazione dei servizi di trasporto pubblico e, in accordo con Il Comune, le aziende di trasporto pubblico, adeguare l’offerta di trasporto in modo tempestivo, in relazione alle nuove fasce di flessibilità delle PA e alla diversa domanda di mobilità da esse generata.
Ogni singola amministrazione o ente pubblico deve nominare il Mobility Manager aziendale, se rientra nell’obbligo del Decreto Interministeriale n 179 /2021, deve entro il 22 novembre di quest’anno se in prima adozione, pubblicare il proprio PSCL.
Un altro Ministero, quello della Pubblica Amministrazione dopo il Ministero della Transizione Ecologica e quello delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, hanno identificato nel Mobility Manager la figura strategica per conseguire importanti obiettivi di crescita, ecologici e di sostenibilità.
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