Cybersecurity per il Business Travel: serve più formazione per evitare le frodi

Condividi

Per evitare alle aziende le frodi online, aumentate del 300%, serve formare i dipendenti alla cybersecurity per il Business Travel

Nell’ultimo anno gli attacchi informatici sono aumentati del 300%. Questo è quanto emerge da un rapporto Clusit che, nella stessa occasione, sottolinea il bisogno da parte delle aziende di difendersi ricorrendo a tecnologia e formazione. In particolare, lo studio ha analizzato il primo semestre del 2023 ed ha rivelato questo allarmante aumento a partire dal 2018. Una tale rivelazione non può essere letta con indifferenza, soprattutto da parte delle aziende che trattano dati sensibili tra informazioni di terzi e pagamenti online. Il web pervade le nostre vite e agire senza difese espone ingenuamente a vulnerabilità direttamente proporzionali alla mole di informazioni sensibili che circolano nel sistema aziendale. Ad esempio, sempre lo stesso rapporto Clusit ha rivelato che il 9% del settore finanziario ha subito attacchi hacker nell’ultimo anno; il settore industriale è stato violato  per il 17%

Quindi conoscere e saper riconoscere le minacce che insidiano il web non è una scelta, ma una necessità per le aziende, a maggior ragione se include dipendenti alle prese con i viaggi d’affari. Pertanto oggi le imprese devono mettere in campo misure preventive affidabili per avere una strategia di protezione digitale efficace anche in trasferta. Innanzitutto servono figure specializzate e sistemi d’avanguardia, oltre ad un’adeguata formazione del personale chiamato in prima persona ad interagire con i dati sensibili.

Tecniche di cybersecurity per il Business Travel

A livello operativo l’azienda può mettere in atto diversi metodi di cybersecurity per il Business Travel, come ad esempio introdurre l’autenticazione a due fattori e password più complesse, oppure implementando sistemi di analisi avanzata con algoritmi che rilevino anomalie per impedire operazioni ad alto rischio in tempo reale e dunque introdurre firewall. Ciò ci porta inevitabilmente a parlare di comunicazione crittografata per proteggere comunicazioni in transito sul web e dati sensibili allocati sui diversi dispositivi come smartphone e laptop. Inoltre l’azienda non deve trascurare il mantenimento e gli aggiornamenti periodici dei sistemi e del software. La manutenzione delle difese digitali è fondamentale per non prestare il fianco agli hacker.

Sensibilizzare il proprio personale alla cybersecurity per il Business Travel

In qualunque professione si ha a che fare con informazioni riservate del proprio lavoro, dei partner o dei clienti. Quindi la formazione alla cybersecurity è in realtà necessaria per i dipendenti di qualunque realtà lavorativa. Ma se si tratta di un’azienda che prevede trasferte di lavoro, il gioco si fa ancora più duro e il rischio è dietro un angolo sempre più prossimo. I dipendenti in viaggio devono poter accedere alle risorse aziendali, quindi è un passaggio chiave informarli sulla cybersecurity per il Business Travel. La risposta è puntare sulla formazione del personale, educandolo a riconoscere i campanelli d’allarme di potenziali attività fraudolente online grazie a vademecum dettagliati. I dipendenti vanno adeguatamente formati e vanno loro forniti i giusti strumenti per mettere in atto le buone pratiche, come suggerito anche da BizAway. 

Per prima cosa installare una suite di sicurezza sui propri dispositivi è necessario. Software antivirus e antimalware certificati sono una prima importante barriera, così come installare password e codici di blocco. Tra le protezioni da innalzare ci sono l’inserimento dell’autenticazione a due fattori per l’indirizzo mail e verificare il lucchetto HTTPS. Un altro accorgimento da avere è il costante aggiornamento di sistemi e app di prenotazione. 

Inoltre bisogna ridurre al minimo l’interazione con spazi di traffico digitale collettivo; stiamo parlando ad esempio del wifi-pubblico che spesso si incontra in aeroporti o luoghi pubblici. Questa accortezza è importante sia per evitare furti di dati che per proteggersi dalla trasmissione di virus. È meglio utilizzare l’hotspot personale. Se la trasferta di lavoro è in un paese ad alto rischio di censura o controllo sui contenuti online, è il caso di utilizzare VPN per proteggere la connessione

Anche i pagamenti costituiscono un punto caldo della questione cybersecurity e Business Travel. Le carte prepagate limitano il rischio di frodi finanziarie poiché non sono collegate ad un conto privato o aziendale. Inoltre è importante far comprendere ai dipendenti come vengano gestite le prenotazioni da parte dei self booking tools affidabili. Cioè bisogna spiegare bene che i pagamenti vengono gestiti interamente dalle piattaforme e che eventuali comunicazioni da terzi fornitori in merito a pagamenti extra o minacce di cancellazione sono probabilmente truffe online

Sull'autore

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts

Accedi alla community

Inizia anche tu a condividere idee, competenze e informazioni con gli altri professionisti del travel e della mobilità

Ultimi articoli

Consulenza

Ebook

Prossimi corsi