Come richiedere l’ETA per il Regno Unito? Da aprile 2025 sarà obbligatoria per entrare nel paese

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Da aprile 2025 non basterà più il passaporto: l’ETA per il Regno Unito sarà obbligatoria per entrare nel paese, anche dall’Italia

Martedì il governo britannico ha ufficialmente presentato le imminenti procedure d’ingresso nel Regno Unito che regoleranno l’accesso dei non cittadini britannici o irlandesi entro i confini nazionali a partire da aprile 2025. Nel marzo corso il governo inglese aveva già accennato a futuri cambiamenti, ma senza scendere nei dettagli. Oggi  è ufficiale: per entrare nel Regno Unito bisogna prima ottenere l’ETA, un’autorizzazione elettronica di viaggio. Ma come ottenere il titolo d’ingresso, le tempistiche e i costi? 

Che cos’è l’ETA per il Regno Unito e chi deve richiederla

Il sistema ETA (Electronic Travel Authorisation) è simile all’ESTA per gli stati Uniti e all’imminente ETIAS per l’Unione europea. L’ETA è un’autorizzazione elettronica di viaggio che i non cittadini britannici dovranno richiedere online prima di partire. Si tratta di una specie di visto per soggiorni brevi. Attualmente è obbligatoria per tutti i cittadini non appartenenti all’Unione Europea e non in possesso di visto. Ma dal 2 aprile 2025 anche i cittadini UE saranno chiamati a questa procedura dal momento che, in seguito alla Brexit, il Regno Unito è uscito dall’Unione. Sarà possibile inviare la richiesta per l’autorizzazione dal 5 marzo 2025. L’ETA sarà obbligatoria anche solamente per il transito attraverso l’aeroporto senza accedere concretamente nei confini nazionali. 

A chi è rivolto l’ETA per il Regno Unito?

Come già detto, l’ETA sarà rivolta a tutti i viaggiatori senza la cittadinanza britannica o irlandese. L’autorizzazione d’ingresso nel paese servirà a tutti questi soggetti nei seguenti casi e con le seguenti tempistiche:

  • entrare nel Regno Unito per un massimo di sei mesi se l’obiettivo è visitare il paese, trovare parenti e amici, fare affari o studiare;
  • entrare nel Regno Unito per un massimo di tre mesi con la concessione del visto Creative Worker;
  • entrare nel Regno Unito per un impegno retribuito consentito;
  • transitare per il paese anche senza accedere al territorio effettivo attraverso i controlli alle frontiere.

Come richiedere l’ETA per il Regno Unito

La procedura per ottenere l’ETA è digitale, veloce e intuitiva. Serviranno il passaporto, una carta di credito o di debito, una foto del passaporto e una foto del volto del viaggiatore. La richiesta andrà fatta online sul sito apposito (GOV.UK) o attraverso l’app dedicata (UK ETA). I richiedenti dovranno compilare il form fornendo informazioni personali, i dati del passaporto e i dettagli del viaggio. Inoltre sarà necessario rispondere ad alcune domande sulla sicurezza e l’immigrazione. Per completare la procedura online basteranno pochi minuti, mentre per avere la risposta potranno essere necessari fino ad alcuni giorni. Mediamente la conferma giungerà in tre giorni lavorativi. Nel caso in cui la risposta fosse negativa, non sarà possibile ripetere la procedura e bisognerà ottenere il visto. Per questa ragione il consiglio è di muoversi con il giusto anticipo per scongiurare eventuali problemi. La mail di conferma sarà collegata automaticamente al numero di passaporto inserito al momento della richiesta. 

Il costo per richiedere l’ETA è di 10 sterline, cioè 12 euro a persona. L’autorizzazione ETA dura due anni e permetterà di accedere nel paese ripetutamente per un totale di 6 mesi. Comunque, non essendo un visto lavorativo, durante questi ingressi non è concesso lavorare. 

L’ETA influenzerà i viaggi internazionali?

L’introduzione dell’ETA potrebbe complicare le cose per il turismo. In effetti gli aeroporti londinesi hanno già alzato la voce contro il governo. La richiesta dell’autorizzazione anche per il solo transito ha portato già diversi turisti arabi ad evitare scali nel Regno Unito per non complicare ulteriormente il proprio itinerario. Per di più l’Irlanda del Nord rischierebbe di essere tagliata fuori dai tour dell’isola di turisti non britannici. A partire dal 2025, a complicare le cose ci sarà anche l’introduzione dell’ETIAS per accedere nell’UE per i cittadini del Regno Unito. Pensiamo proprio all’Italia. I turisti inglesi sono tra i più appassionati del bel paese, con oltre 14 milioni di presenze secondo l’ISTAT.

Tuttavia l’autorizzazione ETA, così come tutti gli equivalenti internazionali, risponde all’evoluzione del mondo contemporaneo verso un più moderno sistema di sicurezza. Infatti l’ETA assicura un controllo più serrato sul flusso delle persone in entrata e in uscita dal paese. Le richieste ETA garantiscono una maggiore sicurezza ancor prima che le persone mettano piede nel paese. Si tratta di un sistema digitale che limita il rischio di terrorismo, di criminalità organizzata e di immigrazione illegale, rendendo in realtà più fluida l’esperienza di viaggio di milioni di persone ogni giorno.  

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Foto da Pexels: autrice Dominika Gregušová 

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