Come comunicare lavoro agile e spostamenti ridotti ai dipendenti

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Il cambiamento non basta: bisogna saperlo raccontare. Allora come comunicare lavoro agile e vantaggi in termini di spostamento?

Da pendolari instancabili, imbottigliati ogni mattina nel traffico o stipati come sardine nei mezzi pubblici che accettavano passivamente il loro destino quotidiano, ci siamo trasformati in lavoratori desiderosi di vivere bene. Il consolidamento del lavoro agile ha a che fare proprio con questo (oltre ai benefici, innanzitutto in termini economici, registrati dalle aziende). Svegliarsi con un po’ più di tranquillità e rispondere a un’email in pigiama mentre il caffè borbotta in cucina è diventata una nuova abitudine a giorni alterni per molte persone; e per molte altre lo sta diventando. Ma le aziende devono imparare ad introdurre per bene ai propri dipendenti i vantaggi, ma soprattutto le regole da rispettare nei giorni in cui lavorano da remoto. Smart working, mobilità ridotta, meno spostamenti: sono tutte rivoluzioni positive, ma se non vengono comunicate bene rischiano di essere percepite come imposizioni o tagli mascherati. La chiave è raccontare la storia giusta: quella di un’azienda che sceglie di risparmiare per investire meglio, che riduce l’impatto ambientale e che regala ai propri dipendenti la cosa più preziosa di tutte: il tempo.

Pensaci: lavorare da casa non significa solo evitare la lotta quotidiana per un parcheggio o la corsa verso il treno in partenza. Significa anche meno spese di trasporto, meno stress e più tempo libero per chi lavora. E per l’azienda? Meno rimborsi chilometrici, meno trasferte inutili, e spesso anche meno spazi fisici da gestire.

Come raccontare il vantaggio economico del lavoro agile?

Passare allo smart working o a modalità ibride non è solo una questione di organizzazione interna. È anche un’opportunità per l’azienda di raccontarsi in modo nuovo, sottolineando i benefici che questa scelta porta non solo ai lavoratori, ma anche all’ambiente e alle finanze aziendali. I primi stakeholder da intercettare e coinvolgere sono proprio i dipendenti. In questo un mobility manager che è un vero leader fa davvero la differenza.

I numeri contano, e in questo caso fanno anche colpo. Quindi questo dovrebbe essere il primo dato da raccontare al personale. Se sei un mobility manager, comunica ai tuoi dipendenti quanto l’azienda stia risparmiando grazie alla riduzione degli spostamenti. Spiega che i rimborsi spese di centinaia di euro per viaggi brevi sono diventati budget da investire in formazione o welfare per il benessere di tutti. Se corredi questa osservazione con esempi pratici sei davvero a cavallo. Ad esempio, se l’azienda ha risparmiato 10.000 euro in un anno, racconta che con quella cifra si potrebbe regalare un abbonamento palestra ai dipendenti. 

Raccontalo in modo semplice e concreto: “Sapete quei 50 euro che spendevate ogni settimana in benzina per venire qui? Ora sono soldi che restano in tasca vostra”. Insomma: la concretezza funziona sempre.

Comunicare lavoro agile e tempo risparmiato

Il tempo è il vero lusso del nostro secolo. Racconta ai dipendenti che quei 40 minuti di traffico risparmiati ogni giorno si sono trasformati in colazioni in famiglia senza la fretta di uscire di corsa, passeggiate al parco che aiutano a staccare la mente dopo una call impegnativa. Oppure sottolinea come il lavoro agile permette ai colleghi di leggere finalmente quel libro che non riuscivano mai a finire, magari accompagnato da un caffè sorseggiato con calma. Il tempo recuperato può diventare anche un’opportunità per dedicarsi a passioni accantonate, come la cucina, il giardinaggio o persino un corso online per migliorare le proprie competenze. Mostra come il lavoro agile non è solo un vantaggio per l’azienda, ma un miglioramento concreto della qualità di vita, fatto di piccoli momenti di benessere quotidiano che prima sembravano irraggiungibili.

Raccontare il vantaggio ambientale grazie al lavoro agile

Lavorare da casa o evitare trasferte inutili è anche un gesto d’amore per il pianeta. Oggi anche questa narrazione funziona molto perché le persone sono sempre più attente non solo al benessere personale, ma anche a quello dell’ambiente. E qui puoi giocare con le immagini. Immagina tutte le auto che non hanno più fatto la fila davanti al vostro ufficio in questi mesi. Meno clacson, meno smog, più aria pulita e… più spazio per parcheggiare. Il risparmio in termini di inquinamento è come se ognuno di avesse piantato qualche albero restando comodamente seduto al computer. Sottolinea come ogni piccolo spostamento risparmiato incide sull’ambiente. Ridurre la mobilità aziendale significa contribuire a tagliare emissioni di CO2, ed essere parte di questo cambiamento rende orgogliosi.

Qualche dritta per comunicare il cambiamento

Usare storie vere può fare la differenza. Raccogli testimonianze dai dipendenti che hanno tratto benefici dal lavoro agile. Niente funziona meglio delle esperienze personali. Anche la componente visiva aiuta molto: infografiche, foto di scrivanie casalinghe creative o screenshot di meeting con gatti e bambini in sottofondo rendono il messaggio più umano. Inoltre, è sempre meglio evitare il burocratese. Dimentica frasi tipo “Razionalizzazione delle risorse attraverso la riorganizzazione della mobilità”. Meglio un più diretto: “Meno traffico, più tempo per te”. Infine, coinvolgere i lavoratori fa sempre bene. Chiedi loro come vedono il futuro della mobilità aziendale. Magari emergeranno idee geniali che non avevi considerato.

Ma nella vita aziendale c’è molto di più da comunicare. Scopri:

Come comunicare la travel policy al personale? La comunicazione è la chiave per assicurarsi che i dipendenti siano informati e comprensivi delle regole e delle procedure della travel policy.

La comunicazione è alla base del Travel Risk Management. L’importanza di un efficace processo di comunicazione aziendale, che è sempre alla base di un programma di gestione dei viaggi a rischio.

La newsletter aziendale per comunicare la mobilità sostenibile. Come creare una nuova cultura del movimento introducendo la mobilità sostenibile nella newsletter aziendale.

Photo credit: Michael Burrows

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