E così, ho avuto l’occasione di volare a Bruxelles, in quella città di palazzi scintillanti , tra pioggia perenne e politica, per presentare qualcosa di cui, personalmente, sono orgogliosa: il position paper di BT4Europe, “Transformation Pathway for Sustainable Business Travel”. Per chi non lo conoscesse, BT4Europe non è una compagnia di viaggi, né un’associazione generica; è una vera e propria rete europea, che mette insieme chi, come noi, vuole migliorare i viaggi di lavoro rendendoli sostenibili, smart e… beh, più in linea con i tempi. Anche perché diciamolo: quanto ancora possiamo viaggiare come se nulla fosse?
Nel mio caso, lavoro proprio nel gruppo della sostenibilità coordinato dalla fantastica Angela Lille. Forse perché, alla fine, ci tengo a lasciare un segno in questo settore che amo ma che, ammettiamolo, ha dei problemi seri da risolvere. E poi chi mi conosce lo sa: per me, lavorare senza pensare alla sostenibilità oggi è come scrivere senza un punto finale. Così, con il gruppo di lavoro, abbiamo messo insieme idee, riflessioni e qualche spunto per questo documento che, credetemi, ha richiesto tempo, ricerche e qualche nottata insonne.
Sommario
ToggleDi cosa parla il nostro paper?
Il nostro paper è una chiamata all’azione condivisa, una guida per tutte le aziende, istituzioni e operatori del settore affinché inizino a percorrere questa strada della sostenibilità insieme, fianco a fianco. Non è solo una lista di buone pratiche, ma un invito alla collaborazione e alla condivisione delle responsabilità. Vogliamo che ogni azienda e istituzione senta di poter fare la sua parte, perché è chiaro che, senza uno sforzo collettivo, qualsiasi cambiamento rischia di restare solo sulla carta. E così, questo documento propone delle tappe da seguire per creare un impatto reale, a partire dalla riduzione delle emissioni. Ma la chiave è farlo insieme, sostenendoci a vicenda e, magari, condividendo le esperienze e i progressi. Non a caso, uno dei nostri obiettivi è incoraggiare le aziende a monitorare i propri spostamenti e trovare modalità per ottimizzarli, ma anche a fare rete con altre realtà che hanno le stesse sfide e ambizioni.
Il nostro paper punta sull’importanza della consapevolezza e della formazione. La sostenibilità non sarà mai solo una strategia aziendale se non tocca anche le persone, dove ognuno si sente parte di una grande trasformazione condivisa.
L’incontro a Bruxelles: più di una semplice presentazione
La giornata a Bruxelles è stata molto più che una semplice presentazione di un documento. Si è trasformata in uno scambio vivo e stimolante, un vero e proprio dialogo tra istituzioni, colleghi e associazioni di settore, dove ciascuno ha portato sul tavolo le proprie idee, proposte e una bella dose di entusiasmo. Non si parlava solo di obiettivi sulla carta: era chiaro a tutti che c’era un’urgenza condivisa e una volontà concreta di fare la differenza.
Mentre parlavamo e ascoltavamo gli interventi e i vari punti di vista, si percepiva la motivazione di tutti a collaborare davvero, a trovare insieme le soluzioni. Certo, nessuno si illude che sarà facile. Ma quello che ho visto a Bruxelles è stato un insieme di forze unite per rendere possibile questo cambiamento, con l’obiettivo comune di rendere i viaggi di lavoro più sostenibili. In fondo, è questo che fa la differenza: la volontà collettiva di passare dalla teoria alla pratica, e l’impegno di ciascuno di noi a rendere questo percorso una realtà concreta e condivisa.
E adesso? Cosa ci aspetta?
Ora, questo paper è solo l’inizio. Abbiamo gettato un seme, ma è solo un punto di partenza. Il cammino sarà lungo, e sarà fondamentale coinvolgere non solo le istituzioni, ma anche le aziende, i lavoratori, gli stessi viaggiatori che saranno poi i protagonisti di questo cambiamento. Quello che so è che, come gruppo di lavoro sulla sostenibilità, continueremo a lavorare sodo perché queste idee non rimangano sulla carta. E per me, questa è una missione.