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ToggleTra fiscalità, esigenze e sostenibilità, ecco come si sceglie l’auto aziendale perfetta per la tua impresa
Scegliere un’auto aziendale non è mai una decisione da prendere alla leggera, tanto meno da fare affidandosi esclusivamente all’estetica. Non si tratta solo di scegliere un modello accattivante o un brand di prestigio, ma di valutare una serie di fattori strategici che vanno dai costi di gestione alla fiscalità, passando per l’utilizzo effettivo del veicolo e le esigenze del dipendente o dell’azienda. Chi si occupa di fleet management sa davvero bene come si sceglie l’auto aziendale? Non bastano efficienza operativa, costi aziendali: la macchina aziendale deve essere giusta anche per il benessere del dipendente. Ma come orientarsi in un mercato sempre più ampio, tra alimentazioni tradizionali e nuove soluzioni elettriche, opzioni di leasing o acquisto e normative fiscali in continuo aggiornamento?
Come funziona l’auto aziendale?
L’auto aziendale può essere assegnata a un dipendente in due modalità principali: ad uso esclusivo o ad uso promiscuo. Nel primo caso, il veicolo è destinato unicamente all’attività lavorativa e deve essere riconsegnato al termine dell’orario di lavoro. È il caso, ad esempio, di auto assegnate a rappresentanti commerciali o tecnici che devono spostarsi frequentemente per lavoro. Nel secondo caso, invece, l’auto può essere utilizzata anche per scopi privati, ad esempio nei weekend o nei giorni festivi. Questo è il classico caso delle auto assegnate ai manager o ai dirigenti, che possono utilizzarle liberamente anche al di fuori dell’orario di lavoro.
La modalità di utilizzo influisce direttamente sulla tassazione e sui costi di gestione, che l’azienda deve tenere in considerazione nel momento della scelta. E questo lo vedremo di seguito.
Come funziona la tassazione dell’auto aziendale?
La fiscalità sulle auto aziendali è un argomento delicato e spesso oggetto di modifiche normative. I costi di acquisto, leasing e noleggio di un’auto aziendale sono deducibili in base all’uso che se ne fa e alla tipologia di veicolo.
Se l’auto è utilizzata esclusivamente per fini aziendali, l’azienda può dedurre il 100% dei costi e detrarre integralmente l’IVA. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, i veicoli aziendali vengono assegnati ai dipendenti ad uso promiscuo, il che cambia il regime fiscale.
In questo caso, la deducibilità dei costi per l’azienda varia generalmente dal 20% al 70%, mentre l’IVA può essere detratta fino al 40%. Il dipendente che utilizza il veicolo per scopi privati è soggetto al cosiddetto fringe benefit, un valore calcolato in base alla percorrenza media annua e alle emissioni di CO₂ dell’auto. Più alte sono le emissioni, più alto è il costo fiscale a carico del dipendente.
Negli ultimi anni, le normative hanno favorito la transizione ecologica: le auto ibride ed elettriche beneficiano di tassazioni agevolate rispetto ai veicoli diesel o benzina, incentivando così le aziende a orientarsi verso flotte più sostenibili.
Chi può acquistare un’auto aziendale?
L’acquisto di un’auto aziendale non è riservato solo alle grandi aziende. Anche liberi professionisti, PMI e startup possono usufruire di vantaggi fiscali e soluzioni di leasing o noleggio a lungo termine.
Un libero professionista con partita IVA, ad esempio, può acquistare un’auto aziendale per le proprie esigenze lavorative, detraendo una parte delle spese e abbattendo i costi operativi. Lo stesso vale per una piccola azienda che intende dotare i suoi dipendenti di mezzi per spostamenti di lavoro.
L’importante è che l’auto sia effettivamente impiegata per l’attività professionale, perché l’Agenzia delle Entrate effettua controlli per evitare utilizzi impropri.
Come funziona l’assegnazione di un’auto aziendale?
Una volta scelta e acquistata l’auto aziendale, il passaggio successivo è l’assegnazione al dipendente. L’azienda deve stabilire le regole d’uso attraverso un contratto o una policy aziendale che definisca:
- uso esclusivo o promiscuo;
- limiti chilometrici o territoriali;
- costi di carburante, manutenzione, assicurazione e multe.
In genere le aziende forniscono carte carburante aziendali o rimborsi chilometrici per facilitare la gestione delle spese. In caso di leasing o noleggio, il contratto è vincolato ai termini concordati con la società fornitrice che si occupa della manutenzione e delle assicurazioni.
Quali auto possono essere aziendali?
La scelta dipende da diversi fattori: budget, utilizzo operativo, politiche aziendali e agevolazioni fiscali. Un’azienda che deve assegnare un’auto a un agente di commercio avrà esigenze completamente diverse rispetto a una che fornisce veicoli a manager o dirigenti. Per di più, la mobilità aziendale è oggi sempre più orientata alla sostenibilità e al contenimento dei costi, spingendo le imprese a valutare soluzioni più efficienti anche in termini di emissioni.
La scelta delle auto aziendali tradizionalmente si concentra su berline, SUV e station wagon di fascia media o premium che garantiscono comfort e affidabilità a chi trascorre molte ore al volante. Negli ultimi anni, il boom delle auto ibride dipende sia da incentivi fiscali sia dalla necessità di ridurre i costi operativi, in particolare quelli legati al carburante.
Un’auto aziendale per ogni livello della gerarchia
I modelli più richiesti dipendono anche dal livello gerarchico e dall’utilizzo previsto. Per il middle management e i dipendenti operativi, le aziende spesso scelgono utilitarie e compatte aziendali, tutte caratterizzate da bassi consumi e costi di gestione contenuti.
Nel segmento executive, invece, dominano brand come Audi, BMW e Mercedes, grazie al mix di rappresentanza, comfort e affidabilità.
Ma il vero trend in crescita è l’elettrificazione della flotta. Come già ribadito, i vantaggi fiscali e gli incentivi per le auto a zero emissioni sono la ragione principale di questo incremento. Le auto elettriche possono beneficiare di una deducibilità fiscale più elevata rispetto ai modelli tradizionali, con un fringe benefit ridotto, il che le rende molto appetibili per chi vuole contenere i costi e migliorare la sostenibilità aziendale.
Scegliere l’auto aziendale in funzione del brand
Su come scegliere l’auto aziendale, però, incide anche sull’immagine aziendale. Un’azienda di lusso potrebbe optare per auto di alta gamma per rafforzare il proprio brand, mentre una startup innovativa e sostenibile potrebbe decidere di avere una flotta interamente elettrica o ibrida plug-in per allinearsi ai propri valori.
Auto aziendale in leasing predilige il rapporto qualità-prezzo
Anche il tipo di contratto con cui viene acquisito il veicolo gioca un ruolo nella scelta. Nel noleggio a lungo termine, ad esempio, le aziende tendono a preferire modelli con un buon rapporto tra canone mensile e valore residuo, mentre chi opta per l’acquisto diretto valuta maggiormente la svalutazione del veicolo nel tempo e i costi di manutenzione.
Scelta strategica dell’auto aziendale per i PSCL
Infine, un aspetto sempre più rilevante riguarda l’integrazione delle auto aziendali nei Piani di Spostamento Casa-Lavoro (PSCL). Alcune imprese stanno iniziando a incentivare l’uso di veicoli condivisi o addirittura a ridurre il numero di auto aziendali in favore di soluzioni di mobilità alternativa, come il car sharing aziendale o le flotte elettriche multiutente, ottimizzando così costi e impatto ambientale.
Meglio acquistare, noleggiare o prendere un’auto in leasing?
A questo punto, arriviamo ad uno dei dilemmi più comuni nella gestione delle auto aziendali: la scelta tra acquisto, leasing o noleggio a lungo termine. Ognuna di queste soluzioni presenta vantaggi e svantaggi, ma la decisione deve essere presa in base alle esigenze fiscali, gestionali e operative dell’azienda.
Perché scegliere l’auto aziendali di proprietà?
L’acquisto diretto è una soluzione che garantisce piena proprietà del veicolo, ma richiede un investimento iniziale significativo e comporta una svalutazione nel tempo. Per le aziende che prevedono un utilizzo intenso dell’auto per lunghi periodi, questa può essere una scelta sostenibile, poiché i costi di gestione si distribuiscono su più anni. Tuttavia, la deducibilità fiscale è limitata al 20% dei costi e la detrazione IVA è pari al 40%, rendendo questa opzione meno conveniente rispetto ad altre formule.
Perché scegliere l’auto aziendali in leasing?
Il leasing rappresenta una via di mezzo tra l’acquisto e il noleggio: l’azienda utilizza il veicolo pagando un canone periodico con la possibilità di riscattarlo al termine del contratto. Questo sistema offre maggiore flessibilità finanziaria, permettendo di mantenere liquidità aziendale senza immobilizzare capitali. Dal punto di vista fiscale, il leasing consente di dedurre fino al 100% del canone per auto strumentali e del 20% per auto assegnate ad uso promiscuo. L’IVA è detraibile nella misura del 40% o del 100% se il veicolo è utilizzato esclusivamente per finalità aziendali.
Il noleggio a lungo termine è diventato la scelta preferita di molte aziende, grazie alla formula “tutto incluso” che elimina le preoccupazioni legate a manutenzione, assicurazione e svalutazione del veicolo. Con un unico canone mensile, la società di noleggio si occupa della gestione dell’auto, garantendo un notevole risparmio di tempo e risorse. Questa soluzione è particolarmente indicata per le aziende che vogliono aggiornare frequentemente la flotta e garantire ai propri dipendenti veicoli sempre nuovi ed efficienti.
Negli ultimi anni, le agevolazioni fiscali per veicoli elettrici e ibridi hanno reso il leasing e il noleggio ancora più vantaggiosi, specialmente in ottica di sostenibilità e riduzione dei costi di carburante. Molti PSCL (Piani Spostamento Casa-Lavoro) prevedono incentivi per le aziende che scelgono veicoli a basse emissioni, facilitando l’integrazione di soluzioni di mobilità più sostenibili.
Photo credit: Pavel Danilyuk