Manovra 2025: cosa cambia per le auto aziendali

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Le nuove regole della Manovra 2025 avranno conseguenze che devi conoscere ed effetti economici sulle auto aziendali

Con l’inizio del 2025, l’Italia si prepara a una serie di interventi fiscali che toccheranno diversi settori. La mobilità aziendale è una di questi. La manovra 2025 stabilisce nuove regole per quanto riguarda le auto aziendali e i fringe benefit. Non si tratta semplicemente di un aggiornamento normativo, ma di un vero e proprio cambiamento di prospettiva. L’obiettivo del Governo è di promuovere la sostenibilità e aumentare la competitività del paese, trovando un equilibrio tra le esigenze ambientali e quelle economiche. Tuttavia le novità fiscali potrebbero comportare conseguenze significative per le aziende.  

Auto aziendali e fringe benefit: le novità principali

Tra i cambiamenti più significativi della Manovra 2025 troviamo le nuove regole fiscali in materia di auto aziendali. Non sarà più il livello di emissioni di CO2 a determinare il regime fiscale applicabile, ma il tipo di alimentazione del veicolo. Le auto elettriche saranno favorite con un’aliquota fiscale agevolata del 10%. Al secondo posto saranno agevolati i veicoli ibridi plug-in con il 20%. Invece i veicoli alimentati a benzina o diesel subiranno una tassazione più pesante con un’aliquota fissata al 50%.

Per quanto riguarda i fringe benefit la soglia di esenzione sarà di 1.000 euro per il triennio 2025-2027, quindi rimarrà invariata. Per i dipendenti con figli a carico il tetto potrà arrivare a 2.000 euro. Inoltre, per incentivare la mobilità lavorativa, i neoassunti che trasferiranno la propria residenza di oltre 100 chilometri potranno beneficiare di ulteriori agevolazioni fiscali

Quale sarà l’impatto su auto aziendali e lavoratori? 

I cambiamenti mirano a incoraggiare la transizione ecologica, ma rischiano di avere impatti rilevanti sulle strategie aziendali, sui lavoratori e sull’intero mercato delle auto aziendali. Le auto aziendali, tradizionalmente considerate un benefit importante, potrebbero diventare meno attraenti a causa dell’inasprimento delle aliquote fiscali. Questo costringerà molte aziende a rivedere le proprie politiche di gestione della mobilità aziendale. Anche il fatto che le disposizioni in arrivo saranno applicate anche agli ordini effettuati del 2024 costringerà le aziende a ripensare gli investimenti pianificati secondo le vecchie norme.

Secondo Aniasa, l’associazione della mobilità di Confindustria, il mercato delle auto aziendali potrebbe subire una contrazione significativa. All’orizzonte si avverte un calo del 30% nelle immatricolazioni a noleggio a lungo termine e del 20% negli acquisti diretti. In valori assoluti ci saranno circa 60.000 auto a noleggio e 15.000 mezzi di proprietà in meno. Inoltre, il valore medio imponibile dei fringe benefit aumenterà del 67%, con un incremento di circa 1.600 euro per lavoratore. Alberto Viano, presidente di Aniasa, ha espresso preoccupazione perché aumentare la tassazione sulle auto aziendali significa penalizzare un settore cruciale per la transizione ecologica del Paese. Infatti le misure potrebbero rallentare il rinnovamento del parco auto circolante, con ripercussioni negative sul mercato automotive e sull’ambiente. Secondo Viano sarebbe meglio una crescita graduale della tassazione senza penalizzare l’attuale parco auto circolante.

Le nuove regole fiscali potrebbero avere conseguenze significative anche per i lavoratori. L’inasprimento delle aliquote potrebbe rendere meno conveniente l’utilizzo delle auto aziendali come benefit. Molti dipendenti potrebbero decidere di rinunciare a questo vantaggio, considerandolo troppo oneroso dal punto di vista fiscale. Questo cambiamento potrebbe influire negativamente sulla mobilità dei lavoratori, rendendo più difficile per loro spostarsi per motivi professionali.

In questo contesto spinoso, il decreto Milleproroghe potrebbe rappresentare un’opportunità per correggere alcune criticità della Manovra 2025. Il Governo avrà la possibilità di intervenire per mitigare gli effetti negativi delle nuove regole fiscali, garantendo un equilibrio tra le esigenze ambientali e quelle economiche.

Tra le misure che potrebbero essere introdotte, vi sono incentivi per il rinnovo delle flotte aziendali con veicoli a basso impatto ambientale e agevolazioni fiscali per le imprese che investono in soluzioni di mobilità sostenibile. Tuttavia, il tempo a disposizione è limitato, e sarà cruciale agire rapidamente per sostenere un settore strategico per l’economia nazionale.

Scopri di più sull’argomento con i seguenti approfondimenti:

Tutte le novità sulle auto aziendali nel 2025.

La sicurezza della flotta aziendale.

Come gestire le flotte aziendali.

Photo credit: Mikhail Nilov

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