Avete mai pensato che il semplice fatto di scegliere un biglietto aereo potesse fare la differenza per il pianeta? Da oggi, con Lufthansa, è possibile. Dal 4 dicembre, la compagnia tedesca porta le sue Green Fares sull’intero network globale, e lo fa con un’idea semplice quanto ambiziosa: rendere il volo più sostenibile alla portata di tutti. Ecco la novità: con questa tariffa, il prezzo del biglietto include non solo il volo, ma anche la compensazione delle emissioni di CO2. Come? Una combinazione di carburante sostenibile (il famoso SAF) e progetti certificati per la protezione del clima. In pratica, è un pacchetto all-inclusive, ma per l’ambiente.
Sommario
TogglePerché è importante?
L’idea delle Green Fares non è nuova per Lufthansa, che già da due anni le propone per i voli a corto e medio raggio. Ma questa espansione a tutta la rete globale segna un passo decisivo. Non si parla più solo di una trovata per pochi voli selezionati: parliamo di oltre 850.000 tratte, dalle distanze brevi alle intercontinentali.
E non è solo una questione di numeri. È una questione di mentalità. Con questo approccio, Lufthansa non si limita a offrire un’opzione “eco-friendly”. Sta dicendo: “Ehi, possiamo cambiare insieme il modo di volare”. E lo fa con una mossa coraggiosa, coinvolgendo direttamente i passeggeri.
Come funziona esattamente?
La magia sta tutta nella combinazione: SAF e progetti climatici. Per i voli più corti, come quelli europei, il 20% delle emissioni viene ridotto grazie all’uso del SAF, mentre il restante 80% è compensato da iniziative green. Per i voli intercontinentali, invece, il SAF copre il 10%, mentre il 90% va ai progetti per il clima. Insomma, Lufthansa sta cercando di bilanciare il possibile con il necessario.
E per chi pensa che queste siano solo belle parole, ecco qualche numero: dal lancio delle Green Fares, i passeggeri hanno compensato quasi 190.000 tonnellate di CO2. Per capirci, è come eliminare le emissioni di 1.300 voli tra Monaco e New York. Non male, vero?
Le Green Fares non sono solo per i fanatici dell’ambiente. Oltre al fattore sostenibilità, includono vantaggi extra: miglia bonus, flessibilità nelle modifiche e quella sensazione un po’ speciale di fare qualcosa di buono. È un pacchetto pensato non solo per il pianeta, ma anche per rendere felici i viaggiatori.
Certo, non tutti salteranno subito a bordo. Oggi solo il 4% dei passeggeri del Gruppo Lufthansa sceglie un’opzione sostenibile. Ma, considerando che il concetto di “volo green” è ancora giovane, è un inizio promettente. La speranza è che questo numero cresca, e velocemente.
Volare sostenibile: utopia o realtà?
Dieter Vranckx, il Chief Commercial Officer del gruppo, non usa mezzi termini: “Ci siamo posti obiettivi ambiziosi, e investiamo miliardi ogni anno per raggiungerli.” Suona un po’ come uno slogan, ma la realtà è che Lufthansa sta facendo qualcosa di concreto. Non è solo una strategia di marketing: c’è sostanza dietro. Grazia Vittadini, CTO del gruppo, aggiunge un tocco visionario: “Volare in maniera sostenibile non è un sogno del futuro. È già possibile.” E per chi, come me, è sempre stato un po’ scettico sul tema, queste parole fanno riflettere.
Una scommessa che vale la pena fare?
Volare sostenibile è un’idea affascinante, ma non priva di sfide. Ci vorrà tempo per convincere più del 4% dei passeggeri a scegliere un’opzione green. Ma con soluzioni come le Green Fares, Lufthansa sta dimostrando che il cambiamento è possibile.