L’evoluzione di ChatGPT nel settore dei viaggi aziendali sta aprendo scenari interessanti per il futuro del travel management, offrendo strumenti che potrebbero affiancare i travel manager nell’ottimizzazione operativa e nel supporto all’analisi dei dati. Pur non essendo ancora in grado di replicare la personalizzazione e l’approccio umano che solo un professionista può garantire, l’intelligenza artificiale si sta progressivamente sviluppando per diventare un alleato efficace, capace di integrare processi di supporto e assistenza nel tempo.
In questo articolo esploreremo le prospettive che ChatGPT potrebbe offrire nel futuro del business travel, aiutando i travel manager a migliorare l’efficienza, gestire le attività di routine e ottenere insight preziosi per una pianificazione dei viaggi sempre più informata.
In un’occasione precedente avevamo visto come usare ChatGPT nel business travel. In questo articolo ci interessa maggiormente sottolineare i vantaggi che lo strumento di Open AI, spesso demonizzato in più contesti, può prospettare sia lato viaggiatore che lato agenzia di viaggi.
Automazione delle attività di routine per i Travel Manager
In prospettiva, uno dei contributi di ChatGPT potrebbe essere quello di supportare i travel manager nella gestione delle attività di routine, delegando risposte a domande ricorrenti, come informazioni logistiche di base, opzioni di trasporto e consigli generici sulle destinazioni. ChatGPT potrebbe, in questo scenario, svolgere compiti ripetitivi e time-consuming, consentendo ai travel manager di dedicare più tempo a decisioni strategiche e a un’assistenza personalizzata che resta fondamentale per i viaggiatori aziendali. Questa automazione non intende sostituire il travel manager, ma piuttosto completarne il lavoro, rendendo le operazioni più efficienti e liberando risorse preziose per concentrarsi su aspetti più complessi e su relazioni di valore con i clienti viaggiatori e tutti gli stakeholder.
Analisi dei Dati e Previsioni per migliorare le decisioni
In futuro, ChatGPT potrebbe diventare un alleato prezioso per i travel manager anche nell’ambito dell’analisi dei dati sui viaggi aziendali. Man mano che l’AI si sviluppa, la capacità di raccogliere, sintetizzare e interpretare grandi quantità di dati potrebbe supportare il travel manager nel prendere decisioni basate su informazioni sempre aggiornate e precise.
Ad esempio, se il sistema identifica un trend verso viaggi sostenibili o rileva una preferenza crescente per certe tipologie di alloggio, il travel manager potrebbe utilizzare questi insight per adattare le politiche di viaggio, selezionando fornitori che rispondono a queste nuove esigenze. La finalità è di consentire ai travel manager di avere un quadro sempre più chiaro delle preferenze dei viaggiatori e di prevedere eventuali cambiamenti nei bisogni aziendali.
Verso un Futuro di Collaborazione tra Travel Manager e Intelligenza Artificiale
L’integrazione futura di strumenti come ChatGPT nel travel management rappresenta una prospettiva di collaborazione strategica che potrebbe ottimizzare il lavoro dei travel manager, senza sostituire l’approccio umano, che rimane essenziale. L’AI potrebbe diventare una fonte di supporto per le decisioni e per le analisi dei dati, contribuendo a informare meglio i travel manager e a migliorare l’efficienza operativa.
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Photocredit: Sanket Mishra
