La ricerca del volo giusto, la città che “vale la pena”, il trovare il modo di sentirsi un po’ esploratori, anche se spesso a farci compagnia è il nostro smartphone. Proprio su questo mix di desideri e necessità ha indagato Omio, la piattaforma di prenotazione viaggi, nel suo report annuale NowNext 2024, che ci racconta in modo spassionato le tendenze che influenzeranno i nostri viaggi per l’anno prossimo e oltre.
Di cosa parla il report? Di noi, in fondo, dei nostri piccoli tic di viaggiatori, delle preferenze che cambiano (ma neanche tanto) e del modo in cui l’intelligenza artificiale sta prendendo sempre più posto nei nostri itinerari. Tra capitali affollate, voglia di natura, viaggi solitari e una sana dose di ansia da “trasporti sconosciuti”, Omio ci regala uno spaccato di come, nel 2025, forse viaggeremo tutti.
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ToggleLe capitali: il ritorno delle mete classiche
Dimenticate la corsa frenetica alle destinazioni “di nicchia”, i piccoli villaggi sperduti e le mete alternative che per un po’ sono andate di moda. Eh sì, le capitali tornano a conquistare le nostre agende di viaggio. Pare proprio che i viaggiatori non riescano a resistere all’idea di una metropoli viva e vibrante. Non a caso, ben il 60% degli intervistati ha dichiarato che nel 2025 preferirà le grandi città. Ma non pensiate che siano solo i turisti stranieri a puntare in alto: anche noi italiani siamo sulla stessa lunghezza d’onda, con il 70% pronto a tornare nelle capitali. E la Gen Z? Si conferma innamorata delle città più cool, con il 74% dei ragazzi che preferisce immergersi nelle mete iconiche.
Cos’è che attira così tanto? Cultura, cibo, eventi. Non solo musei e monumenti (quelli ormai fanno parte del pacchetto base), ma una sinfonia di esperienze: il concerto della band del momento, quel ristorante che fa impazzire Instagram, e magari anche una partita di calcio da vivere in curva. Una mappa delle capitali, in pratica, che diventa una sorta di collezione di emozioni.
Viaggiatori solitari: un trend inaspettato
E poi c’è chi non ha bisogno di nessuno: il viaggiatore solitario. Che sia per trovare sé stesso, ricaricare le energie mentali o semplicemente sfidare il mondo a modo suo, i viaggi in solitaria sono destinati a crescere. Strano ma vero, a livello globale, gli uomini sembrano avere un po’ più di voglia di indipendenza (30% rispetto al 23% delle donne), ma l’Italia si distingue con un equilibrio quasi perfetto: 22% di uomini contro 18% di donne. Ma ecco il colpo di scena: il 25% degli italiani ha in mente di spendere più di 2.000 euro a testa per il prossimo viaggio. Chi dice che un’avventura solitaria debba per forza essere spartana?
Le difficoltà della Generazione Z: persi nella traduzione
I nostri giovani, con tutto l’entusiasmo del mondo, a quanto pare si perdono un po’ nel mezzo. Perché, ammettiamolo, viaggiare all’estero è fantastico, ma capire come muoversi tra stazioni sconosciute e linee di trasporto poco familiari è un’altra storia. Gen Z e Millennial italiani sembrano fare particolare fatica con le lingue straniere: 39% e 40% dichiarano di sentirsi un po’ smarriti. E in effetti, chi non si è mai trovato a fissare la mappa di una metropolitana straniera senza capire dove andare? Forse sarà per questo che il 44% dei viaggiatori globali conta sull’intelligenza artificiale per evitare disguidi e fare tutto in un paio di clic.
Gli italiani e la “shoulder season”: ci piace il sole (e basta)
In molti parlano della bassa stagione come il periodo perfetto per viaggiare. Meno folla, prezzi più bassi, clima gentile. Tuttavia, a conti fatti, la maggior parte dei viaggiatori non riesce proprio a rinunciare a quelle belle giornate di sole garantite dai mesi estivi. Anche nel 2025, l’alta stagione vince, con il 76% che preferisce viaggiare tra giugno e agosto. Insomma, ci piace la sicurezza di una bella giornata calda e chiara – e chissà, forse anche i gelati sul lungomare.
Intelligenza Artificiale: il nuovo agente di viaggio
Se pensavate che l’AI fosse una moda passeggera, Omio ci conferma che non è così. Il 45% degli italiani ha in programma di affidarsi alla tecnologia per pianificare e prenotare i propri viaggi. Con l’AI, chi ha il tempo o l’energia di passare ore a confrontare hotel o scovare ristoranti con buone recensioni? Basta dire “Hey AI, trovami la vacanza perfetta” e il gioco è fatto.
Viaggi consapevoli: una priorità per il futuro
Il cuore green batte forte anche nei viaggi. Il 68% degli italiani è sempre più attento all’impatto ambientale delle proprie avventure e cerca attivamente soggiorni sostenibili. La Gen Z non è da meno, con il 71% che sceglie strutture eco-friendly. Senza contare quel tocco di italianità che ci porta a voler sostenere i negozi e i ristoranti locali, perché un viaggio non è solo per noi, ma anche per chi ci accoglie.