Nuove regole per viaggiare in Europa e superare la frontiera con il sistema EES: più velocità e sicurezza al controllo passaporti
Recentemente le politiche di immigrazione dell’Unione Europea (UE) hanno subito alcuni significativi cambiamenti. Queste nuove regole per viaggiare in Europa modificheranno il modo di spostarsi nella maggior parte dei paesi europei. In particolare, il sistema EES influenzerà le procedure aeroportuali dei cittadini extra-europei nell’area Schengen. YIva Johansson, Commissario europeo per gli Affari interni, ha sottolineato il ruolo dell’EES nel migliorare la sicurezza delle frontiere per sapere esattamente chi entra nell’area Schengen con un passaporto straniero e se rimane oltre il tempo consentito, contrastando la migrazione irregolare.
Inoltre presto chi visiterà l’Europa dovrà dotarsi del ETIAS, un visto per accedere in ben trenta paesi dell’UE.
Sommario
ToggleEES: nuovo sistema per il controllo passaporti
A partire dal 10 novembre, entrerà in vigore un nuovo sistema digitale chiamato Entry/Exit System (EES) per regolare gli ingressi e le uscite dei viaggiatori non-UE dall’area Schengen. Questo aggiornamento tecnologico punta a migliorare la sicurezza e a semplificare le procedure di attraversamento delle frontiere. Tutto ciò va incontro ad un mondo aeroportuale sempre più dinamico, digitale e veloce, dove i passeggeri si aspettano di poter ottimizzare tutti i controlli e ridurre i tempi d’attesa. E per l’appunto, l’EES rappresenta un salto digitale per le frontiere UE poiché segna un passaggio significativo dall’obsoleto sistema di timbratura dei passaporti ad un approccio più moderno, informatizzato e basato su dati biometrici.
A chi si rivolgono le nuove regole per viaggiare in Europa
Il nuovo sistema digitale EES si applica ai cittadini non-UE che entrano nell’area Schengen per soggiorni brevi (cioè fino a 180 giorni). Si tratta quindi di turisti, viaggiatori d’affari e altri che non necessitano di un visto per visitare il continente. A Cipro e in Irlanda, nonostante siano paesi dell’Unione Europea, i passaporti continueranno ad essere timbrati manualmente.
Come funziona il nuovo sistema per il controllo passaporti EES
Quando i viaggiatori provenienti da paesi extra UE arriveranno a una frontiera Schengen, dovranno scansionare i loro passaporti presso le stazioni self-service che recupereranno in autonomia informazioni importanti relative al singolo passeggero come nomi, dettagli del documento di viaggio, impronte digitali e immagini facciali prese dal passaporto.
In questo modo, la sicurezza all’interno dell’Unione Europea sarà rafforzata grazie a controlli di frontiera migliorati, grazie all’uso di registri elettronici e di dati biometrici. L’EES promuove la condivisione di informazioni in tempo reale, garantendo che le autorità di frontiera dispongano delle informazioni corrette al momento giusto e aiutandole a smascherare più facilmente frodi d’identità.
Quali dati vengono raccolti dall’EES?
Il nuovo Entry/Exit System raccoglie, registra e memorizza informazioni dalla scansione del passaporto (come nome completo, data di nascita), data e luogo di ogni ingresso e uscita ed eventuali rifiuti all’ingresso. Sulla base dei dati biometrici raccolti, verranno creati e memorizzati modelli biometrici nel servizio condiviso. Il sistema raccoglie anche informazioni personali dal Sistema d’Informazione sui Visti (che contiene ulteriori informazioni personali) e dal Sistema Europeo di Informazioni e Autorizzazione ai Viaggi (ETIAS). Chi è in possesso di un visto per soggiorni brevi per entrare nell’area Schengen ha le proprie impronte digitali archiviate nel Sistema d’Informazione sui Visti (VIS), quindi non saranno archiviate nuovamente nell’EES.
Quali sono i vantaggi dell’EES?
L’obiettivo delle nuove regole per viaggiare in Europa garantirà vantaggi per il controllo e la sicurezza di paesi e persone. Infatti il sistema EES rafforza l’efficienza della gestione delle frontiere esterne, previene l’immigrazione irregolare, facilita la gestione dei flussi migratori, identifica i viaggiatori che non hanno diritto di entrare o che hanno superato il periodo di soggiorno consentito. Inoltre sarà fondamentale per individuare viaggiatori che usano identità o passaporti falsi e contribuire a prevenire, rilevare e indagare reati terroristici e altri crimini gravi.
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