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ToggleE-mobility in Italia continua a crescere soprattutto su due ruote. Il Mobility Manager aziendale deve prendere in considerazione questo dato per nuove strategie di mobilità.
Sempre più aziende e privati stanno investendo nella mobilità elettrica. L’aumento delle infrastrutture per l’e-mobility sulle nostre strade è certamente dovuto all’iniziativa delle Pubbliche Amministrazioni che seguono linee sovranazionali e godono di fondi a livello europeo. Basti pensare alla Dichiarazione Europea sulla Mobilità Ciclistica, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale ad aprile 2024 o ai fondi per ciclovie urbane stabiliti dal Ministero delle Infrastrutture. Tuttavia, anche l’impegno delle aziende e delle attività private, indipendentemente dal loro legame con il cicloturismo, stanno contribuendo ad incentivare nuove abitudini di mobilità su due ruote. Il risultato è che l’e-mobility in Italia è in crescita, anche di molto.
Il mercato delle bici elettriche è cresciuto del 72%: un dato importante per i Mobility Manager
L’interesse degli italiani per le biciclette, e in particolare per le e-bike, è in costante crescita. Secondo un report di Compass, le vendite delle due ruote elettriche registrano un’impennata del 72% rispetto al 2019. Questo dato da un lato dimostra le potenzialità del settore e dall’altro è un’informazione importante che i Mobility Manager possono impugnare per proporre strategie di mobilità sostenibile e incentivare bonus per l’acquisto di bici elettriche da inserire nel PSCL. Nel panorama imprenditoriale, lo stesso numero spiega l’interesse crescente di aziende e imprenditori verso investimenti nel green e nella mobilità elettrica.
Secondo Bike Facilities, un’azienda trentina specializzata nella micro mobilità elettrica, negli ultimi due anni il numero di aziende e piccole realtà imprenditoriali che si sono avvicinate al mondo dell’e-mobility è cresciuto del 50%, dal 2021 al 2023. Queste imprese provengono da settori diversi e la cosa che le unisce è proprio la scelta di supportare la transizione green. Un discorso a parte dovremmo fare per le molte realtà turistiche e ricettive che stanno adottando servizi bike-friendly per attirare nuovi tipi di visitatori, appassionati di cicloturismo.
Perché le aziende investono nell’e-mobility
Gli investimenti crescenti delle aziende nella mobilità elettrica mostra il loro impatto positivo per l’ambiente e per la società. Le soluzioni come il Bike-To-Work o il corporate bike sharing offrono nuovi servizi ai dipendenti e allo stesso tempo propongono loro delle opportunità per un maggior benessere personale.
Investire nel green è una scelta importante, i cui ritorni economici non sono immediatamente visibili, soprattutto se non si appartiene al settore del turismo o del cicloturismo. Per questa ragione scegliere di investire nella e-mobility si mostra oggi come una scelta valoriale disinteressata da parte dell’azienda, che accresce la brand reputation.
Come includere la e-mobility nel PSCL
Le aziende possono promuovere la mobilità sostenibile adottando nel PSCL diverse iniziative legate all’uso delle e-bike. Tra queste iniziative ci sono i programmi di Bike-to-Work che incentivano i dipendenti a recarsi al lavoro in bicicletta offrendo benefit come rimborsi e bonus chilometrici. Un’altra strategia potrebbe essere investire in flotte aziendali di e-bike per spostamenti lavorativi e stringere partnership con servizi di bike sharing locali per agevolare l’accesso alle biciclette elettriche. Queste ultime collaborazioni sono spesso favorite da tariffe agevolate o abbonamenti annuali per i dipendenti (in modo da promuovere una mobilità dolce anche per ragioni extralavorative). Le aziende possono anche sfruttare incentivi fiscali e finanziamenti per ridurre i costi iniziali. Informarsi sulle agevolazioni offerte a livello locale, regionale e nazionale può contribuire a ridurre i costi iniziali e rendere questi progetti più accessibili.
Campagne di sensibilizzazione, programmi di wellness aziendale e attività di team building in bicicletta possono aumentare la partecipazione dei dipendenti e promuovere uno stile di vita attivo e sostenibile. Queste iniziative non solo riducono l’impatto ambientale ma migliorano anche il benessere dei dipendenti, contribuendo a una cultura aziendale attenta all’ecologia.
La spinta verso soluzioni di spostamento su due ruote non può prescindere da adeguate infrastrutture nella sede aziendale. Quindi, va di pari passo con quanto detto finora l’investimento in parcheggi e rastrelliere sicuri, stazioni di ricarica e spogliatoi con docce a disposizione dei dipendenti.
Ma quanto sono pronti i dipendenti a cambiare le proprie abitudini di spostamento? E in questo caso, la bicicletta sarebbe la loro preferenza? Per una nuova mobilità aziendale non è possibile ignorare il sentiment dei dipendenti. Per strategie win win che facciano fruttare gli investimenti dell’azienda e soddisfino i dipendenti, bisogna coinvolgere in prima persona i lavoratori che ogni giorno compiono il tragitto casa-lavoro. La nostra consulenza in Mobility Management, finalizzata alla realizzazione obbligatoria del PSCL entro il 31 dicembre, punta molto sull’efficacia del questionario da sottoporre ai dipendenti. Grazie alla nostra ampia esperienza, siamo in grado di comprendere quali siano le domande migliori per ottimizzare il sondaggio e, soprattutto, siamo in grado di leggere le risposte alla luce del budget a disposizione e degli obiettivi di sostenibilità aziendale. Contattaci per definire insieme il questionario più utile per le tue esigenze.