I viaggi d’affari in Europa danno un contributo enormemente positivo all’economia europea, e sebbene la pandemia sia stata una battuta d’arresto significativa, il settore si sta riprendendo rapidamente.
L’industria europea dei viaggi d’affari nel suo insieme e BT4Europe, l’associazione europea che raggruppa le associazioni di ben 14 paesi, hanno individuato un set di sfide comuni. “Se non affrontato e legiferato ove necessario, questi comprometteranno la crescita e l’efficienza del settore dei viaggi d’affari nel medio-lungo termine, impedendo al settore di contribuire con tutte le sue potenzialità all’ economia europea” hanno asserito in occasione della presentazione odierna del Position Paper “Boosting the Economic -Impact of Business Travel”.
Le sfide includono la carenza di personale, l’emissione di biglietti relativi ai viaggi e le restrizioni sui prezzi, e l’attuale regime normativo che non è più idoneo a sostenere lo sviluppo dinamico del settore. “Serve un quadro normativo solido e resiliente per il settore, che possano affrontare al meglio eventuali future emergenze. Siamo fiduciosi che queste sfide possano essere affrontate al fine di consentire lo sviluppo sostenibile e resiliente del settore, che contribuisce al sviluppo economico dell’Europa”
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ToggleBleisure e Workation, il dilemma da gestire
Aumentano i numeri dei nomadi digitali – aziende che consentono ai dipendenti di lavorare in modo flessibile dall’estero per periodi più lunghi – mentre l’imposta sul reddito, il tema della previdenza sociale e i requisiti dei visti rimangono inflessibili.
La flessibilità è al centro del nuovo lavoro secondo il World Economic Forum, e BT4Europe ritiene che sia fondamentale coltivare quelle tendenze per aumentare l’economia europea e migliorare la competitività internazionale. Infatti, l’attuale regime normativo sta frenando lo sviluppo dinamico del settore.
Una nuova generazione agile di lavoratori vuole di più: vuole un lavoro flessibile, sostenibile e progetti di viaggio coerenti con le sue aspettative.
Il Bleisure sta rapidamente diventando una parola – e un concetto- di come viaggiatori post-pandemia vogliano adottare sempre più viaggi blended senza soluzione di continuità. L‘equilibrio tra lavoro e vita privata e la creazione del lavorare ovunque [WFA] è inoltre un’opzione per i datori di lavoro per attrarre nuovi talenti.
Piuttosto che aspettare mentre queste tendenze guadagnano popolarità, con colli di bottiglia e barriere, BT4Europe esorta l’UE ad agire ora per
sfruttare al massimo l’aspetto economico e i vantaggi competitivi del lavoro flessibile adottando regole uniformi e sviluppando un nuovo quadro normativo. In particolare suggerisce di sviluppare una nuova legislazione per consentire una più facile attività transfrontaliera, con meno
burocrazia e forme o implicazioni fiscali.
Un viaggio deve essere “end to end” sotto tutti i principi
Tra le diverse posizioni espresse, rilevante nel WhitePaper anche il tema della protezione end-to-end dei diritti dei passeggeri come aspetto chiave di un servizio semplice, sicuro e attraente dei viaggi multimodali transfrontalieri che devono essere garantiti in tutte le fasi del viaggio.
Attualmente, i consumatori che scelgono di combinare diverse modalità di trasporto sono “coperti separatamente” da diversi strumenti dell’UE per ciascuna tratta del loro viaggio, anche se hanno acquistato un biglietto unico per l’intero viaggio.
Un nuovo quadro giuridico dovrebbe garantire la protezione end-to-end dei diritti dei passeggeri e garantire parità di condizioni in materia di emissione di biglietti e prezzi con tutte le modalità.
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