Oggi, al nostro Webinar su Trend Tariffe Aeree svolto con la Community di Travel for business, si è molto parlato di carburante SAF. Tutti sanno che è un carburante ecologico. Ma cosa è davvero il SAF?
Ci facciamo aiutare da un whitepaper di IATA che ci offre interessanti spunti su cosa è il SAF.
SAF è un combustibile liquido attualmente utilizzato nel settore dell’ aviazione che riduce le emissioni di CO2 fino all’ 80%. Può essere prodotto da una serie di fonti (materia prima) come oli usati e grassi, rifiuti urbani e colture non alimentari. Può anche essere prodotto sinteticamente attraverso un processo che cattura carbonio direttamente dall’aria.
Il SAF è “sostenibile” perché la materia prima grezza non fa concorrenza alle colture alimentari o forniture idriche, o è responsabile del degrado forestale. SAF ricicla la CO2 che è stata assorbita dalla biomassa utilizzata dalla materia prima nel corso della sua vita.
Per raggiungere le emissioni zero di carbonio dell’industria aeronautica, il SAF sicuramente è un ottimo alleato insieme alle innovazioni tecnologiche che, ad esempio, migliorano l’efficienza dei sistemi di controllo del traffico aereo.
IATA stima che il carburante SAF potrebbe contribuire per circa il 65% della riduzione delle emissioni necessarie all’aviazione per raggiungere emissioni zero nel 2050.
Qual è il rovescio della medaglia? Tale carburante richiederà un enorme aumento della produzione per soddisfare la crescente domanda. Ecco perché anche gli interventi politici saranno fondamentali affinché il SAF diventi competitivo rispetto ai carburanti fossili e i prezzi dei biglietti aerei non ne risentano.
Sommario
ToggleQuando è stato adottato SAF per la prima volta
Il Carburante SAF è stato adottato la prima volta nel 2008 con un volo di test della Virgin Atlantic. Da quel momento è stata fatta tanta strada: nel 2016 United diventa la prima compagnia aerea a introdurre SAF nelle normali operazioni commerciali con i voli giornalieri da Los Angeles Aeroporto (LAX). La svolta è avvenuta verso la fine del 2021 con la risoluzione IATA che indicava di raggiungere, per il trasporto globale aereo, la riduzione delle emissioni entro il 2050. Un impegno allineato agli accordi di Parigi per la riduzione del riscaldamento globale. La cosa straordinaria è che oggi i voli commerciali con carburante SAF superano i 450.000 e oltre 50 compagnie aeree lo utilizzano.
La strada è ancora lunga ma definita
L’impegno generale è adottare un modello sostenibile riconosciuto a livello globale al fine di armonizzare gli standard. Per fare questo sarà fondamentale un quadro d’incentivi e sinergie con le diverse forme modali integrate.
Anche il Travel Manager può fare la sua parte! Infatti supportando l’industria dell’aviazione affinché la ricerca continui e adottando nel suo Travel Air Program compagnie aeree che rispondano a questi requisiti, oltre naturalmente a valutare una compensazione diretta al momento dell’acquisto del biglietto aereo.
Che cosa ne pensate?