L’Assessore alla Mobilità del Comune di Milano Arianna Censi è intervenuta in occasione della convention Aitmm in cui si è discusso anche dello stato dell’arte del Mobility Management, parlando dell’introduzione dell’Area B nei progetti di mobilità del futuro della città meneghina. La Censi ha definito “atto di coraggio” l’iniziativa dell’amministrazione locale, perché inevitabilmente genera un conflitto con il mondo dei trasporti e con le abitudini quotidiane di tutti quanti noi; ma altrettanto inevitabilmente si tratta di manovre necessarie oggi per il bene di domani dal quale non possiamo farci cogliere impreparati.
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ToggleNon è più tempo di deleghe ma di nuove regole per il futuro
Siamo in una fase di trasformazione, anzi in questo momento siamo chiamati a produrre un cambiamento che genera incredibili contraddizioni nella vita e nei comportamenti di ognuno di noi. Ma è necessario. Non possiamo continuare solamente a parlare di ambiente, di ghiacciai che cadono, di “fridays for future”, del limite verso il quale stiamo portando il pianeta e delle future generazioni. Secondo Arianna Censi è il momento di agire e non più di rimandare. Oggi non possiamo più posticipare la sveglia del buon senso e delle responsabilità, altrimenti giungerà puntuale il conto finale… salatissimo, proprio come i mari destinati ad innalzarsi. Abbiamo sempre rimandato, definendo regole e deroghe.
L’impegno di Milano: laboratorio virtuoso che apre la strada al futuro sostenibile
Censi è ben consapevole quanto la sfida che il Comune di Milano ha deciso di accogliere sarà dura; le difficoltà sono già emerse, ma questo non deve distogliere dall’impegno e la missione della Giunta di tenere fede ad un principio. Tutto questo a Milano trova un laboratorio di innovazione e sperimentazione di questo ecosistema virtuoso; un esempio valido anche a livello europeo presentato anche in diversi appuntamenti internazionali. La giunta della città lombarda si pone come facilitatore, organizzatore e “governante” di processi, rendendo possibile la collaborazione tra gli interlocutori e gli attori locali per raggiungere un obiettivo comune. Di cosa si tratta? Della lotta al cambiamento climatico, dell’immaginare un mondo che inverta la tendenza verso la quale stiamo andando ricorrendo anche a forme di energie pulite.
Il ricorso ad una mobilità più sostenibile è uno dei cuori pulsanti di questo cambiamento.
Mobility Manager: un mestiere materiale e culturale che può cambiare in meglio la collettività
Non a caso una forte determinazione, ha proseguito durante il suo intervento l’Assessore, è richiesta alla figura del Mobility Manager. Un mestiere non facile che però, rispetto a pochi anni fa, finalmente vanta un riconoscimento normativo concreto che ha inserito i responsabili della mobilità delle aziende e degli enti nella filiera dei decisori: di coloro che condividono, definiscono e mettono in pratica un modello. Il riconoscimento legislativo impone a tutti di spiegare che le regole possono e anzi talvolta devono essere cambiate.
Il Mobility Manager è quindi un lavoro materiale, poiché ha a che fare con organizzazione, logistica e budget, e allo stesso tempo culturale. Infatti è fondamentale avere la consapevolezza di quanto questi professionisti siano delle chiavi di volta per cambiare le aziende, tutti quelli che lavorano al loro interno e di conseguenza la collettività e gli spazi urbani. Secondo Arianna Censi l’ecosistema costituito dal rapporto tra Istituzioni, Pubblica Amministrazione, aziende e luoghi di ricerca, ma anche dalle relazioni e le azioni di cittadini consapevoli, luoghi di cultura e innovazione è imprescindibile per cambiare la visione del mondo, dai modelli economici e di consumo alla concezione di aspettative e desideri collettivi.
Si tratta del processo collettivo che per primo può trasformare, cambiare e rivoluzionare il mondo. Come ci muoviamo? Con quali mezzi? Qual è la concezione spazio-temporale? Gli anni di pandemia ci hanno rivelato come il tema tra lo spazio e il tempo e la vita individuale sono aspetti straordinariamente importanti, ma ai quali abbiamo dato davvero poca attenzione.
Riuscire a rendere popolare il tema della mobilità sostenibile come elemento promotore di un cambiamento complessivo dell’idea del mondo in cui siamo e nel quale vogliamo vivere è fondamentale. In questo, sottolinea nuovamente Arianna Censi, è fondamentale un rapporto stretto, collaborativo ma all’occorrenza anche di negoziazione, tra Amministrazione Pubblica e aziende, animate da persone. Una stretta partnership farà un grande servizio al futuro e al mondo.