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ToggleMaas, la Mobilità che sta plasmando il futuro dei trasporti
È ormai un dato di fatto che i mezzi di trasporto stanno evolvendo, con applicazioni e sistemi digitali sempre più evoluti che permettono l’accesso e la fruibilità di servizi fino ad ora impensati, o solo immaginati.
La mobilità sempre più integrata, collegata, estesa e globale vuole permettere agli utenti di personalizzare ogni viaggio, itinerario e spostamento casa lavoro tenendo un approccio unico, che porterà ad alcuni importanti obiettivi: ridurre al minimo l’utilizzo di mezzi personali e promuovere il trasporto pubblico, il tutto a beneficio della sostenibilità.
Ma in questo nuovo futuro digitale il TPL è pronto ad adeguarsi? Agli occhi dei privati la MaaS rappresenta una vera opportunità? E gli utenti sono disposti a cambiare le proprie abitudini?
Le domande non sono affatto scontate e tanto meno le risposte, dal momento che la MaaS sembra non avere ancora punti certi, neanche a livello internazionale. Puntare su una governance esclusivamente pubblica è davvero l’unica garanzia di trasparenza? È necessario che i MaaS provider siano scelti tra gli attori del trasporto?
Esiste un modello di business che ha dimostrato maggior efficacia? Gli utenti sono pronti o rischiamo di fare i conti senza i veri protagonisti?
Una delle condizioni necessarie affinché la MaaS funzioni, è l’esistenza di un’adeguata offerta di trasporto locale. Disservizi, lontananza di TPL o di sharing, assenza di piste ciclabili, tariffe poco vantaggiose o mancanza di piani di incentivazione, rappresentano un vero ostacolo al lasciare la propria automobile a casa, e magari nel futuro non acquistarla proprio come mezzo di proprietà. Ma anche il diritto alla mobilità attraverso una precisa governance, la formazione digitale e la spinta reale al cambiamento delle prospettive dei cittadini dovranno essere validi alleati per il vero cambiamento modale.
Man mano che la MaaS assumerà una forma sempre più concreta, nel panorama di questa trasformazione sarà il Mobility Manager a fare la differenza; figura chiave per avvicinare i dipendenti alla MaaS, incentivandoli a fruire in maniera nuova dei servizi di mobilità, ai quali ricorrere anche nella vita privata. Le prime esperienze di MaaS Corporate in Europa offrono già alcune certezze, ma anche in Italia i nuovi progetti lasciano ben sperare.
Buona lettura!
Cosa trovate in questo speciale Magazine dedicato a MaaS
Mobility as a Service: la mobilità globale attraverso un unico canale digitale.
Un nuovo acronimo inglese entrerà a far parte del vocabolario comune nel giro di pochi anni, portando con sé decisivi cambiamenti nelle nostre abitudini di spostamento. Già da tempo la parola “MaaS” viaggia di convegno in convegno e rimbalza di mail in mail tra gli addetti ai lavori i quali, tra bandi, tavole rotonde, progetti, sfide entusiastiche e complessità all’orizzonte sono le avanguardie di un progresso tecnologico, sociale e ambientale legato alla mobilità che non può essere frenato.
Dagli operatori MaaS alla Pubblica Amministrazione: gli attori sulla scena del futuro
Un ecosistema digitale inclusivo dove collaborano Pubblico e privato, startup e realtà consolidate: ognuno portatore di valori e modelli di business. Quale sarà la soluzione win-win?
La configurazione dell’offerta MaaS
Non solo TPL: la MaaS coinvolgerà sharing mobility, compagnie aeree e anche l’auto privata
La MaaS sarà una rivoluzione copernicana
Cos’è la MaaS? Come semplificherà la vita degli utenti e quale sarà il destino dell’automobile? Ne abbiamo parlato con Olga Landolfi, Segretario Generale di TTS Italia: l’Associazione Nazionale per la Telematica per i Trasporti e la Sicurezza che ha rivestito un ruolo centrale nel progetto “MaaS for Italy”
I progetti MaaS delle città vincitrici dei bandi
In occasione del convegno di Roma del 14 e 15 luglio sul progetto MaaS for Italy, il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale ha rivelato le tre città aggiudicatarie del secondo bando. Pertanto nei prossimi anni Torino, Firenze e Bari si uniranno a Milano, Roma e Napoli nella sperimentazione dei servizi MaaS, cimentandosi in nuovi modelli di business, sup-portando lo scambio dei dati at-traverso il DS&SRF e soprattutto mi-surando l’impatto sociale di un nuovo modo di concepire la mobilità.
Senza rivoluzione tecnologica gli scenari ipotizzati restano ideali
Per incidere sulle abitudini dei cittadini è necessario contare su un sistema che funzioni. Digital divide territoriale e spazi urbani, tra periferie e quartieri di business.Anna Donati, Presidente /AD Roma Servizi per la Mobilità, portavoce della nuova Alleanza per la Mobilità Dolce – AMODO, ci spiega come le città dovrebbero adattarsi ai bisogni concreti degli utenti e delle città italiane per rendere la MaaS un vero servizio utile ai diversi target di utenti.
Esperienze di MaaS in Italia
Il Bando Nazionale “MaaS for Italy” è una novità, ma lungo lo stivale non mancano esperienze ante litteram… o dovremmo dire ante “acronimum”.
La MaaS aziendale riduce i costi di gestione della flotta e semplifica la vita ai dipendenti
Integrare sulle piattaforme aziendali il TPL riduce la percezione di frammentarietà del tragitto casa-lavoro e la centralità dell’automobile
ITerWork: il tool digitale per PSCL a supporto del Corporate MaaS
Il nome lascia intendere bene le funzionalità e lo scopo di ITerWork che unisce “work” ad “iter“: un percorso inteso sia come tragitto casa-lavoro che come processo digitale di elaborazione di dati e informazioni a dissezione dei Mobility Manager. Infatti ITerWork è il primo tool online professionale che in pochi clic permette di stilare un PSCL dall’analisi al calcolo di KPI fino alla redazione grafica del documento.
Con Eagle Etsp la MaaS arriva in ogni angolo della città
L’innovativa prospettiva che trasformerà l’offerta di mobilità sul territorio in un unico canale digitale attraverso il quale gli utenti potranno pianificare, prenotare e acquistare i titoli di viaggio in un’unica soluzione.
A che punto è la MaaS in Europa? Case study d’oltralpe
Il progetto “MaaS for Italy” si pone come catalizzatore e promotore di innovazione a livello nazionale, ma si inserisce in un panorama europeo che già si è mosso nella stessa direzione.
MaaS Alliance per un progetto comune
Favorire un ecosistema MaaS aperto a vantaggio degli utenti, delle società e dell’ambiente. Intervista a Matteo Antoniola, Business Strategy Manager 5T. Strategy Advisor e Mobility Futurist
Come cambierà la vita degli utenti MaaS?
In un’atmosfera di novità tecnologiche, irrorata dal desiderio di un nuovo inizio e dal bisogno di uno stile di vita collettivo che rispetti il benessere e la natura, la MaaS entra a pieno diritto come volano della trasformazione digitale del territorio.
MaaS e trasformazione digitale nel mondo corporate
La ricerca di Soldo mostra come l’Italia sia ancora indietro: rimane un freno culturale, pur con maggiore consapevolezza sulle opportunità offerte dalla ormai necessaria trasformazione digitale.
Una “i-MaaS” per una “città dei 15 minuti”
“Mobility as a Service” si collega bene ad un altro concetto rivolto alla sostenibilità. Anzi, sarebbe il caso di dire che “MaaS” e “Città dei 15 minuti” sono due facce d’una stessa medaglia che, comunque la si giri, raffigura un futuro sostenibile in termini ecologici, economici, sociali e culturali.
Quanta strada c’è ancora da fare?
È presto per fare bilanci e tirare le fila di un progetto ancora in fase di progettazione. Tuttavia, dall’analisi di case studies e dal confronto in occasione del convegno organizzato da TTS Italia nel luglio scorso, sono già emerse aree di miglioramento, sfide e ostacoli che accompagneranno le prime fasi di messa in pratica dei modelli MaaS nelle città aggiudicatarie dei bandi.
Il futuro è MaaC “Mobility as a Community”
La MaaS rappresenterà un’occasione rivoluzionaria per accrescere il dialogo e la conoscenza reciproca tra utenti e pubblica amministrazione, per risvegliare nei cittadini il desiderio di vivere il proprio territorio e per offrire ai privati ulteriori opportunità di crescita.