Sharing mobility 2022 in Italia è in crescita.

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62 su 46 capoluoghi hanno un servizio di sharing; Milano e Roma +113% e +83% tra gennaio e giugno.

Forse ormai non è più una novità: la sharing mobility in Italia è in costante crescita. Ma quali sono i numeri, le abitudini e le preferenze degli italiani in fatto di veicoli in condivisione è un altro paio di maniche. Un paio di numeri bastano per dare il sentore del cambiamento al quale stiamo assistendo; infatti l’insieme dei noleggi registrati dai servizi di sharing mobility tra gennaio e giugno 2022 è cresciuto del 113% a Milano e dell’83% a Roma.

Il Rapporto sulla sharing mobility, presentato in occasione della 6° Conferenza Nazionale della Sharing Mobility 2022 dal titolo “Less Cars: drive the revolution” ha analizzato per la prima volta l’incidenza della sharing mobility e della micromobilità nel settore, anche in termini economici. L’evento è stato organizzata dall’Osservatorio Nazionale sulla Sharing Mobility ed è stato promosso dal Ministero della Transizione Ecologica in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Da un confronto con l’European shared mobility index realizzato da Flucto è addirittura emerso che la sharing mobility in Italia a è ai primi posti anche a livello europeo

Le nuove abitudini di mobilità condivisa degli italiani, leader in Europa

Nonostante la battuta d’arresto durante il periodo di massima allerta sanitaria, i livelli di ricorso al vehicle sharing da parte degli italiani sono tornati a salire a pieno ritmo. I viaggi realizzati con mezzi in condivisione hanno registrato + 61% rispetto al 2020 e +25% rispetto al 2019; inoltre l’83% dei noleggi avviene su un veicolo di micromobilità.

Un fattore decisamente rilevante è il fatto che per il 94,5% i mezzi della sharing mobility sono a zero emissioni. Pertanto gli utenti che ricorrono a queste soluzioni di mobilità eseguono solitamente lo stesso numero di tragitti quotidiani rispetto a chi ricorre al mezzo proprio ma con meno impatto ecologico. L’utente di sharing mobility solitamente usa meno l’auto, ricorre maggiormente al trasporto pubblico (un sostanzioso 30% contro il 18%) e circola maggiormente a piedi. Ma la differenza più rilevante è nella concezione della proprietà dell’automobile. Gli utenti di sharing infatti dichiarano per il 44% di non possedere un’auto contro il 14% dei non utenti, il 40% dichiara di possederne una contro il 54% e 17% di possedere due o più auto contro un 32%

Il settore è in crescita anche da un punto di vista economico. Infatti rispetto al 2020 la sharing mobility ha registrato complessivamente un +52% di fatturato nel 2021. Anche a livello di microeconomia la sharing mobility costituisce una prospettiva di convenienza. Infatti spostarsi con veicoli in condivisione, magari combinandoli con il TPL, potrebbe far risparmiare annualmente ad ogni cittadino fino a quasi 4000 euro rispetto alla mobilità privata.

Distribuzione di servizi di sharing in Italia

Non più solo Milano e Roma, che pure costituiscono i due principali poli delle nuove abitudini di mobilità come abbiamo accennato qualche riga più sopra; la sharing mobility ha messo forti radici anche a Palermo e Napoli lasciando intendere un futuro radicamento del mercato anche nel Sud Italia. La top ten delle città con un’offerta di mobilità più all’avanguardia nel nostro paese tra chilometri percorribili, numero di veicoli e noleggi effettuati sono: Milano, Roma, Torino, Firenze, Palermo, Napoli, Verona, Bologna, Rimini e Bari. L’Osservatorio ha registrato a tal proposito un dato spartiacque a livello nazionale. Infatti per la prima volta il numero di capoluoghi con almeno un servizio di sharing mobility ha superato il numero delle località che ne sono completamente prive: 62 contro 46, dei quali 35 al Nord, 11 al Centro e 16 al Sud. Umbria, Molise e Basilicata sono le uniche regioni nelle quali, nel 2021, la sharing mobility era ancora del tutto aliena. 

D’altronde, dall’European shared mobility index realizzato da Flucto è chiaramente emerso che la mobilità condivisa in Italia è leader a livello europeo. Da un lato Milano vanta il primato europeo in termini di numero assoluto di veicoli in sharing per abitante, mentre Roma è al quarto posto per numero di veicoli presenti su strada. Inoltre la città meneghina e la capitale vantano rispettivamente un terzo posto per l’uso di bike sharing e la medaglia d’oro per la crescita di scooter in sharing nel 2022. 

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