Non abbiamo fatto in tempo ad abituarci allo smart working, in cui siamo stati catapultati per cause di forza maggiore nei due anni passati, che già si parla di Workation; ma cerchiamo di capire quanto quest’ultima evoluzione cambierà la nostra vita, sia familiare che lavorativa, e quali vantaggi potranno ricavarne le aziende che cavalcheranno questa nuova modalità di lavoro.
Da quanto apprendo dai direttori del personale, la prima domanda che viene fatta al colloquio, subito dopo la retribuzione, è la flessibilità del luogo di lavoro. Infatti da un’indagine condotta da Travel for Business ed Alma Travel risulta che per il 92% dei lavoratori il workation migliorerebbe sia la vita lavorativa che quella privata.
Pensiamo per esempio alle famiglie con bambini in età scolare che durante il periodo delle vacanze estive non sanno a chi affidare i figli (per fortuna in Italia ci sono i fantastici Nonni ma nel resto d’Europa l’assistenza familiare è molto meno presente).
E’ facile comprendere che la flessibilità lavorativa aiuterebbe sicuramente a vivere un rapporto più equilibrato tra lavoro e vita privata.
Quindi i vantaggi per i lavoratori sono facilmente riscontrabili ma per le aziende???
In primis le aziende che accetteranno una modalità di lavoro flessibile saranno quelle che attireranno i maggiori talenti (seguiamo l’esempio di grandi aziende italiane che grazie a piani di welfare aziendali molto lungimiranti hanno attirato le menti migliori e grazie a questo sono diventate leader di mercato). Secondo aspetto, fondamentale per il futuro, è la sostenibilità ambientale e sociale che il workation incarna in maniera naturale. Se voi analizzate i 17 SDGs delle Nazioni Unite troverete che il workation ne soddisfa più della metà.
Questa è solo una breve anticipazione della ricerca che verrà presentata al TTG di Rimini il 13 ottobre durante la tavola rotonda sul Business Travel.
Mi piacerebbe avere i vostri commenti sul tema workation. Se volete potete contattarmi attraverso la chat della Community Travel for business!
Grazie per avermi letto
Riccardo