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ToggleEcco cosa dice il Decreto Legge e le linee guida da seguire in merito al monitoraggio PSCL
Prima il Decreto Rilancio e poi il Decreto Attuativo hanno definito che le imprese con più di 100 dipendenti con sede in un Capoluogo di Regione, in un Capoluogo di Provincia, in un Comune di una Città Metropolitana o comunque in un Comune sopra i 50.000 abitanti, sono tenute ad adottare entro il 31 dicembre di ogni anno il Piano Spostamenti Casa Lavoro dei propri dipendenti e di inviarlo al Comune di competenza. Pianificare, stilare e mettere in pratica il PSCL è un lavoro a tempo pieno, un progetto strategico affidato al Mobility Manager Aziendale che si rinnova di anno in anno per legge. Eppure l’obbligatorietà relativa al PSCL redatto non termina con il brindisi di fine anno. Anche la fase di monitoraggio e aggiornamento del Piano Spostamenti Casa Lavoro è regolata da Decreto Interministeriale.
Come monitorare il PSCL secondo la legge?
Anno nuovo, piano nuovo… o quasi. Nel caso in cui un’impresa abbia stilato correttamente il piano spostamenti nel 2021, allora questo 2022 dovrà essere dedicato ad aggiornare il documento precedente secondo i parametri stabiliti dal Decreto Interministeriale. Potrebbe sembrare un lavoro superfluo e da sbrigare velocemente, invece sono molte le operazioni necessarie per legge ma che in realtà contribuiscono a migliorare il sistema-azienda dal punto di vista delle risorse, della soddisfazione dei dipendenti e della brand reputation. Ma quali sono questi parametri da monitorare e soprattutto cosa prevede il Decreto in questione?
Cosa dice il Decreto Ministeriale del 12 maggio 2021 in merito al monitoraggio del PSCL
Il Decreto Interministeriale n. 179 del 12 maggio 2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 maggio, espone le Linee guida per la redazione e l’implementazione dei Piani degli Spostamenti Casa-Lavoro. Il documento ministeriale non elenca solamente i requisiti richiesti al Mobility manager, i metodi di analisi del contesto di riferimento o cosa valutare nella progettazione delle misure. Il DM espone anche linee guida relativamente all’obbligo di monitoraggio del Piano Spostamenti Casa Lavoro:
Il PSCL è oggetto di costante monitoraggio da parte del Mobility Manager Aziendale in relazione all’efficacia delle misure implementate, anche al fine di individuare eventuali impedimenti e criticità che ne ostacolino o rendano difficile l’attuazione, nonché di proporre soluzioni di tempestiva risoluzione.
Al momento dell’attuazione delle misure si devono applicare gli strumenti di valutazione e di monitoraggio definiti in fase di piano. Il monitoraggio deve riguardare i benefici conseguiti con l’attuazione delle misure in esso previste, valutando i vantaggi sia per i dipendenti coinvolti, sia per l’impresa o la pubblica amministrazione che lo adotta, sia per la collettività. I risultati della valutazione possono consentire un’adeguata revisione delle misure al fine di raggiungere gli obiettivi in modo più efficiente restando all’interno del budget disponibile.
Al fine di realizzare le diverse attività previste dal PSCL, anche nella fase di monitoraggio è auspicabile che il Mobility Manager Aziendale possa disporre di una adeguata struttura di supporto all’interno della quale siano presenti figure con adeguata professionalità anche di tipo multidisciplinare, nonché rappresentanti del direttivo aziendale e dei dipendenti.
Pertanto la fase di valutazione delle misure applicate dal PSCL è parte integrante dell’obbligo di legge. Inoltre il DM espone chiaramente che i parametri da adottare in fase di controllo devono valutare i vantaggi per i dipendenti, per l’impresa o l’Ente Pubblico che ha presentato quel PSCL e per il territorio in cui si trova la sua sede operativa. Quali sono in concreto le attività da svolgere per adempiere agli obblighi di legge.
Quali sono le linee guida per il monitoraggio PSCL?
Le azioni di monitoraggio, così come quelle relative alla redazione del Piano Spostamenti Casa-Lavoro, sono fondamentali in ottica di adempimenti legislativi (ma non solo!). Infatti l’azienda deve dimostrare di anno in anno di aver messo in atto le attività che porteranno all’aggiornamento della redazione del documento.
Insomma è già tempo di aggiornare il piano 2022 per le imprese che lo hanno realizzato nel 2021 con un percorso ad hoc di valutazione periodica dell’adozione del PSCL. Il team di consulenti esperti di Travel for Business si occupa da sempre della gestione della mobilità aziendale, ponendosi come leader anche nelle fasi di monitoraggio periodico e di revisione del PSCL, aiutando i clienti a definire i kpi più in linea con le loro esigenze e a trarre le giuste conclusioni dai dati raccolti in vista della revisione annuale del documento.
Cosa sono i KPI per valutare il PSCL
Innanzitutto è fondamentale definire i KPI. I valori KPI sono gli indicatori stabiliti dall’azienda per valutare i miglioramenti ottenuti dal PSCL, confrontandoli di volta in volta con quelli degli anni precedenti. I KPI sono in altri termini la base per capire se il Mobility Manager sta raggiungendo i suoi obiettivi di mobilità sostenibile e valutare l’andamento del PSCL in funzione degli anni futuri. Ad esempio il calcolo percentuale delle emissioni prodotte dagli spostamenti del personale risparmiate grazie allo smart working, oppure di quanti dipendenti abbiano scelto i mezzi di sharing mobility piuttosto che il mezzo proprio.
Non di rado le imprese tendono ad aggiungere e modificare gli indici sulla base di informazioni oggettivamente poco inerenti alle misure assunte dal piano spostamenti o comunque poco proiettate verso una strategia aziendale futura. Questo costituisce un errore di miopia da parte di molte imprese. Infatti la stesura del piano e il suo monitoraggio costituiscono grandi opportunità di crescita per l’azienda, non solamente a livello di ottimizzazione delle risorse. Dimostrare di essere un’azienda attenta al benessere dei propri dipendenti e del contesto ambientale e sociale in cui sorge la sede assicura un ritorno d’immagine promettente.
Questionari di gradimento dei dipendenti e raccolta dati dei fornitori
Infatti la valutazione periodica dell’adozione del Piano Spostamenti Casa Lavoro non può prescindere dall’analisi della soddisfazione dei dipendenti per l’adozione del PSCL. Per raccogliere i pareri degli utenti è allora necessario somministrazione un questionario di gradimento costruito in modo che emergano gli elementi di soddisfazione e/o i margini di miglioramento e le criticità rilevate nei propri spostamenti quotidiani. Allo stesso tempo la raccolta dati da parte dei fornitori dei servizi è un aspetto chiave nell’ottimizzare la logistica, i budget e la sostenibilità del PSCL in atto.
Sulla base dei dati raccolti si passa quindi alla fase di valutazione dell’eventuale introduzione di nuove misure volte ad integrare azioni correttive e di supporto per il raggiungimento dei risultati attesi.
Il lavoro del Mobility Manager non finisce qui, infatti deve prepararsi a valutare l’efficacia delle nuove misure introdotte preparandosi a nuove analisi e processi di indagine per gli spostamenti casa-lavoro, magari partendo da analisi ad hoc su gruppi pilota.
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