Splendida e incontenibile alla vista e al pensiero, la capitale francese è un mondo difficile da racchiudere in qualsiasi tentativo di sintesi. Ma per chi si trovasse e visitarla per la prima volta, magari costretto a ottimizzare i tempi durante un viaggio d’affari, vogliamo fornire una piccola guida dei principali monumenti di Parigi in grado di lasciare senza fiato anche il più distratto osservatore a passeggio sulla Senna.
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ToggleUn tour per gli arrondissements: i monumenti di Parigi da non perdere
“La forme d’une ville change plus vite, hélas! que le coeur d’un mortel“, l’aspetto di una città cambia più in fretta, ahimè, del cuore di un mortale, scriveva nel 1859 Charles Baudelaire in una poesia dedicata a Victor Hugo: due illustrissimi che hanno vissuto alcuni dei momenti di maggior fermento a Parigi, e che ci parlano dal XIX secolo di mutamenti e rivoluzioni ancora adesso percepibili nell’aria tra i vari distretti cittadini.
Forse tutto ciò che si trova a Parigi è descrivibile in modo efficace solo attraverso versi poetici. Ma, dovendo ritornare coi piedi poggiati su un terreno più prosaico, cercheremo qui di dare al lettore un quadro esaustivo delle meraviglie architettoniche simbolo dei secoli di storia che hanno fatto grande questa città, per fornire una panoramica dell’offerta di luoghi visitabili durante un viaggio d’affari a Parigi.
Iniziamo dal simbolo del mutamento per eccellenza, la Place de la Bastille: un tempo vi sorgeva la fortezza voluta dal sovrano Carlo V ed eretta tra il 1367 e il 1382 per rafforzare le mura orientali della città. Fu teatro degli albori della Place de la Bastille
Rivoluzione Francese, quando venne assaltata il 14 luglio 1789, per essere in seguito completamente rasa al suolo. Attualmente nella piazza è rimasta soltanto la Colonna di Luglio, al centro, voluta da Luigi Filippo in memoria della sollevazione che aveva rovesciato Carlo X, e inaugurata nel 1840.
A qualche anno prima risale invece la costruzione della Colonna Vendôme nell’omonima piazza: dopo la vittoria nella battaglia di Austerlitz nel 1806, Napoleone volle che il bronzo dei numerosi cannoni russi e austriaci sottratti agli eserciti perdenti venisse fuso per realizzare un monumento in onore dell’armata francese. Nel 1871 la Colonna venne distrutta dai comunardi, per essere in seguito completamente ricostruita.
Arc de Triomphe
A Napoleone si deve anche la realizzazione del magnifico Arc de Triomphe, che si affaccia sull’immensa Avenue des Champs-Élysées: ordinato nel 1806 come monumento di celebrazione della Grande Armata, ospita oggi la tomba del Milite Ignoto e dalla sua terrazza regala una suggestiva visuale sul viale alberato più romantico d’Europa.
Se si tratta di creare una competizione tra luoghi magici per panorami da capogiro, allora il pensiero va immediatamente al monumento simbolo di Parigi, la Tour Eiffel: i lavori di costruzione iniziarono nel 1887 su progetto di Alexandre Gustave Eiffel, per terminare prima dell’Esposizione Universale del 1889, evento celebrativo del centenario della Rivoluzione. I due ascensori panoramici regalano emozioni indescrivibili, dando l’illusione ai visitatori di poter quasi sfiorare il cielo parigino con la punta delle dita.
La Cattedrale di Notre-Dame è uno dei luoghi di culto più visitati al mondo, capolavoro gotico che ha ispirato nel 1831 la penna del vate Victor Hugo, nel celeberrimo romanzo dell’amore impossibile tra il gobbo campanaro Quasimodo e la bella zingara Esmeralda. Costruita tra il 1163 e il 1250, e poi soggetta a numerosissimi interventi di restauro, la cattedrale è patrimonio UNESCO dal 1991.
Un altro luogo sospeso nel tempo e nello spazio è la Basilica del Sacro Cuore, eretta sulla collina di Montmartre tra il 1875 e il 1914. L’idea di costruirla derivò dalla decisione di donare ai francesi un simbolo di speranza e di rinascita dopo l’amara sconfitta nella guerra franco-prussiana nel 1873; ad oggi, assieme al Vittoriano di Roma, è il monumento più bianco d’Europa, grazie alla sua particolare pietra calcarea che non trattiene né polvere né smog, mantenendo brillantezza e candore.
Da Montmartre, quartiere degli artisti, ci spostiamo in uno dei luoghi simbolo dell’intrattenimento d’élite della bella società parigina, l’Opéra Garnier: si tratta del teatro dell’opera di Parigi, realizzato su progetto di Charles Garnier tra il 1860 e il 1875. E come non parlare del Trocadéro, grande area monumentale costruita sulla collina di Chaillot per l’Esposizione Universale del 1937 dagli architetti Léon Azéma, Jacques Carlu e Luis-Hippolyte Boileau; ad oggi ospita il Teatro Nazionale di Chaillot, il Musée de l’Homme, il Musée de la Marine e la Cité de l’Architecture e du Patrimoine.
Tra i monumenti di Parigi più imponenti, sicuramente spicca il vasto complesso dello Hotel des Invalides, costituito da una serie di edifici che testimoniano il classicismo barocco del XVII secolo, e realizzato per ospitare i soldati invalidi al tempo di Luigi XIV. Proprio la cupola dorata venne costruita per la cappella privata del sovrano, l’Eglise du Dôme, che oggi ospita anche la tomba di Napoleone.
Un luogo che agglomera molti interessanti esempi architettonici è sicuramente Place de la Concorde, la seconda piazza più grande di Francia. Durante la Rivoluzione e nel periodo del Terrore vide scorrere il sangue di Luigi XIV, Maria Antonietta, Danton, Robespierre e molti altri personaggi di spicco condannati alla ghigliottina. Al centro della piazza troviamo l’obelisco egizio di Luxor, risalente al XIII secolo a.C. e giunto in Francia nel 1836; alto 2286 centimetri, è ricoperto di geroglifici che celebrano la gloria del faraone Ramesse II. Altre importanti costruzioni sono, all’estremo nord, due grandi edifici identici, in pietra, che definiscono la prospettiva della piazza: L’obelisco di Place de la Concorde sono divisi dalla Rue Royale, e costituiscono uno dei migliori esempi architettonici del XVIII secolo. Infine, a ciascun lato della piazza si possono ammirare statue rappresentanti alcune città francesi: Brest e Rouen di Jean-Pierre Cortot; Lione e Marsiglia di Louis Petitot; Bordeaux e Nantes di Louis-Denis Caillouette; Lilla e Strasburgo di James Pradier, che, secondo alcune voci, per la città di Strasburgo pare abbia usato come modello Juliette Drouet, sua amante prima di diventare quella di Victor Hugo.
Concludendo con uno sguardo alla parte più moderna di Parigi, ci ritroviamo di fronte alla Pyramide del Museo del Louvre.
Negli anni ottanta il presidente Mitterand propose il rinnovamento dell’intera area museale all’interno del vasto programma di ammodernamento urbanistico e architettonico della città. Il progetto fu ideato da Ieoh Ming Pei e comprendeva una piramide di vetro e acciaio posizionata nella Cour Napoléon, a illuminare un grande atrio sotterraneo, e il Carrousel du Louvre, una piccola “città sotterranea” dotata di negozi, bar, servizi, auditorium e molto altro. La piramide e l’atrio sotterraneo furono inaugurati il 15 ottobre 1988 e completati nel 1989. La seconda fase del piano, comprendente la Pyramide Inversée che illumina il Carrousel, fu completata nel 1993, in occasione del bicentenario del museo.
Terminiamo questa breve carrellata con una citazione di Ernest Hemingway che trasmette squisitamente il potere che ha la ville lumière di incatenare per sempre a sé chiunque vi metta piede: “Se hai avuto la fortuna di vivere a Parigi da giovane, dopo, ovunque tu passi il resto della tua vita, essa ti accompagna perché Parigi è una festa mobile”. Un augurio di buon viaggio a chiunque voglia immergersi in questo irresistibile vortice!