Ci sono delle evoluzioni profonde che caratterizzano il business travel, e due sono gli elementi che emergono in modo molto forte: i viaggiatori d’affari che si affidano sempre più alle loro esperienze e alle tecnologie fai da te, e i nuovi Travel Manager che stanno assumendo un ruolo più professionale e più manageriale.
Sembrano due mondi paralleli, ma è necessario che oggi si rincontrino….
L’ incertezza economica di questi anni ha condizionato molto il settore dei viaggi e costretto le aziende e i Travel Manager ad assumere un ruolo alquanto vigile e attento sul contenimento dei costi, perdendo di vista l’importanza del business traveller.
Ma è proprio in questa situazione che le aziende dovrebbero focalizzarsi in un modo innovativo sulla mobilità delle persone, attivando soluzioni per il loro benessere, per la loro sicurezza e per la loro produttività.
Sommario
ToggleTraveller Centricity, mettiamo al centro il viaggiatore d’affari
Il focus sul viaggiatore, o meglio mettere al centro del processo di Travel Management il viaggiatore, è oggi una delle filosofie più incredibili per raggiungere gli obiettivi aziendali:
- Produttività del viaggio
- Conformità alle politiche di trasferte
- Controllo dei costi
- Garanzia dei livelli di sicurezza
- Gestione degli elementi che contribuiscono ad una mobilità sostenibile
- Sicurezza nei pagamenti
Se tutto questo è vero, siamo davvero pronti a migliorare l’esperienza dei nostri viaggiatori d’affari?
Quanto siamo capaci di concentrarci davvero sul nostro business traveller?
Siamo disponibili a dialogare con il nostro viaggiatore per stabilire una relazione costruttiva capace di far tesoro delle sue esperienze?
Oggi vediamo sempre più un viaggiatore d’affari che dialoga più facilmente con il suo smartphone e con programmi che raccolgono le sue preferenze, lo indirizzano alle prenotazioni, controllano che la sua trasferta sia in linea con la travel policy e così via, invece che con la sua azienda.
Queste nuove tecnologie hanno permesso ai viaggiatori d’affari di ottenere più velocemente e in modo indipendente le informazioni di cui necessitavano. Hanno incrementato anche la loro produttività e influito nell’allargare i loro bisogni. Nello stesso tempo hanno, però, permesso ai Travel Manager di raccogliere sempre più dati delle spese di viaggio per comprendere meglio la gestione dei Travel Program.
Ma Travel Centricity è solo questo?
Se da una parte è necessario concentrarsi per offrire ai business traveller esperienze personalizzate di viaggio e tool di prenotazione sempre più semplici e veloci, che influenzano positivamente sulla produttività, è anche necessario considerare una strategia più attenta e orientata al proprio viaggiatore d’affari.
La tecnologia è sicuramente un valido supporto, ma non può essere sostitutiva nella relazione tra il viaggiatore e il travel manager. Traveller Centricity significa comunicare con i viaggiatori e fornire un servizio migliore: non è una sola prerogativa della tecnologia e delle terze parti, ma un obiettivo che ogni Travel Manager dovrebbe raggiungere.
Quali sono le chiavi del successo?
Sicuramente abbandonare l’idea che il viaggio sia solo considerato un costo, ma un fattore che produce profitti per l’impresa e che il viaggiatore è centrale per raggiungere questo obiettivo.
Se questo è ben compreso, allora bisogna raccogliere feedback, incoraggiare la cultura della condivisione e della relazione, e armonizzare ogni elemento tecnologico con quello umano per contribuire al risultato.
Ti senti pronto?