Molte aziende hanno iniziato a porsi la domanda su come comunicare il proprio Brand in maniera globale, non riscontrando più i risultati voluti dalla comunicazione tradizionale, iniziando così ad utilizzare nuovi stili e canali. In pratica la comunicazione non sarà più centrata unicamente sulle classiche campagne, fatte, acquistando spazi pubblicitari, ma si utilizzeranno sempre più le tecniche dello storytelling per raccontare storie ispirate al brand. Storie non necessariamente collegate al marchio, in modo da poter interessare sempre più le persone, intrattenendole con i contenuti del racconto stesso.
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ToggleLa brand story ha più successo
Secondo uno studio di Kantar Millward Brown (KMB), società Americana tra i leader mondiali nella ricerca della consulenza e sulle strategie di brand, in questo modo le persone saranno maggiormente disponibili a guardare, ascoltare i contenuti e a condividerli pubblicandoli sulle piattaforme e i canali social; aumentando così, l’efficacia e la penetrazione del messaggio. L’analisi infatti dimostra come le brand story, stiano avendo sempre più successo sulla rete soprattutto se, sotto forma di video; più efficaci di altre forme di comunicazione, ormai facilmente accessibili su tutti i social.
Un altro aspetto molto importante che condizionerà le scelte strategiche delle aziende, sarà la targhettizzazione del pubblico. Infatti, saranno sempre più possibile e facile ottenere i profili interessati, attraverso i software di advertising e l’intelligenza artificiale. Adottando questa scelta, per le aziende sarà maggiormente conveniente passare all’acquisto di audience anziché di spazi pubblicitari, mirare ad un pubblico selezionato e in linea con il messaggio e il prodotto anziché sparare nel mucchio.
A supportare queste indicazioni ed avvalorare la ricerca, ci sono le nuove esperienze prodotte e pubblicate dalle aziende stesse. Infatti molte di esse hanno tagliato gli investimenti sulla pubblicità e la comunicazione tradizionale senza riscontrare calo nelle vendite. Molto effetto ha avuto l’annuncio di Procter&Gable, che nonostante il taglio del 30% della spesa per circa 100milioni di dollari, non ha registrato variazioni significative sulle vendite.
Valutare il ritorno dell’investimento della comunicazione
Le aziende quindi dovranno trovare nuove chiavi di lettura per comprendere il ritorno dell’investimento sulla comunicazione. Il rapporto tra investimento in pubblicità e ritorno nelle vendite non sarà più così coretto. Si dovranno ricercare indicatori più dinamici che tengano conto di molti altri fattori, dai contenuti media all’audience ai canali utilizzati.
Un tema, questo, che toccherà molto da vicino il settore del turismo e dei fornitori di servizio che dovranno trovare il modo di differenziarsi nell’immensa offerta disponibile. Casi di successo li abbiamo già raccontati e un esempio è lo storytelling di una importante compagnia aerea americana che ha deciso di realizzare con Travel for business una comunicazione promozionale educativa per i viaggiatori d’affari.
Il 2018, come sostengono i ricercato di KMB (MEDIA & DIGITAL PREDICTIONS 2018), vedrà quindi per molti l’avvio di questo percorso?