Costituite nel 1945 le tariffe YY hanno consentito ai consumatori di acquistare un singolo biglietto in una moneta unica, offrendo opzioni di viaggio in tutto il mondo su diversi vettori aerei e bagagli controllati fino alla destinazione finale.
Fino agli anni ’80 la maggior parte dei consumatori ha viaggiato su tariffe YY, condizione che permetteva di viaggiare con un unico biglietto, anche su più tratte e con più vettori, senza particolari vincoli. IATA, come organismo, si occupava di ricevere i soldi e suddividerli in base alle proprie competenze alle diverse compagnie aeree coinvolte per il singolo viaggio.
Uno dei grandi lavori degli agenti di viaggio era la “costruzione tariffaria”, combinando il numero di miglia con le destinazioni specifiche e sopratutto con i voli interni. Un lavoro di fine consulenza, dove spesso vinceva l’agente più esperto nell’individuare la soluzione più economica per il cliente.
Nel tempo, la concorrenza, la deregolamentazione, le alleanze, gli accordi bilaterali liberalizzati e gli sviluppi della regolamentazione anti-trust hanno visto l’uso di tariffe YY gradualmente sostituite dalle tariffe stabilite dalle compagnie aeree. Tanto che oggi le tariffe IATA YY rappresentano solo lo 0,03% dei biglietti venduti. Ad annunciarlo è stato il comunicato stampa di IATA n° 40 del 6 July 2017 informando che le YY Fares saranno revocate a partire dal 31 ottobre 2018.
La decisione di annullare YY Fares riflette la drammatica trasformazione nella distribuzione dei prodotti aerei. IATA continuerà con l’impostazione dello standard globale per la costruzione delle tariffe, i criteri di chilometraggio e gli standard monetari. Ancora più importante le aviolinee ed i partner del settore stanno lavorando attraverso l’organizzazione mondiale per concentrarsi sulla trasformazione della distribuzione con programmi specifici (New Distribution Capability -Ndc- ed One Order).
Che cosa cambia per le aziende?
Anche se le tariffarie speciali sono da tempo utilizzate dai viaggiatori d’affari, la tariffa YY o “full fare IATA” è spesso e ancora utilizzata nei parametri dei sistemi di calcolo dei piani di risparmio proposte da molte agenzie viaggi o TMC – Travel Management Company. In pratica il “saving” o il “saving sharing” rispetto la full fare IATA si basa sulla percentuale di risparmio che si riesce a far ottenere ad un’azienda prendendo come riferimento base questo parametro tariffario, univoco* nei sistemi di prenotazione. Un modo semplice ed immediato per la valorizzazione dei risparmi.
Le aziende, per il monitoraggio dei risparmi ottenuti – o potenziali – dovranno rivalutare con il proprio partner /agenzia viaggi/TMC le basi di riferimento.
*già da diverso tempo molte tratte – destinazioni aeree non prevedono più questo parametro univoco; veniva invece fissato un parametro medio di destinazione o come riferimento la tariffa Y della compagnia aerea principale (vedi Alitalia per le tratte sul territorio nazionale).
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