Affrontiamo oggi il tema delle assicurazioni e coperture sanitarie all’estero per essere correttamente informati su quali possano essere le possibilità già fornite dal Sistema Sanitario Nazionale e quali Stati aderiscano ai patti di reciprocità.
Siamo, infatti, abituati a pensare che negli stati dell’Unione Europea funzioni la tessera sanitaria esattamente come avviene in Italia, ma è bene sapere che non sempre è così. Esistono paesi in cui vigono apposite convenzioni e altri dove questi patti non sono definiti, pertanto l’assistenza sanitaria non viene fornita a titolo gratuito.
Ci siamo affidati all’esperienza di uno specialista del settore per analizzare più approfonditamente la questione: il dottor Flavio Mangia, da più di 20 anni Correspondent Mercato Agents & Brokers di Europ Assistance Italia Spa ed esperto del settore per ciò che concerne le coperture Travel. In questa intervista ci spiegherà cosa deve aspettarsi un italiano all’estero, in viaggio per vacanza o lavoro.
Dottor Mangia, ci illustri la situazione: come funziona la sanità all’estero?
“Certamente. Esistono patti di reciprocità con gli Stati membri della Comunità Europea che prevedono accordi bilaterali per cui le persone possano essere assistite e ricevere delle cure medicalmente necessarie. Questo semplicemente esibendo la “TEAM”, Tessera Europea Assicurazione Malattia, e recandosi direttamente presso una struttura sanitaria pubblica.
Nei paesi dove non esistono specifici accordi, l’assistenza sanitaria è a pagamento; a tal riguardo non bisogna dimenticare che anche nell’ambito di applicazione dei patti di reciprocità esistono prestazioni di assistenza medico sanitaria che sono escluse e che solo una copertura assicurativa adeguata può garantire.
Infatti lo stesso Ministero degli Affari Esteri, oltre a esortare vivamente di munirsi della Tessera Europea Assicurazione Malattia, consiglia di sottoscrivere una polizza viaggi con una Compagnia di Assicurazioni con un adeguato massimale. Questo per coprire i costi legati all’assistenza sanitaria, al rientro sanitario in caso di infortunio o malattia e allo smarrimento/furto del bagaglio e degli effetti personali”.
Ci spieghi meglio: cosa copre dunque la TEAM ?
“La TEAM, attiva in Italia dal 1° Novembre 2004, altro non è che il retro della tessera sanitaria nazionale. Viene rilasciata a tutte le persone iscritte e a carico del SSN che siano in possesso della cittadinanza italiana e che abbiano residenza in Italia. Eccezioni riguardano i lavoratori con contratto di diritto italiano iscritti all’anagrafe degli italiani residenti e/o distaccati all’estero (AIRE) e gli studenti titolari di modello E106 o S1 che siano anch’essi iscritti AIRE.
L’assistito potrà usufruire delle prestazioni sanitarie in una struttura pubblica esibendo la TEAM. Avrà quindi diritto a ricevere tutte le cure necessarie, ma alle stesse condizioni degli assistiti del paese in cui si trova e non a quelle normalmente previste in Italia. Può essere richiesto il pagamento di un ticket come in Italia, ma bisogna tenere presente che ogni stato applica le proprie condizioni. Per esempio in Svizzera e in Francia vige un sistema basato sull’ assistenza indiretta e i rimborsi vanno chiesti ad enti locali (LAMal per Svizzera e CPAM per Francia) mentre il Ticket per la Francia è pari al 20% di ogni prestazione fornita ed è totalmente a carico dell’assicurato, quindi non rimborsabile.
Dove è valida la TEAM ?
“Certamente in tutti gli Stati membri della UE ma accordi di reciprocità sono stati siglati anche con: Argentina, Australia, Brasile, ex Jugoslavia e Tunisia.
In tutti gli altri stati l’Assistenza sanitaria è a pagamento e talvolta il conto può rivelarsi estremamente alto. Basti pensare al sistema americano o canadese dove i costi sanitari sono effettivamente elevati o paesi dove lo standard qualitativo delle strutture non è adeguato per un ricovero complesso e impone il trasporto in altri Stati/strutture per poter stabilizzare il paziente”.
Affiancare alla TEAM una copertura assicurativa è dunque fondamentale?
“Senza dubbio una copertura adeguata è fortemente sinergica con quanto offerto dalla Team; lo stesso D.I.G.I.T. (Direzione generale per gli Italiani all’estero) ha ultimamente registrato un aumento esponenziale di segnalazione di casi di Italiani in situazioni di difficoltà all’estero per ragioni medico-sanitarie. Ad aggravare la situazione occorre ricordare che le rappresentanze diplomatiche e consolari, pur fornendo l’assistenza necessaria, non possono sostenere o garantire pagamenti diretti di carattere privato.
La copertura assicurativa dunque è di certo la soluzione più efficace”.
Responsabilità dell’azienda per le trasferte di lavoro all’estero
Parlando invece per le persone impegnate nelle trasferte di lavoro all’estero: in ambito lavorativo esistono obblighi specifici?
“Sì, e la materia è certamente complessa. I rapporti di lavoro, regolati dalla legge italiana che si svolgono all’estero possono essere suddivisi in tre categorie principali e per ciascuno di esse persiste l’obbligo da parte del datore di garantire la sicurezza e la salute sul lavoro e la conseguente responsabilità civile e/o penale in caso di infortunio o incidente o imprevisto (anche ad es. sequestro di persona).
L’azienda ha la responsabilità integrale in caso di trasferta diretta mentre viene chiamata in causa in caso di appalto (responsabilità del committente e della società appaltatrice) o in caso di distacco. In questo ultimo caso è specifico obbligo informare e formare il lavoratore sui rischi connessi allo svolgimento delle mansioni per le quali viene distaccato.
L’Art. 2087 Codice Civile obbliga il datore di lavoro al rispetto delle misure imposte dalle leggi e dai regolamenti in materia anti infortunistica, ma anche di tutte le altre misure che siano necessarie a tutelare l’integrità fisica del lavoratore. A maggiore specifica di questo, desidero ricordare che anche il diritto internazionale privato prevede quanto appena detto infatti “in deroga all’ART. 3, nei contratti di lavoro, la scelta della legge applicabile ad opera delle parti non vale a privare il lavoratore della protezione assicuratagli dalle norme imperative della legge che regolerebbe il contratto, in mancanza di scelta …”
L’ultimo articolo 18 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 151, sancisce infine che il contratto di lavoro dei lavoratori italiani da impiegare o da trasferire all’estero deve prevedere le seugneti cose: un’assicurazione per ogni viaggio di andata nel luogo di destinazione e di rientro dal luogo stesso, per i casi di morte o di invalidità permanente; il tipo di sistemazione logistica; idonee misure in materia di sicurezza.
Si ricordi infine che la giurisprudenza penale ha confermato la responsabilità del datore di lavoro per infortuni occorsi all’estero; Pur essendo avvenuto all’estero, il reato si considera commesso nel territorio dello Stato (v. art. 6 Codice Penale) e, dunque, è elevato il rischio di subire processi penali in Italia pur se il dipendente subisce un infortunio all’estero”.
Possiamo quindi concludere dicendo che il consiglio è di stipulare sempre un’assicurazione privata prima di mettersi in viaggio?
“Dopo 20 anni di esperienza lavorando per Europ Assistance e dopo avere gestito casistiche di varia gravità, posso dire che stipulare una polizza sanitaria prima di recarsi all’estero è il modo migliore e più sicuro per garantirsi assistenza ed evitare di dover sostenere costi onerosi”.
Che cosa può offrire Europ Assistance sia per i privati che per le Aziende in genere ?
“Il Gruppo Europ Assistance è tra i leader mondiali nel settore dell’assistenza privata. Abbiamo coperture dedicate al privato – Viaggi Nostop – con diverse formule temporanee tagliate su misura per ogni tipo di viaggio ed esigenza: Assistenza sanitaria senza limiti e massimali, 24 ore su 24, ovunque nel mondo e protezione totale da infortuni, rimborso spese mediche e coperture bagaglio.
Per le Aziende, la “Business Pass” è l’offerta che si declina con coperture altamente specializzate per risolvere qualunque imprevisto o emergenza in modo tempestivo ed efficace e con coperture innovative: un’assistenza cucita su misura con massimali di spese mediche elevati e rimborsi anche per situazioni di crisi (Guerra – Tumulti – epidemie) fanno del prodotto la massima espressione dell’Assistenza in ambito Business Travel”.