La Russia rappresenta per molte imprese una terra di grande fascino. Sicuramente per il mondo della moda di casa nostra è stato un bacino importante al punto che l’attuale embargo ha creato non pochi problemi a molte PMI del settore fashion, dalle calzature all’abbigliamento ai gioielli.
Mariangela Castellan aiuta le aziende che vogliono puntare ad esportare in questo paese-continente. Le ho chiesto di aiutarci a capire come fare iniziando proprio presentandosi.
“Sono una professionista pluridecennale nel campo della moda e abbigliamento riesco a dare grande valore all’estetica e alla contemporaneità pur rispettando l’obbiettivo finale di incrementare i ricavi generati dalle vendite. Il mio percorso professionale inizia subito dopo la maturità scolastica, la mia passione per la moda mi ha portato a lavorare all’inizio come commessa, poi ho avuto modo di aprire due boutique di mia proprietà in provincia di Padova dove attualmente risiedo. La mia continua voglia di migliorarmi poi, verso la fine degli anni 90, mi ha portato ad accettare una collaborazione con uno show room di Milano, ho avuto modo durante i 10 anni vissuti nella città della moda, a fare molte conoscenze di aziende e clienti e la mia esperienza si è arricchita anche dal punto di vista della realizzazione delle collezioni, collaborando con le aziende produttrici, organizzando le campagne vendita, e sviluppando reti vendita commerciali. Da circa 10 anni sono una libera professionista,e mi occupo di consulenza per le aziende sulla formazione di reti commerciali in Italia e Russia. Collaboro con le aziende anche per la realizzazione delle collezioni”.
Moda e Russia sembrano un binomio facile: il made in Italy è ammato tantissimo. Eppure… quali sono le difficoltà che si incontrano?
“No non è assolutamente un binomio facile, anche se apparentemente potrebbe sembrare.Io collaboro con il mercato russo da circa una decina d’anni,, e per quanto riguarda la mia esperienza, invece di crescere o consolidare i risultati ottenuti si regredisce. Le cause sono molteplici, l’economia e il potere d’acquisto che non sono più in crescita,l’embargo che i paesi europei hanno adottato alla Russia, hanno colpito anche settori non direttamente coinvolti. I costi doganali sono molto alti, persino i bonifici è difficile fare. E’ un territorio enorme, le distanze dalle grandi città rendono costosi e difficili gli spostamenti. La classe media che è la maggioranza delle persone ha perso molto il potere d’acquisto. Ci sono comunque molti ricchi che possono spendere e sono disposti ad investire nei prodotti italiani.“
Quali le differenze di gusto del mercato russo?
“ I russi amano tutto quello che è italiano; dalla moda, alla cucina, al nostro stile di vita, naturalmente il gusto poi va personalizzato alle loro esigenze, e questa personalizzazione va studiata, insieme, caso per caso”.
Quali sono i punti chiave per impostare una strategia di espansione in Russia?
“Non credo di essere all’altezza di fornire dei punti chiave, mi posso limitare a riportare la mia esperienza fatta nel settore moda. La pubblicità, l’organizzazione di eventi, partecipazione alle fiere, ma sopratutto avere un riferimento affidabile sul posto.”
Il mondo russo non è solo interessante per la moda: quali altri settori del made in Italy hanno maggiore possibilità di riuscita?
“Si certo sono convinta che la moda non è l’unico settore che può avere possibilità di riuscita, come ho accennato prima il nostro cibo, i nostri vini, la nostra ristorazione sono settori di sicuro successo.”
Non basta avere un buon “prodotto”: che cosa serve per farsi conoscere e avere successo in Russia?
“No avere un buon prodotto non basta più, poteva andare bene vent’anni fa, quando era tutto una novità ma oggi la comunicazione e il marketing ritengo siano gli investimenti maggiori da fare. Sono sicuramente importanti, forse necessari, l’organizzazione di eventi durante le fiere e pubblicità sui giornali di settore se si vogliono ottenere dei buoni risultati”.
Come si può strutturare una rete di vendita in Russia?
Credo che il primo passo per strutturare una rete vendita in Russia, sia avere un interlocutore in loco che si sappia muovere bene magari coinvolgendolo attivamente poi altri passi che ho spiegato nei precedenti punti.
Russia sembra fare rima con difficoltà: dogane, forse corruzione, truffe… che cosa c’è di vero e che cosa è leggenda?
“Sicuramente dogane,corruzione, truffe non è leggenda, sono difficoltà che nella maggior parte delle situazioni si incontrano.
Che cosa si può realmente fare per accelerare la propria presenza in questo mercato
“Ci sono dei problemi organizzativi per leggi che rendono difficile l’importazione dei prodotti e su questo punto ritengo che possiamo fare poco, credo che se aumentasse il potere di acquisto diventerebbe tutto più semplice. Comunque per ottenere risultati importanti bisogna avere molta pazienza e dei buoni capitali da investire. E’ un grande paese con molte potenzialità e amano tutto ciò che è italiano di qualità”.