Stanchezza alla guida. Consigli per i viaggiatori

Condividi

Dai primi segnali al colpo di sonno: come affrontare la stanchezza alla guida nelle trasferte di lavoro

Ti è mai capitato di stringere il volante con una mano mentre con l’altra alzi il volume della radio per intrattenerti? Oppure di sentire la testa che ciondola dopo una giornata infinita di riunioni, mentre l’unico pensiero è quello di tornare in hotel o prendere l’autostrada per rientrare a casa? Se la risposta è sì, sappi che non solo è una sensazione spiacevole, ma anche un po’ pericolosa perché la stanchezza alla guida può essere causa di incidenti.

Moltissimi automobilisti confessano di essersi messi al volante almeno una volta nella vita in condizioni di stanchezza. Sì, più della metà di chi guida ha sfidato il colpo di sonno. E indovina? Anche se sei sicuro di avere il controllo, il sonno alla guida non guarda in faccia nessuno.

Come si manifesta la stanchezza durante la guida?

Guidare stanchi è come inviare email dopo tre aperitivi: credi di essere lucido, ma sei fuori fase. I riflessi rallentano, la vista si appanna, e il rischio di un colpo di sonno è sempre dietro l’angolo. Bastano pochi secondi di blackout e puoi ritrovarti fuori strada o, peggio, coinvolto in un incidente.

Facciamo un esempio concreto: hai passato l’intera giornata in riunione, magari in un’altra città. Sei stanco, stressato, hai saltato il pranzo e l’unico caffè che hai bevuto era quello della macchinetta, più simile a una punizione che a una carica di energia. Sali in macchina pensando “sono abituato, tanto sono solo due ore di strada”. E invece, a metà percorso, le palpebre iniziano a pesare. Tu insisti, resisti, ma il corpo è già in riserva.

La stanchezza e la sonnolenza alla guida si presentano con sintomi che spesso sottovalutiamo. Occhi che bruciano, difficoltà a mantenere la carreggiata, sbadigli a raffica, movimenti meccanici, perdita momentanea di attenzione e persino brevi episodi di micro-sonno, quei secondi in cui il cervello si spegne mentre sei ancora in movimento. Il sonno alla guida si insinua così, silenzioso e pericoloso.

I sintomi della stanchezza al volante sono subdoli ma chiari. Quando inizi a notare questi segnali, non fare l’eroe: fermati. Una pausa di 15-20 minuti può fare la differenza tra arrivare sano e salvo o rischiare grosso.Cosa può causare sonnolenza?

Dietro un colpo di sonno al volante ci possono essere molteplici cause. La privazione di sonno è tra le più comuni: dormire poco, magari per notti consecutive, accumula fatica e rende molto più vulnerabili ai cali di attenzione. Anche gli orari di guida sfavorevoli, come quelli notturni o all’alba, quando il corpo naturalmente richiederebbe riposo, aumentano il rischio di sonnolenza alla guida. A questo si aggiunge l’effetto di pasti pesanti: dopo un pranzo o una cena abbondanti, l’organismo convoglia le energie verso la digestione, causando inevitabilmente sonnolenza. Non bisogna poi dimenticare che alcool e farmaci, anche se assunti in piccole quantità, possono abbassare i livelli di attenzione e amplificare il rischio di sonno alla guida. Infine, le routine stressanti e le giornate di lavoro piene, con ritmi frenetici e poche pause, esauriscono progressivamente le energie fisiche e mentali, rendendo la guida ancora più pericolosa.

Cosa fare per restare svegli alla guida?

Non esiste un solo rimedio miracoloso contro il colpo di sonno alla guida, ma un mix di azioni preventive, già in fase di pianificazione, può fare la differenza. La prima regola è dormire a sufficienza prima di partire. Programmare il viaggio con pause regolari ogni due ore è un’altra abitudine fondamentale. Se possibile, viaggiare in compagnia di un collega consente di alternarsi alla guida e ridurre il rischio di affaticamento. Anche ascoltare musica o podcast può aiutare a mantenere attiva la mente, così come evitare pasti abbondanti e difficili da digerire, per non appesantire ulteriormente il corpo.

Come combattere i colpi di sonno alla guida?

Quando senti i primi segni di sonnolenza alla guida, puoi adottare alcune strategie per contrastarla sul momento. Abbassare il finestrino per far entrare aria fresca è spesso d’aiuto, così come fermarsi per fare stretching e riattivare la circolazione. Bere un caffè o una bevanda energizzante può dare una scossa immediata, ma bisogna farlo con moderazione per evitare il crollo successivo. Anche masticare una gomma può stimolare l’attenzione e ingannare la sensazione di stanchezza per qualche tempo.

Come superare un colpo di sonno?

Se avverti di essere davvero al limite nonostante tutte le precauzioni messe in campo, c’è una sola cosa sensata da fare: fermarsi e dormire. Anche un riposo breve, di 15-30 minuti, può ridurre drasticamente il rischio di colpi di sonno e stanchezza alla guida. Non bisogna vergognarsi di accostare in un’area di servizio e concedersi quel sonnellino ristoratore: potrebbe salvarti la vita.

Prevenire è meglio che sbandare

Prima del viaggio, il consiglio più semplice ma spesso ignorato è quello di riposarsi adeguatamente. Dormire almeno sette ore la notte prima della trasferta è fondamentale. Se sai che avrai una giornata lunga, valuta di partire il giorno prima e prenderti il tempo per recuperare le energie. Il sonno non è un optional.

Durante il viaggio, ascolta sempre il tuo corpo. Fermarsi ogni due ore per sgranchirsi, camminare e respirare aria fresca è essenziale per mantenere alta la concentrazione. Inoltre, prestare attenzione all’alimentazione può fare la differenza: meglio pasti leggeri, ricchi di frutta e verdura, evitando carboidrati pesanti che favoriscono il torpore. Non trascurare nemmeno l’idratazione: bere acqua aiuta a restare vigili e lucidi. Mantieni l’abitacolo fresco e ben ventilato per contrastare l’effetto soporifero del caldo.

Post viaggio, il recupero è altrettanto importante. Arrivato a destinazione, prenditi il tempo per rilassarti. Un bagno caldo, una cena leggera e un riposo anticipato ti permetteranno di essere più produttivo il giorno successivo.

Se desideri approfondire l’argomento, ASAPS ha preparato una guida utilissima intitolata “LA FATICA DI GUIDARE: consigli pratici per guidare in sicurezza“.

Ricorda, il business è importante, ma la tua sicurezza lo è di più. La prossima volta che ti trovi con il capo che ti dice: “Parti subito e torna in giornata”, rispondi: “Certo, ma con la giusta pausa caffè lungo la strada!”

Scopri anche:

Come riprendersi dal jet lag. Un dipendente stanco non può dare il meglio di sé in trasferta. 

Come prevenire il burnout? Strategie per bilanciare benessere e produttività sono i presupposti necessari.

Come ottimizzare una trasferta di lavoro in giornata. Pianifica bene i tempi, gli spostamenti e viaggia leggero.

Sull'autore

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts

Accedi alla community

Inizia anche tu a condividere idee, competenze e informazioni con gli altri professionisti del travel e della mobilità

Ultimi articoli

Consulenza

Ebook

Prossimi corsi